a cura di PUPA GARRIBBA con TUTTE LE ASSOCIAZIONI della Casa della Memoria
Ma chi ha veramente vinto questa guerra? L’uscita dai lager.
Approfondimento di avvenimenti storici poco noti legati ai mesi immediatamente successivi all’apertura dei lager. Tra storia, memoria e poesia, incontro con la polonista Laura Quercioli Mincer dell’Università di Genova, la germanista Roberta Ascarelli dell’Università di Arezzo e l’attore Olek Mincer.
Gli eventi in presenza seguiranno le regole anti-Covid con posti limitati, Green pass rafforzato e obbligo di mascherina FFP2. Saranno comunque trasmessi anche in streaming sul canale Youtube di Biblioteche di Roma e sulla pagina Facebook di Casa della Memoria.
Oggi, 20 gennaio 2022 alle ore 18:00, c’è stata la presentazione del libro di Stefania Cecchetti “Il fuoco nel cuore, le ali ai piedi” edizione In Dialogo 2020. L’autrice ne discute con la nostra Carla Bianchi Iacono.
Con questo libro entreremo nella vita di Monsignor Andrea Ghetti detto “Baden”. Una narrazione ricca di avvenimenti che vanno dallo scautismo clandestino delle “Aquile Randagie” alla Resistenza in Lombardia. Il libro è impreziosito dalla bella prefazione di David Sassoli che, formatosi da ragazzo negli scout, ha portato avanti l’impegno costante per il bene comune. Come Andrea Ghetti.
Una storia di sacerdoti e solidarietà: tra i nascosti il padre costituente e presidente del Parlamento Europeo Emilio Colombo.
Torna “Il Civico Giusto” il progetto di Romabpa – Mamma Roma e i suoi figli migliori che onora chi, durante l’occupazione nazifascista, non si voltò dall’altra parte. Per il suo valore il progetto vede la collaborazione della Rappresentanza in Italia della Commissione europea.
E’ il turno del quartiere di Val Melaina e della Parrocchia del Ss. Redentore, con inaugurazione prevista GIOVEDI’ 20 GENNAIO ALLE ORE 11 all’entrata principale della parrocchia in via del Gran Paradiso.
“Continua il nostro paziente lavoro che mira a rimettere la storia al suo posto. Un percorso che presto riguarderà altri progetti utili a far conoscere meglio la nostra città, le sue storie e il coraggio dei suoi figli migliori. Un percorso corale e appassionato che vede protagonisti scuole, storici e personaggi della cultura legati a Roma”, è quanto afferma Paolo Masini, ideatore e coordinatore del progetto e presidente dell’associazione Roma Bpa – Mamma Roma e i suoi figli migliori.
Per Paolo Marchionne, Presidente del Terzo Municipio, che ha sostenuto il progetto: “Si tratta di storie entusiasmanti, singoli atti di straordinario impegno, passione, coraggio, antifascismo che, moltiplicati, hanno permesso al nostro Paese di riguadagnare pace e libertà oltre che a salvare vite umane da violenza e barbarie. Storie che senza l’impegno di Romabpa rischiavano di essere dimenticate e cadere nell’oblio”.
La storia è raccontata in un minidoc visibile attraverso il qr code inciso sul “Civico Giusto”, una mattonella in bronzo, opera artistica di Dante Mortet. I protagonisti sono don Adolfo Petriconi e don Parisio Curzi, parroco e vice parroco della chiesa del SS. Redentore a Val Melaina negli anni ’40 e del loro coraggio nell’ esporsi personalmente per nascondere perseguitati politici nei locali della parrocchia. Tra questi il giovane Emilio Colombo che diventerà negli anni un importante esponente del panorama politico italiano ed europeo. I due sacerdoti conobbero il duro carcere di Regina Coeli e sfuggirono alla condanna a morte solo grazie all’intervento del Vaticano.
Silvia Costa, commissario straordinario di Governo e Vice presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani, ha invece ricordato il ruolo europeo dell’on. Emilio Colombo, già presidente del parlamento europeo, in un momento così significativo e commovente a pochi giorni dalla perdita del Presidente David Sassoli, ricordando il suo ruolo di giovane costituente, antifascista e democratico cristiano, uomo di Governo con una forte dimensione europea e internazionale. “Il progetto del Civico Giusto è un forte messaggio per le nuove generazioni: sottolinea l’importanza della coscienza morale personale, la responsabilità di fronte al bene comune, la salvezza dell’altro sono alla base della costruzione della persona e della sua formazione anche di quella cristiana”.
Aggiunge Massimo Pronio, Responsabile Comunicazione della Rappresentanza in Italia della Commissione europea che collabora al progetto: “Siamo lieti di essere partner istituzionale de “Il Civico Giusto”, un progetto che mantiene viva la memoria di chi ha deciso di rischiare la propria vita per salvare tanti ebrei e perseguitati.
Come previsto dal format del progetto, le storie sono ricostruite dai ragazzi delle scuole del quartiere attraverso interviste, raccolta di documenti, ricerca di foto d’epoca. Hanno partecipato a questo “civico” gli studenti dell’Istituto Bramante e le docenti tutor professoresse Antonella Rossi e Anna Maffi, in collaborazione con la professoressa e ricercatrice Rosanna Alessandroni. Ha coordinato la ricerca storica Maria Grazia Lancellotti, referente della rete di scuole “Memorie. Una città, mille storie”, il lavoro è stato poi certificato dal prof. Michele Di Sivo, storico eSoprintendente della Soprintendenza archivistica e bibliografica della Toscana. La realizzazione del video, che si avvale delle immagini dell’Istituto Luce partner del progetto, è affidata a studenti ed ex studenti dell’indirizzo di studi cine tv coordinati da Paolo Bianchini e da Alveare Cinema, regia di Caterina Peta, filmmaker Mirko Bertarelli. Come colonna sonora il brano “Non tutti gli uomini” di Luca Barbarossa gentilmente messa a disposizione dal cantautore romano.
Per Paolo Romano, che ha abitato a lungo a Montesacro, voce narrante insieme a Roberto Ciufoli di questa storia affascinante si tratta di: “Un progetto che consente di inciampare nel bene, attraverso le storie dei nostri quartieri. Per noi artisti un dovere civile contribuire a questo percorso”.
Dopo l’inaugurazione il videodocumentario sarà proiettato presso il Cineteatro 33 in via Gran Paradiso 33.
CONTRO FASCISMO, MAFIE E DISEGUAGLIANZE PER UN’EUROPA DELL’ACCOGLIENZA
SABATO 5 FEBBRAIO ORE 15 PORTA SAN PAOLO ASSEMBLEA CITTADINA ANTIFASCISTA
Gli anni della diffusione pandemica del virus Covid-19 hanno determinato una crisi sanitaria globale che si è immediatamente trasferita sul piano economico-sociale, politico e culturale acuendo in modo strutturale le profonde disuguaglianze già evidenti nel corpo della società contemporanea prima dell’avvento della pandemia. In questo quadro il diritto alla salute, al lavoro, all’istruzione, la giustizia sociale e l’uguaglianza di genere sono stati investiti di una nuova congiuntura negativa che ha modificato in senso regressivo il loro impianto e la loro applicazione materiale nella società. L’aumento esponenziale della povertà e della disoccupazione; la crisi dell’accesso ai sistemi scolastico-formativi; l’accelerazione dei processi di emarginazione di fasce e classi sociali sempre più ampie nonché l’accrescimento della frattura tra centro e periferie urbane, sociali, culturali hanno concorso e concorrono in modo sostanziale ad acuire la crisi del sistema di rappresentanza politica (come mostra la larga e preoccupante astensione di decine di milioni di persone dal voto e dalla partecipazione attiva alla vita pubblica del Paese) e con esso della democrazia repubblicana disegnata dalla Costituzione antifascista nata dalla Resistenza. In questo contesto la riemersione non episodica di fenomeni neo e postfascisti evidenzia non solo la gravità estrema di manifestazioni esplicitamente eversive (come l’assalto squadrista alla sede nazionale della CGIL ha mostrato – come abbiamo visto in occasione delle commemorazioni per Acca Larentia trasformatesi immancabilmente in manifestazioni apologetiche del fascismo) ma anche una pericolosa saldatura tra queste ultime e settori della società aggregatisi attorno ai cosiddetti movimenti no-vax e no-green pass. A tanto si aggiunga la pervasività delle mafie nella crisi pandemica, la possibilità che esse hanno di reinvestire nei settori in crisi rafforzandosi in modo determinante. Il loro storico legame con l’eversione fascista, emerso anche dalle ultime inchieste. Le impellenti necessità del momento richiedono risposte politiche di chiaro segno democratico e partecipativo capaci di coinvolgere, a differenza di quanto determinatosi finora, la più ampia parte della popolazione e della società nelle scelte strategiche che sono all’ordine del giorno tanto sul piano sanitario (il diritto di tutte le persone a livello globale ad accedere ai vaccini) quanto su quello sociale (in ordine alla gestione trasparente e costituzionalmente garantita del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) quanto, infine, su quello complessivo dei diritti della persona. L’antifascismo e l’eredità costituente della Resistenza rappresentano oggi più che mai i due fattori centrali di una risposta generale sia al riemergere dei movimenti fascisti ed eversivi dell’ordine democratico sia alla crisi di sistema che attraversa la società nel suo insieme. In ragione di questa identità incompatibile con la Costituzione le organizzazioni fasciste devono essere sciolte d’urgenza dal governo – come recentemente in Francia e come ribadiamo in prossimità della Giornata della Memoria di quanto accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti –; le loro occupazioni devono essere sgomberate, senza alcuna equiparazione con chi occupa per emergenza abitativa, per morosità incolpevole, per perdita del lavoro, per supplire a servizi pubblici alla persona e ai quartieri del tutto insufficienti. Deve inoltre adottarsi un regolamento amministrativo che impedisca a chi non si riconosce nei valori della Resistenza e nei principi fondamentali della Costituzione di poter usufruire di spazi pubblici. Porre al centro del dibattito l’antifascismo come “teoria dello Stato” (ovvero organizzazione di un nuovo patto collettivo) significa oggi attualizzarne contenuti e azione in termini di applicazione integrale della Costituzione; unità delle forze sindacali, politiche ed associative che si riconoscono nell’eredità della Resistenza; allargamento dei diritti sociali e civili; contrasto ai fenomeni di disgregazione ed impoverimento sociale e culturale; emancipazione di genere. Per queste ragioni le associazioni, i sindacati dei lavoratori ed i partiti democratici chiamano alla mobilitazione.
Art.1, Movimento 5 Stelle Roma, PCI, PD Roma, Pop Idee in movimento, Possibile, PRC Roma, Progetto Enea, Roma Futura, Sinistra Civica Ecologista, Sinistra Italiana,
CGIL Roma e Lazio, CISL Roma e Rieti, UIL Lazio, LINK, Rete degli Studenti Medi, UDS, UDU,ARCI, Libera, Casa Internazionale delle Donne, Circolo Gianni Bosio, Circolo Mario Mieli, Fridays for Future, Progetto Memoria, Rete dei Numeri Pari, Rete NoBavaglio, UDI Roma
Stamattina la sezione ANPC di Cinisello Balsamo ha ricordato il Beato Teresio Olivelli con una S. Messa in S. Ambrogio celebrata dal Decano della città, Don Alberto Capra, alla presenza del Sindaco Giacomo Ghilardi e dell’assessore Riccardo Visentin, nostro socio. Erano presenti anche ANPI Cinisello, il gruppo Alpini, la sezione ANPC di Sesto San Giovanni, a fare memoria del Martire della Fede e della Resistenza.
Don Alberto, partendo dalla liturgia, le nozze di Cana, ha ricordato come compito del cristiano sia il discernimento e la fiducia, seguire Gesù attraverso il “Fate come vi dirà” di Maria. Teresio ha fatto della sua vita la ricerca di Cristo, della Sua Verità, del servizio al prossimo, anche dando la propria vita per gli altri nel nome di Gesù.
Ha concluso la cerimonia la lettura della Preghiera del Ribelle, ricordando a tutti noi i valori della Resistenza, del sacrificio dell’impegno quotidiano nella società civile.
Pubblicato sul sito del Dipartimento delle politiche giovanili del governo il Bando per la selezione di 56.205 operatori volontari da impiegare in progetti di Servizio civile universale. C’è tempo fino alle ore 14.00 di mercoledì 26 gennaio 2022 è possibile presentare domanda di partecipazione ad uno dei 2.818 progetti che si realizzeranno tra il 2022 e il 2023 su tutto il territorio nazionale e all’estero e che hanno durata variabile tra gli 8 e i 12 mesi.
Se hai trai i 18 e i 28 anni e sei appassionato di storia, memoria, educazione e diritti segnaliamo anche un progetto Anpi chiamato “La memoria che resiste”, che si può scegliere tra i progetti in cui svolgere il servizio.
Nei primi giorni del 1945, durante la seconda fase del rastrellamento nazi-mongolo, furono catturati in provincia di Piacenza, in alta Val Nure in particolare presso la frazione di Pertuso in Comune di Ferriere, diverse decine di partigiani, poi portati e rinchiusi nell’edificio scolastico del Comune di Bettola. La mattina del 12 gennaio, ventuno di essi vennero condotti in località Rio Farnese e uccisi uno ad uno con un colpo di pistola alla testa. Altri trasferiti alle carceri di Piacenza furono pure eliminati. Si trattò della più grande e nefanda strage compiuta dai nazifascisti in provincia di Piacenza, richiamata anche nella recente mostra tenutasi al Vittoriano dal Ministero della Difesa con il Patrocinio della Presidenza della Repubblica.
Domenica 16 gennaio pv si terrà, a cura del Comune di Bettola di ANPI e ANPC Piacenza, la commemorazione dell’eccidio; oratore ufficiale della cerimonia il giornalista GAD LERNER, tra l’altro autore con Laura Gnocchi del libro “Noi partigiani”, Memoriale della Resistenza Italiana.
“All’ombra dell’ultimo sole si era assopito un pescatore…”
Tutti guardano ma pochi vedono come i poeti, loro sanno costruire ponti tra terra e cielo e viceversa. David Maria Sassoli è stato certamente uno straordinario politico dal sorriso gentile, garbato, determinato, ma la sua radice è quella del “poeta” che ha saputo narrare la cronaca, la verità degli ultimi, dei precari, degli sfruttati. Sue le ultime preoccupazioni per le stragi in mare e per l’accoglienza dei rifugiati. Il suo garzonato giornalistico di narratore nasce nella strada dove riusciva a “sentire l’odore delle pecore”. La sua bussola non era un sapere, ma un cercare sempre. La sua fotografia preferita è quella dove piccona il Muro di Berlino, simbolo tragico di una Europa ancora divisa. Ponti non muri! I primi passi di David Maria Sassoli sono sulla scia di padre Davide Maria Turoldo, conosciuto dal padre durante la Resistenza, anche lui poeta degli ultimi. Non è un caso se in Parlamento il ricordo di David Sassoli inizia, e si conclude, con una poesia di padre Turoldo. Non credo alle coincidenze ma la notte dell’11 gennaio ’99 moriva Fabrizio De Andrè. In suo ricordo l’11 gennaio ’22, data della morte di David Sassoli, la televisione trasmette un concerto, inedito e straordinario, di De Andrè a Genova. I due poeti, che hanno “cantato” e “narrato” la storia degli scartati si incontrano azzerando il tempo. Con l’immaginazione penso che De Andrè abbia dedicato la sua ultima ballata di Il pescatore all’amico David Maria Sassoli. “All’ombra dell’ultimo sole si era assopito un pescatore, aveva un solco lungo il viso come una specie di sorriso”. Quel viso, quel sorriso, molto kennedyano, è quello di David Maria Sassoli che, nel corso della sua vita, ha sempre ricordato il motto di quando era giovane scout di “lasciare il mondo un po’ migliore di come lo abbiamo trovato”. Mi fermo con il ritornello di Fabrizio De Andrè: “All’ombra dell’ultimo sole si era assopito un pescatore, aveva un solco lungo il viso come una specie di sorriso”. 12 Gennaio 2022. Silvio Mengotto
“Ci ha lasciati David Sassoli! Sono incredula e addoloratissima. Un grande amico, un politico di spessore, un cattolico democratico coerente e un grande Presidente del Parlamento europeo che ha unito l’impegno per il progetto politico europeo e per la democrazia a valori umani e spirituali profondi. Ma David era soprattutto per me una persona speciale cui mi legava una amicizia di 40 anni e con cui ho condiviso dieci anni di sodalizio politico in Parlamento europeo. Seguiva a distanza con costante attenzione il Progetto per Ventotene-Santo Stefano che porteremo avanti anche in suo nome. Lascia un vuoto incolmabile e un grande esempio. Abbraccio a Sandra e ai figli che amava tanto. Silvia Costa”.
La nostra Presidente Nazionale così ha commentato la triste notizia: “E’ un grande dolore ed una grande perdita. Lo ricordo per tante cose fatte insieme da quando era giovane praticante in transatlantico. Ma ora serve ricordarlo con gratitudine e preghiera. Tocca a noi continuare con le stesse idee di politica pulita e alta. Anpc considera questa qualità politica la Resistenza che continua a interpellarci e impegnarci. Ad Deum caro Presidente, carissimo David!”.
Tutta l’Anpc è immensamente addolorata e si unisce in preghiera al cordoglio della famiglia.
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Il libro successivo può essere acquistato solo nelle librerie ed edicole di Rieti (a Roma è nella libreria ARES - via Lorenzo il Magnifico-); e presso l’ufficio amministrativo della parrocchia di “Gesù Buon Pastore” alla Montagnola, via Perna 3. (costo 12 Euro i.c.).