ANPC Nazionale

Associazione Nazionale Partigiani Cristiani

Archivi per il mese di “settembre, 2021”

Milano ricorda le vittime dell’eccidio della Divisione Acqui a Cefalonia con un monumento.

Sabato 25 settembre 2021 nei Giardini di piazza Ermete Novelli, proprio di fronte al Palazzo dell’Aeronautica, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha inaugurato il monumento che è stato donato alla città dalla “Fondazione Europea Cefalonia-Corfù 1941/1944”.

Erano presenti oltre al Primo Cittadino, il presidente della Fondazione Costantino Ruscigno, il presidente provinciale dell’ANPI Roberto Cenati, Carla Bianchi Iacono in rappresentanza dell’ANPC, uno schieramento delle varie Armi, qualche sindaco e Assessore dei Centri limitrofi, un discendente di uno dei caduti accompagnato dai figli e dai nipotini che hanno deposto mazzi di fiori sul monumento.

Il sindaco ha ricordato come “la memoria è un valore che Milano coltiva e difende con ostinazione. La nostra città non dimentica chi si è sacrificato per la collettività, chi è caduto facendo il proprio dovere, chi ha contribuito a tenere alto l’onore del Paese”.

Quella compiuta dai nazisti a Cefalonia, ha ricordato Sala, “fu una delle stragi più vili e crudeli di quegli anni terribili. Oggi non vogliamo e non possiamo dimenticare il sacrificio di quelle persone. – ha concluso Sala – Ricordare il loro eroismo e la lealtà verso la Patria significa anche ricordare le sofferenze e le tragedie che nascono quando prevalgono l’intolleranza, il razzismo, il totalitarismo”.

Carla Bianchi Iacono

Inaugurazione targa in ricordo della strage della Divisione Acqui a Cefalonia nel settembre-ottobre 1943. Il sindaco Giuseppe Sala tiene il discorso ufficiale.

29 Settembre 1944: strage di Marzabotto

Questo monumento, unitamente al Sacrario, alla scuola della Pace e dell’Europa, sono luoghi significativi quale testimonianza della tragedia di Marzabotto.

“La nostra pietà per loro significhi che tutti gli uomini e le donne sappiano vigilare perché mai più il nazifascismo risorga”. È la scritta, semplice eppure piena di significati, che accoglie chi si arrampica fino al cimitero di Casaglia, sopra Marzabotto, sull’Appennino Bolognese.

Uno dei luoghi dove è avvenuta una delle più grandi e feroci stragi di civili di tutta la seconda guerra mondiale, quella che in Italia ha causato più vittime. 

Fra l’estate e l’autunno del 1944 la ritirata delle truppe tedesche, ormai sconfitte, lasciò dietro di sé una gigantesca scia di sangue. Fra il 29 settembre e il 5 ottobre la marcia della morte guidata dal maresciallo Kesselring per fare ‘terra bruciata’ attraversò le colline e le montagne attorno a Marzabotto, lasciando dietro di sé circa 800 morti.

Fu una strage, come hanno riconosciuto numerosi atti processuali, premeditata, decisa a tavolino, eseguita con fredda metodicità, che non risparmiò donne, invalidi, bambini: nessuna rappresaglia, nessuna vendetta. Solo l’intenzione di distruggere e uccidere. L’obiettivo delle SS era quello di stroncare le formazioni partigiane che combattevano per la liberazione, con la logica dell’equiparazione dei civili alle formazioni in armi. Considerando, quindi, anche donne, bambini e anziani, come dei nemici da sterminare. 

Sui monti di Marzabotto era attiva la brigata partigiana ‘Stella Rossa’. Prima di attaccarla Kesselring ordinò al maggiore Walter Reder di organizzare una vasta operazione di rastrellamento fra le valli del Reno e del Setta. Un’operazione militare in grande stile, condotta, però, contro nemici disarmati.

Il 29 settembre 1944 la gente, impaurita, si riunì nella piccola chiesa di Casaglia e cominciò a recitare il rosario. I nazifascisti entrarono in chiesa, freddarono con una raffica don Ubaldo Marchioni e raccolsero sul sagrato tutti gli altri che uccisero, poi, con fredda metodicità: 195 vittime, le prime di una settimana di sangue, costellata da decine e decine di altri eccidi in villaggi e cascinali. Con una ferocia inconsueta: il corpo, decapitato, di un altro prete, don Giovanni Fornasini, fu ritrovato solo nell’inverno successivo, sotto la neve. Marzabotto, Grizzana, Vado di Monzuno, Castellano. Ovunque lo stesso copione, che rispondeva a ordini precisi: “uccidere tutti, distruggere tutto”.

Ai pochi sopravvissuti sono rimasti ricordi e incubi per tutta la vita, ma a loro si deve il racconto di questa strage.

Oggi Marzabotto e Monte Sole sono un luogo di memoria. Da anni è attiva la scuola di Pace, che organizza iniziative e incontri, ogni 25 aprile migliaia di persone, soprattutto giovani, vi si radunano per un festoso pellegrinaggio sui luoghi dove è nata la Costituzione e molte delle più alte cariche istituzionali tedesche vi sono venute in visita, per ricordarsi il motivo principale per il quale è nato il sogno europeo.

(pubblicato da ansa.it)

APPELLO DEL FORUM DELLE ASSOCIAZIONI ANTIFASCISTE  E DELLA RESISTENZA

IL GOVERNO REVOCHI SUBITO LA NOMINA DI MARIO VATTANI AD AMBASCIATORE ITALIANO A SINGAPORE

Noi rappresentanti del Forum delle associazioni antifasciste e della Resistenza lanciamo un appello al Presidente del Consiglio, al Ministro degli Esteri ed al Consiglio dei ministri affinché venga immediatamente revocata la nomina di Mario Vattani ad ambasciatore della Repubblica italiana a Singapore. Le frequentazioni di Mario Vattani con gli ambienti della destra neofascista risalgono agli anni della sua gioventù. Egli fu protagonista nel maggio del 2011 a Roma di un pubblico concerto organizzato da CasaPound. Nella sua performance, assieme alla sua banda denominata Sottofasciasemplice, Vattani cantò canzoni che inneggiavano alla Repubblica sociale italiana e denigravano la Repubblica Italiana che era definita come “fondata sui valori degli epuratori (…) sui valori della violenza, del tradimento e dell’arroganza (…), sulla lotta armata fatta da banditi e disertori, dinamitardi e bombaroli”.

Successivamente, a seguito di tali comportamenti, fu destituito dall’incarico di Console italiano ad Osaka, pur continuando, dopo un breve periodo di sospensione, la carriera diplomatica negli uffici della Farnesina. Mario Vattani non ha mai smentito in alcun modo né diretto né indiretto la sua adesione alle idee fasciste né ha dimostrato segnali di resipiscenza dai suoi comportamenti passati. È impensabile e paradossale che una persona che ha denigrato la Repubblica italiana la rappresenti come ambasciatore.

Come già sottolineato da diverse personalità della politica, della società e delle istituzioni, come i Sindaci di Marzabotto e di Stazzema, e come richiesto persino da una raccolta di circa 100mila firme, la nomina va revocata immediatamente.

27 settembre 2021

Il Forum delle Associazioni antifasciste e della Resistenza:

ANPI – Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

AICVAS – Associazione Italiani Combattenti Volontari Antifascisti di Spagna

ANED – Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti

ANEI – Associazione Nazionale Ex Internati

ANFIM – Associazione Nazionale Famiglie Italiane Martiri

ANPC – Associazione Nazionale Partigiani Cristiani

ANPPIA – Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti

ANRP – Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia

FIAP – Federazione Italiana Associazioni Partigiane

FIVL – Federazione Italiana Volontari della Libertà

Scarica qui il formato in pdf:

Si torna a scuola

Oggi è un giorno importante per i piccoli e per i ragazzi, ma soprattutto per il Paese. Si torna a scuola o si incomincia un percorso di formazione alla cittadinanza. Solo l’istruzione e l’educazione al vivere sociale rendono liberi e capaci di costruire il futuro. Determinante il ruolo di insegnanti che hanno tanta responsabilità. Auguri a tutti di buon anno scolastico e grazie per il servizio che rendete alla comunità. ANPC è orgogliosa della scuola italiana. Mariapia Garavaglia

Foto pubblicata su Frontiera, settimanale della Diocesi di Rieti

8 settembre 2021: 78°anniversario Difesa di Roma

In occasione del 78° anniversario della Difesa di Roma, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è recato a Porta San Paolo e al Parco della Resistenza dove ha reso omaggio ai Caduti.

La Giornata è stata celebrata con la deposizione di una corona d’alloro da parte del Presidente Mattarella alle lapidi commemorative dei Caduti militari e civili della Difesa di Roma a Porta San Paolo e l’omaggio al Monumento del Parco della Resistenza.

Presenti alla cerimonia il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini e numerose autorità civili e militari. In rappresentanza dell’Anpc era presente il nostro Consigliere Nazionale Aladino Lombardi.

Le parole della nostra Presidente Nazionale Mariapia Garavaglia: “L’8 settembre del 1943 ha valorizzato il ruolo di guida morale della nostra capitale. La strenua difesa di Roma ha riscattato anni di oppressione. Roma ha visto cittadini e militari dalla stessa parte. Solo l’unità della comunità nazionale garantisce che la democrazia conquistata con sacrifici e lutti sia vitale e progredisca nella sviluppo civile e materiale. Onore e gratitudine a tutti i caduti”.

Galleria fotografica:

Le proposte del Tavolo Asilo e Immigrazione

ANPC si riconosce nell’appello del Tavolo Asilo e Immigrazione, fedele ad ogni iniziativa che ponga al centro con la dignità della persona la difesa dei suoi diritti inviolabili. I diritti senza il fondamento della democrazia sono deboli e non garantiscono i più vulnerabili. Le istituzioni italiane, europee ed internazionali devono onorare le loro fondamenta costruite sulla difesa e quindi sulla accoglienza dei profughi e di ogni persona costretta a migrare abbandonando le proprie radici.

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