ANPC Nazionale

Associazione Nazionale Partigiani Cristiani

Archivi per il mese di “Maggio, 2018”

Comunicato

L’ANPC, di fronte al protrarsi della crisi e delle anomalie politiche che impediscono la formazione di un governo per il paese, esprime la propria preoccupazione e richiama, come via maestra, il rispetto e l’osservanza delle norme e delle funzioni attribuite dalla Costituzione.

 

La festa del 2 Giugno dell’Anpc Sezione Provinciale di Piacenza

Si informa che sabato 2 giugno pv si tiene, a Monte Lana ed al Santuario di Santa Franca a cura di ANPC e ANPI, il ricordo dell’eccidio dei primi 4 partigiani uccisi dai nazifascisti il 4 giugno 1944.

La ricorrenza, in contemporanea con la Festa della Repubblica, è oggi più che mai l’occasione per ribadire il senso della Repubblica che prende vita dalla Costituzione così fortemente voluta dalle forze politiche che avevano dato vita alla Resistenza e che, nell’accordo e mediazione tra idee e valori anche distanti, avevano saputo trovare, nell’interesse reale del Paese, il giusto equilibrio e la giusta dimensione rispettosa delle idee di tutti.
Grazie

    Mario Spezia
presidente provinciale

Incontro al Liceo Natta di Milano

Assemblea d’Istituto 17 maggio 2018

 FESTA DELLA LIBERAZIONE

LIBERAZIONE DAL NAZIFASCISMO

Presso l’Istituto Tecnico Statale per le Attività Sociali “Giulio Natta di Milano

Giovedì 17 maggio, unitamente al partigiano Libero Traversa (89 anni ben portati) ed al divulgatore delle aquile randagie Emanuele Locatelli, abbiamo tenuto quattro sessioni di storia della festa della liberazione e soprattutto cosa vuol dire essere resistenti al giorno d’oggi. Emanuele Locatelli, con la presentazione della storia degli Scout che ribellatisi alle norme restrittive del fascismo, nel 1928 diedero vita alla formazione delle Aquile randagie, e dopo l’8 settembre 1943 diedero origine all’organizzazione denominata OSCAR (Organizzazione Soccorso Collocamento Assistenza Ricercati) dedita ad aiutare ex prigionieri, dissidenti e ebrei ad espatriare in Svizzera – il più famoso movimento scout clandestino nato e vissuto durante il ventennio fascista, ha suscitato curiosità nei ragazzi, soprattutto quando lo spirito degli scout è stato declinato all’oggi, evidenziando il problema del bullismo, con risvolti anche tragici ed in alcuni momenti c’è stato il silenzio più assoluto nell’aula magna. Il partigiano Libero Traversa, con la sua testimonianza diretta degli avvenimenti, quando era ancora un ragazzo di 15 anni ha catturato l’attenzione ed anche lui ha insistito sull’importanza del rispetto di ogni essere umano. Ha raccontato come la propaganda fascista era molto capillare, infatti, in ogni scuola c’era una radio ed in ogni aula un altoparlante che trasmetteva i valori fascisti, oltre ad un testo unico che aveva uguale contenuto in tutte le scuole d’Italia e dove, naturalmente, veniva dato ampio spazio a ciò che il regime giudicava importante. Ha raccontato come ha vissuto la festa del 25 aprile a Milano ed a margine dei quattro incontri ha risposto a parecchie domande dei liceali. Da parte mia, ho sottolineato, vista anche la presenza di tantissime ragazze, il ruolo importante e determinante svolto dalle donne durante tutta la seconda guerra mondiale ed in particolare nei momenti cruciali, dopo l’8 settembre 1943, con le formazioni partigiane e con l’impegno nelle città. Non potevo dimenticare l’impegno delle staffette partigiane ed ho portato l’esempio di Tina Anselmi, sia perché ho avuto l’onore di conoscerla personalmente, ma anche per il compito svolto sia durante la resistenza che durante la carica di primo ministro donna della Repubblica (Ministro del lavoro e della previdenza sociale nel 1976 e Ministro della sanità nel 1978). Ho cercato di collegare la motivazione per cui oggi siamo a parlare di lotta partigiana e come possiamo portare esempi di persone che hanno combattuto e altri che sono morti per la libertà. Ma anche porci delle domande: oggi siamo liberi? Il nostro Paese che strada ha intrapreso? L’Europa ed i paesi della Comunità Europea sono effettivamente democratici e aperti oppure, come sta avvenendo nei paesi dell’est, nelle ultime elezioni, sono paesi che si stanno avviando verso l’antidemocrazia? Ed ho portato un esempio concreto: l’Italia ha accolto tantissimi immigrati mentre in questi paesi, alle nostre porte, sono stati respinti.  Ho chiesto ai ragazzi se ritengono questa una società giusta. Li ho pungolati dicendo che noi portiamo questi esempi ma sono loro, con i loro comportamenti e con le loro idee a lottare per far si che il fascismo e queste forme di intolleranza non prevalgano. E l’ultimo messaggio che ho lasciato loro è stato: NON DOVETE AVERE PAURA. Ce lo hanno insegnato i nostri partigiani, che hanno lottato per un ideale più grande. Dovete difendere la pace. Sono rimasta particolarmente colpita da un paio di ragazzi del collettivo, che hanno organizzato questa giornata, perché, alla fine di ogni sessione, si sono esposti ed hanno raccontato come la settimana precedente, fuori dal loro Istituto, si sia svolto un volantinaggio di Casa Pound, ed hanno sollecitato tutti i ragazzi presenti, nell’ipotesi si dovesse ripetere tale azione, a non farsi intimidire ma essere tutti presenti e rifiutare tali provocazioni. Se questi sono i ragazzi che in futuro si occuperanno della cosa pubblica, possiamo ben sperare perché hanno ben presente che la legalità si combatte ogni giorno, anche con fatti concreti e senza omertà.

Luisa Ghidini – Comotti

 

 

 

 

 

 

 

27 Maggio 2018: Madonna della pace.

Madonna della Pace è una frazione di Agosta in provincia di Roma, in una parte pittoresca della valle dell’Aniene. Durante la ritirata delle truppe tedesche il 26 maggio del 1944, si compi una tragedia: 15 persone, tutti uomini, cittadini innocenti furono brutalmente uccisi dalle truppe tedesche.
Il 27 maggio si è voluto ricordare questo martirio. Insieme all’ANFIM promotrice del Sacrario ha partecipato l’ANPC. Presenti alla cerimonia tutti i Sindaci della Comunita’ Montana della Valle dell’Aniene. Il Comune di Roma Città Metropolitana è intervenuta con la Consigliera On.le Guerrini (Vedi Foto qui sotto).  Il Presidente della Comunita’ On.le Romanzi ha unitamente a tutti gli Amministratori manifestato un plauso all’intervento di Aladino Lombardi evidenziando il ruolo nella Resistenza dei Partigiani Cristiani.

40 anni dal martirio di Aldo Moro: l’Anpc di Piacenza lo ricorda il 25 Maggio

L’ANPC, Sezione provinciale di Piacenza, nel quadro delle manifestazioni tese a riproporre la figura e le opere dell’on. Aldo Moro a 40 anni dal martirio, ha in programma il prossimo

VENERDI 25 maggio pv alle ore 17.30
presso
AUDITORIUM Sant’Ilario
via Garibaldi, 13 in Piacenza
un incontro in cui l’on. Giuseppe Fioroni, presidente della Commissione d’inchiesta sul rapimento e sulla morte di Aldo Moro, illustrerà i risultati a cui è giunta la Commissione.
Congratulandoci con il Presidente Mario Spezia, pubblichiamo il programma dell’incontro pubblico a cui è invitata tutta la cittadinanza.
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Verbale Consiglio Nazionale 14 Maggio 2018

Lunedì 14 Maggio 2018, alle ore 10:00, presso la Sede nazionale a Piazza Adriana  3, Roma si  è riunito il Consiglio Nazionale  dell’ANPC con il seguente Ordine del giorno:

  • Elezione del Presidente
  • Organizzazione prossimo Congresso: tema e luogo.
  • Situazione sezioni.
  • Varie ed eventuali.

Sono presenti: Anna Maria Cristina Olini, Angelo Sferrazza, Maurizio Gentilini, Aladino Lombardi, Giorgio Prinzi, Ferdinando Sandroni, Giuseppe Strinati, Carla Bianchi Iacono, Luisa Ghidini, Luca Squeri, Danilo Poletto, Iapoce Maria Caterina.

Assenti giustificati con delega: Carla Roncati, Wanda Roncati, Antonio Cipolloni, Andrea Rossi, Lino Garlini, Spezia Mario,Giuseppe Accorinti,Umberto Armanino,Carlo Costantini.

Invitati dal Direttivo: On. Giuseppe Matulli, Prof. Claudio Betti, Dott. Gianfranco Noferi.

 Apre la seduta il Vicepresidente Angelo Sferrazza salutando tutti gli intervenuti e passa la parola al Segretario Nazionale Maurizio Gentilini, che nomina i presenti e gli assenti che hanno mandato la loro delega, portando anche i loro saluti personali ed i loro auguri per la riunione.

Il Segretario fa una breve sintesi della situazione associativa, ripercorrendo l’esperienza del progetto per il 70° della Resistenza, con la realizzazione di tre convegni e della piattaforma informaticawww.resistenzaedemocrazia.it, di cui spiega l’importanza ed i contenuti e le possibili prospettive di implementazione.

Ricorda la scomparsa del Presidente Giovanni Bianchi: la sua memoria accompagnerà l’Associazione e l’impronta culturale da lui data costituisce sicuramente un indirizzo sul quale procedere. Ricorda il suo ultimo libro “Resistenza senza fucile” e l’inserimento dell’ANPC nella tabella ministeriale nel novero delle Associazioni Combattentistiche e Partigiane, che ci permette di partecipare con diritto di voto alle decisioni della Confederazione e di rientrare nella ripartizione e assegnazione dei contributi. La Confederazione ha sempre dato il proprio appoggio per questo inserimento, soprattutto nella persona del Presidente Claudio Betti (oggi assente per un improvviso contrattempo). Sottolinea inoltre come l’ANPC intrattenga rapporti cordiali e consolidati con le altre Associazioni combattentistiche.

Accenna alla modalità di assegnazione dei contributi alle Associazioni, non più erogati per il sostegno dell’attività ordinaria, ma finalizzati alla realizzazione di progetti. Illustra i due progetti presentati questo anno, entrambi in valutazione presso il Ministero.

Riprende la parola il Vicepresidente Sferrazza, ricordando come la dipartita prima di Bartolo Ciccardini (indimenticato Segretario Nazionale) e di Giovanni Bianchi poi abbiano lasciato un segno profondo nell’Associazione, ma anche una grande eredità e una strada tracciata.

Ricorda come il momento storico e il contesto politico che stiamo vivendo si presenti denso di incognite per la cultura e il mondo associazionistico legato ai valori dell’antifascismo.

Sottolinea il clima problematico che ha caratterizzato alcuni espetti della organizzazione, dei contenuti e della partecipazione alle manifestazioni del 25 aprile, e di come l’ANPC abbia esercitato una funzione di mediazione tra le varie Associazioni.

In ordine al primo punto dell’odg, presenta quale candidato presidente l’On. Giuseppe Matulli. Illustra il suo ricco curriculum, ricordando le innumerevoli e prestigiose cariche istituzionali da lui ricoperte. Rammenta inoltre la sua attuale carica di Vicepresidente dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana.

Il Consiglio approva all’unanimità la nuova nomina, accompagnata da un applauso.

Il Vicepresidente Sferrazza propone la candidatura di un nuovo consigliere, Gianfranco Noferi, attualmente vicedirettore RAI Cultura, una persona che oltre ai suoi valori umani e alla condivisione degli ideali dell’Associazione, è molto capace professionalmente ed ha una spiccata vocazione per la formazione dei giovani.

Il Consiglio approva all’unanimità.

Prende la parola il Presidente Matulli, che ringrazia e sottolinea l’importanza di questo nostro lavoro associativo in un momento davvero delicato e di grandi cambiamenti, dove tutto sembra portarci lontano dalle radici e proiettarci solo nel futuro (è l’epoca di internet, dei social, ecc…). Ribadisce come il 25 Aprile dovrebbe essere vissuto come la Festa di tutti i cittadini e non solo come la festa degli antifascisti: “Far diventare l’antifascismo un valore di parte è stata una grande sciagura”. Molti hanno l’idea che essere antifascisti è un qualcosa di superato. Quindi il nostro lavoro come Associazione deve essere teso, non solo alla sopravvivenza, ma al promuovere l’antifascismo come valore nazionale, non solo come patrimonio delle Associazioni Combattentistiche e Partigiane.

Ringraziando il neoeletto Presidente degli spunti molto profondi e realistici offerti su cui programmare il lavoro futuro, il Vicepresidente Sferrazza conferma che non si può più camminare disuniti o soli e se già ci siamo mossi verso un dialogo proficuo con altre associazioni, ma bisogna cercare forme di collaborazione sempre più strette, come già avviene in alcune sezioni.

La parola passa ai Consiglieri.

Carla Bianchi Iacono parla del Progetto Pietre d’inciampo a Milano, dove noi siamo tra i promotori. Sottolinea l’importanza di migliorare la comunicazione tra gli iscritti e le difficoltà che lei incontra a Milano, dove pur avendo buonissimi rapporti con tutti gli esponenti delle varie realtà che si occupano della Resistenza, che la invitano spesso a parlare come testimone ed esperta in materia, non si riesce a creare una forza organizzativa vera e propria sul territorio.

Luisa Ghidini conferma l’urgenza di ricostituire il Gruppo di Milano, dove la scomparsa di Giovanni Bianchi ha creato un grande vuoto. Auspica di rafforzare la collaborazione con le Acli.

Luca Squeri parla dei problemi con l‘APC di Pavia e chiede delucidazioni in merito. Si rende disponibile per cercare un dialogo costruttivo per sanare eventuali equivoci.

Il Vicepresidente Anna Maria Cristina Olini illustra la situazione dei rapporti con APC e FIVL (della quale esiste una completa documentazione in archivio), sottolineando come la nostra associazione abbia sempre puntato alla pace e alla concordia con tutti.

Giorgio Prinzi, parla dell’importanza del recupero di alcuni episodi locali ancora sconosciuti ma emblematici nell’ambito della resistenza civile, che ha coinvolto tutti non solo le forze armate, ma le donne, i sacerdoti. Inoltre propone di fare un accordo di formazione con l’ordine dei giornalisti.

Pino Strinati insiste sull’urgenza di entrare nelle scuole per formare i giovani: bisogna strutturare un vero e proprio accordo con il Miur per formare i ragazzi, soprattutto dei licei, su un periodo storico che non riescono mai ad approfondire. In questo modo sempre attraverso la rete scolastica sarà anche più facile veicolare materiale su internet e sui mass media. È importante fare questo subito per non perdere l’occasione del 70° anniversario della Costituzione. Per il problema dei finanziamenti suggerisce di cercare anche sponsor privati, soprattutto per le iniziative locali e suggerisce di informarsi su come ottenere il 5 x mille. Propone di creare un gruppo what’s up del consiglio nazionale ANPC.

Ferdinando Sandroni illustra la situazione della Sezione di Parma. Sottolinea che Parma è città medaglia d’oro al valore della resistenza. A Parma hanno un assistente ecclesiastico, fratello di due partigiani, Monsignor Dall’Aglio, grazie al quale organizzano dei convegni per i giovani presso il seminario di Bedonia. Anche Parma partecipa all’iniziativa Pietre d’inciampo (già collocate 25), assieme all’Istituto Storico, l’ANPI e l’ALPI. Collaborano anche con la FIVL: il 28 Aprile hanno realizzato una iniziativa chiamata “Scelte di Libertà”. Sono spesso presenti nelle scuole, soprattutto nei licei (uno di questi licei è intitolato a un giovane martire della resistenza).

Tra gli iscritti vi sono 5 partigiani, dei quali sono state raccolte e registrate le testimonianze.

Le Associazioni della Val Taro sono molto attive e sempre presenti alle manifestazioni ufficiali. Inoltre la Sezione organizza e fa formazione come volontariato per i Viaggi della memoria, recandosi ogni anno ad Auschwitz.

Aladino Lombardi suggerisce di riprendere i contatti con la FIR (Federazione Internazionale Resistenza) per trovare una forma di collaborazione. Afferma che l’ANPC ha a disposizione degli spazi culturali che non hanno altre Associazioni. E’ importante l’unità con tutti, ma bisogna comunque fare attenzione ad alcune forze e posizioni ideologiche che si muovono con spirito diverso. Propone al più presto una riunione organizzativa per definire temi, luogo e quanto necessario per il Congresso.

Conclude il Presidente Matulli rammentando come nello Statuto sia prevista la figura dell’assistente ecclesiastico, che propone di nominare.

Invita i Consiglieri a riprendere i contatti personali e istituzionali con le realtà a noi affini per consolidare i rapporti e proporre eventuali collaborazioni. E’ urgente organizzare un Congresso Nazionale per fornire elementi di novità e riproporre e rinnovare la linea culturale dell’associazione.

Propone una ricognizione delle nostre forze, senza puntare solo sul numero di iscritti, che appare una strategia superata, in quanto è finito culturalmente il tempo dell’appartenenza. I rapporti oggi si fondano sul tipo di interesse che genera il servizio che possiamo offrire.

Il Vicepresidente Sferrazza ringrazia nuovamente il Presidente per avere accettato questa carica e per tutta Associazione e afferma come oggi sia un giorno che ci dà certezze e nuove speranze.

La riunione si chiude alle ore 14:30.

 

GIUSEPPE MATULLI IL NUOVO PRESIDENTE DELL’ANPC

Il Consiglio Nazionale dell’ANPC ha eletto oggi all’unanimità l’On. Giuseppe Matulli Presidente Nazionale dell’Associazione.

Giuseppe Matulli è nato a Marradi (FI), laureato in economia e commercio all’Università degli studi di Firenze, già ricercatore universitario.È stato Segretario Regionale della DC in Toscana dal 1983 al 1987; eletto deputato nel 1987 e rieletto nella successiva legislatura è stato Sottosegretario al Ministero della Pubblica Istruzione dei Governi Amato e Ciampi. Precedentemente è stato Consigliere Regionale per quattro volte. È stato Sindaco del Comune di Marradi, dal 1985 al 2002 e poi Vicesindaco di Firenze dal 2002 al 2009. Attualmente è Vicepresidente dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana. Studioso dei fenomeni politici, ha pubblicato numerose opere, l’ultima delle quali è “Alcide De Gasperi. Quando la politica credeva nell’Europa e nella democrazia” con Prefazione di Enrico Letta. (Ed. Clichy).

                   Al nuovo Presidente gli auguri di un proficuo lavoro!

Matulli

Il Presidente Nazionale ANPC On. Giuseppe Matulli

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