Verbale Consiglio Nazionale 14 Maggio 2018
Lunedì 14 Maggio 2018, alle ore 10:00, presso la Sede nazionale a Piazza Adriana 3, Roma si è riunito il Consiglio Nazionale dell’ANPC con il seguente Ordine del giorno:
- Elezione del Presidente
- Organizzazione prossimo Congresso: tema e luogo.
- Situazione sezioni.
- Varie ed eventuali.
Sono presenti: Anna Maria Cristina Olini, Angelo Sferrazza, Maurizio Gentilini, Aladino Lombardi, Giorgio Prinzi, Ferdinando Sandroni, Giuseppe Strinati, Carla Bianchi Iacono, Luisa Ghidini, Luca Squeri, Danilo Poletto, Iapoce Maria Caterina.
Assenti giustificati con delega: Carla Roncati, Wanda Roncati, Antonio Cipolloni, Andrea Rossi, Lino Garlini, Spezia Mario,Giuseppe Accorinti,Umberto Armanino,Carlo Costantini.
Invitati dal Direttivo: On. Giuseppe Matulli, Prof. Claudio Betti, Dott. Gianfranco Noferi.
Apre la seduta il Vicepresidente Angelo Sferrazza salutando tutti gli intervenuti e passa la parola al Segretario Nazionale Maurizio Gentilini, che nomina i presenti e gli assenti che hanno mandato la loro delega, portando anche i loro saluti personali ed i loro auguri per la riunione.
Il Segretario fa una breve sintesi della situazione associativa, ripercorrendo l’esperienza del progetto per il 70° della Resistenza, con la realizzazione di tre convegni e della piattaforma informaticawww.resistenzaedemocrazia.it, di cui spiega l’importanza ed i contenuti e le possibili prospettive di implementazione.
Ricorda la scomparsa del Presidente Giovanni Bianchi: la sua memoria accompagnerà l’Associazione e l’impronta culturale da lui data costituisce sicuramente un indirizzo sul quale procedere. Ricorda il suo ultimo libro “Resistenza senza fucile” e l’inserimento dell’ANPC nella tabella ministeriale nel novero delle Associazioni Combattentistiche e Partigiane, che ci permette di partecipare con diritto di voto alle decisioni della Confederazione e di rientrare nella ripartizione e assegnazione dei contributi. La Confederazione ha sempre dato il proprio appoggio per questo inserimento, soprattutto nella persona del Presidente Claudio Betti (oggi assente per un improvviso contrattempo). Sottolinea inoltre come l’ANPC intrattenga rapporti cordiali e consolidati con le altre Associazioni combattentistiche.
Accenna alla modalità di assegnazione dei contributi alle Associazioni, non più erogati per il sostegno dell’attività ordinaria, ma finalizzati alla realizzazione di progetti. Illustra i due progetti presentati questo anno, entrambi in valutazione presso il Ministero.
Riprende la parola il Vicepresidente Sferrazza, ricordando come la dipartita prima di Bartolo Ciccardini (indimenticato Segretario Nazionale) e di Giovanni Bianchi poi abbiano lasciato un segno profondo nell’Associazione, ma anche una grande eredità e una strada tracciata.
Ricorda come il momento storico e il contesto politico che stiamo vivendo si presenti denso di incognite per la cultura e il mondo associazionistico legato ai valori dell’antifascismo.
Sottolinea il clima problematico che ha caratterizzato alcuni espetti della organizzazione, dei contenuti e della partecipazione alle manifestazioni del 25 aprile, e di come l’ANPC abbia esercitato una funzione di mediazione tra le varie Associazioni.
In ordine al primo punto dell’odg, presenta quale candidato presidente l’On. Giuseppe Matulli. Illustra il suo ricco curriculum, ricordando le innumerevoli e prestigiose cariche istituzionali da lui ricoperte. Rammenta inoltre la sua attuale carica di Vicepresidente dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana.
Il Consiglio approva all’unanimità la nuova nomina, accompagnata da un applauso.
Il Vicepresidente Sferrazza propone la candidatura di un nuovo consigliere, Gianfranco Noferi, attualmente vicedirettore RAI Cultura, una persona che oltre ai suoi valori umani e alla condivisione degli ideali dell’Associazione, è molto capace professionalmente ed ha una spiccata vocazione per la formazione dei giovani.
Il Consiglio approva all’unanimità.
Prende la parola il Presidente Matulli, che ringrazia e sottolinea l’importanza di questo nostro lavoro associativo in un momento davvero delicato e di grandi cambiamenti, dove tutto sembra portarci lontano dalle radici e proiettarci solo nel futuro (è l’epoca di internet, dei social, ecc…). Ribadisce come il 25 Aprile dovrebbe essere vissuto come la Festa di tutti i cittadini e non solo come la festa degli antifascisti: “Far diventare l’antifascismo un valore di parte è stata una grande sciagura”. Molti hanno l’idea che essere antifascisti è un qualcosa di superato. Quindi il nostro lavoro come Associazione deve essere teso, non solo alla sopravvivenza, ma al promuovere l’antifascismo come valore nazionale, non solo come patrimonio delle Associazioni Combattentistiche e Partigiane.
Ringraziando il neoeletto Presidente degli spunti molto profondi e realistici offerti su cui programmare il lavoro futuro, il Vicepresidente Sferrazza conferma che non si può più camminare disuniti o soli e se già ci siamo mossi verso un dialogo proficuo con altre associazioni, ma bisogna cercare forme di collaborazione sempre più strette, come già avviene in alcune sezioni.
La parola passa ai Consiglieri.
Carla Bianchi Iacono parla del Progetto Pietre d’inciampo a Milano, dove noi siamo tra i promotori. Sottolinea l’importanza di migliorare la comunicazione tra gli iscritti e le difficoltà che lei incontra a Milano, dove pur avendo buonissimi rapporti con tutti gli esponenti delle varie realtà che si occupano della Resistenza, che la invitano spesso a parlare come testimone ed esperta in materia, non si riesce a creare una forza organizzativa vera e propria sul territorio.
Luisa Ghidini conferma l’urgenza di ricostituire il Gruppo di Milano, dove la scomparsa di Giovanni Bianchi ha creato un grande vuoto. Auspica di rafforzare la collaborazione con le Acli.
Luca Squeri parla dei problemi con l‘APC di Pavia e chiede delucidazioni in merito. Si rende disponibile per cercare un dialogo costruttivo per sanare eventuali equivoci.
Il Vicepresidente Anna Maria Cristina Olini illustra la situazione dei rapporti con APC e FIVL (della quale esiste una completa documentazione in archivio), sottolineando come la nostra associazione abbia sempre puntato alla pace e alla concordia con tutti.
Giorgio Prinzi, parla dell’importanza del recupero di alcuni episodi locali ancora sconosciuti ma emblematici nell’ambito della resistenza civile, che ha coinvolto tutti non solo le forze armate, ma le donne, i sacerdoti. Inoltre propone di fare un accordo di formazione con l’ordine dei giornalisti.
Pino Strinati insiste sull’urgenza di entrare nelle scuole per formare i giovani: bisogna strutturare un vero e proprio accordo con il Miur per formare i ragazzi, soprattutto dei licei, su un periodo storico che non riescono mai ad approfondire. In questo modo sempre attraverso la rete scolastica sarà anche più facile veicolare materiale su internet e sui mass media. È importante fare questo subito per non perdere l’occasione del 70° anniversario della Costituzione. Per il problema dei finanziamenti suggerisce di cercare anche sponsor privati, soprattutto per le iniziative locali e suggerisce di informarsi su come ottenere il 5 x mille. Propone di creare un gruppo what’s up del consiglio nazionale ANPC.
Ferdinando Sandroni illustra la situazione della Sezione di Parma. Sottolinea che Parma è città medaglia d’oro al valore della resistenza. A Parma hanno un assistente ecclesiastico, fratello di due partigiani, Monsignor Dall’Aglio, grazie al quale organizzano dei convegni per i giovani presso il seminario di Bedonia. Anche Parma partecipa all’iniziativa Pietre d’inciampo (già collocate 25), assieme all’Istituto Storico, l’ANPI e l’ALPI. Collaborano anche con la FIVL: il 28 Aprile hanno realizzato una iniziativa chiamata “Scelte di Libertà”. Sono spesso presenti nelle scuole, soprattutto nei licei (uno di questi licei è intitolato a un giovane martire della resistenza).
Tra gli iscritti vi sono 5 partigiani, dei quali sono state raccolte e registrate le testimonianze.
Le Associazioni della Val Taro sono molto attive e sempre presenti alle manifestazioni ufficiali. Inoltre la Sezione organizza e fa formazione come volontariato per i Viaggi della memoria, recandosi ogni anno ad Auschwitz.
Aladino Lombardi suggerisce di riprendere i contatti con la FIR (Federazione Internazionale Resistenza) per trovare una forma di collaborazione. Afferma che l’ANPC ha a disposizione degli spazi culturali che non hanno altre Associazioni. E’ importante l’unità con tutti, ma bisogna comunque fare attenzione ad alcune forze e posizioni ideologiche che si muovono con spirito diverso. Propone al più presto una riunione organizzativa per definire temi, luogo e quanto necessario per il Congresso.
Conclude il Presidente Matulli rammentando come nello Statuto sia prevista la figura dell’assistente ecclesiastico, che propone di nominare.
Invita i Consiglieri a riprendere i contatti personali e istituzionali con le realtà a noi affini per consolidare i rapporti e proporre eventuali collaborazioni. E’ urgente organizzare un Congresso Nazionale per fornire elementi di novità e riproporre e rinnovare la linea culturale dell’associazione.
Propone una ricognizione delle nostre forze, senza puntare solo sul numero di iscritti, che appare una strategia superata, in quanto è finito culturalmente il tempo dell’appartenenza. I rapporti oggi si fondano sul tipo di interesse che genera il servizio che possiamo offrire.
Il Vicepresidente Sferrazza ringrazia nuovamente il Presidente per avere accettato questa carica e per tutta Associazione e afferma come oggi sia un giorno che ci dà certezze e nuove speranze.
La riunione si chiude alle ore 14:30.