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Associazione Nazionale Partigiani Cristiani

Archivio per la categoria “Articoli”

“Donne nella Resistenza e nell’impegno sociale. Tina Anselmi” al Museo Cervi

“Donne nella Resistenza e nell’impegno sociale. Tina Anselmi”. Con questo titolo, Anpc, CISL, Istituto Cervi e Istituto Scolastico Silvio D’Arzo hanno promosso un Convegno a Reggio Emilia presso il Museo Cervi luogo simbolo della Resistenza e dell’antifascismo a Reggio Emilia e in Italia. Testimoni autorevoli sono state 3 donne che nella loro vita personale, politica e sindacale hanno testimoniato concretamente l’adesione ai valori di giustizia sociale, uguaglianza e solidarietà contenuti nella nostra Costituzione. La Presidente Nazionale Anpc Mariapia Garavaglia, la Presidente dell’Istituto Cervi Albertina Soliani e la ex dirigente nazionale CISL Marisa Baroni hanno intrecciato i valori comuni di riferimento con le rispettive storie  di relazione personale e politica con Tina Anselmi offrendo ai presenti, soprattutto ai numerosi giovani studenti, riflessioni di straordinario interesse e attualità  sottolineando la grandezza etica di Tina Anselmi. Il presidente Anpc Reggio Emilia Giuseppe Pagani e la segretaria generale della Cisl Emilia Rosi Papaleo nel presentare e coordinare l’incontro hanno richiamato l’attenzione dei presenti alla necessità di rafforzare l’impegno civile antifascista e per l’autentica parità di genere.

All’incontro hanno partecipato Pierluigi Castagnetti, il senatore Graziano Delrio, il presidente Anpi Ermete Fiaccadori e la dirigente scolastica Maria Sala.

162esima Giornata dell’Unità Nazionale della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 162° anniversario della Giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera, ha deposto una corona d’alloro sulla tomba del Milite Ignoto. All’evento hanno partecipato i Presidenti del Senato, del Consiglio dei Ministri, della Corte Costituzionale e il Vice Presidente della Camera dei Deputati. Erano altrersì presenti Autorità civili e militari, Rappresentanti Interforze e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma. Per l’Anpc era presente il Consigliere Nazionale Aladino Lombardi.

Nella ricorrenza il Presidente Mattarella ha rilasciato una dichiarazione: “«Celebriamo oggi l’anniversario dell’Unità d’Italia, che è “Giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera”. 162 anni fa, sotto il Tricolore, con i plebisciti popolari si espressero la sovranità e la volontà che, attraverso l’opera risorgimentale, avevano portato alla costituzione dello Stato italiano. Il primo pensiero va alle generazioni che hanno accompagnato questo traguardo, a quanti, con il loro operato, hanno contribuito alla nascita e alla crescita del nostro Paese, promuovendo quei valori di civile convivenza, quegli ideali di libertà e democrazia, di pace e di partecipazione allo Stato di diritto e alla comunità internazionale, che hanno trovato consacrazione nella nostra Costituzione. Viviamo oggi, con il conflitto scatenato dalla Federazione Russa in territorio ucraino, un’aperta minaccia a questi valori che ci impone una ferma risposta unitaria in seno alla comune identità europea e atlantica, affinché venga posta fine ai combattimenti e si raggiunga un duraturo accordo di pace. La Repubblica, in innumerevoli prove e, da ultimo, durante la pandemia, ha confermato sentimenti di unità e coesione stringendosi ai valori costituzionali. Gli stessi che, ispirando la nostra società, garantiscono le risorse morali necessarie a fronteggiare le sfide complesse che la contemporaneità ci mette innanzi.
La Costituzione, l’Inno degli italiani e la Bandiera sono i riferimenti che ci guidano nell’impegno comune di consolidare un’Italia fondata su pace, libertà e diritti umani».

(Fonte http://www.quirinale.it)

17 marzo 2023: anniversario Unità d’Italia

Il 17 marzo si celebra la “Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera”. Una grande festa in occasione della ricorrenza del giorno in cui è stato proclamato il Regno d’Italia. Il 17 marzo 1861, approdo di un lungo e difficile percorso di unificazione nazionale e allo stesso tempo inizio della nostra Storia comune. La ricorrenza è stata istituita come festività civile, il 23 novembre del 2012 con la legge n. 222, con l’obiettivo di ricordare e promuovere i valori di cittadinanza e riaffermare e consolidare l’identità nazionale attraverso la memoria civica.

La Presidente Nazionale Mariapia Garavaglia ha dichiarato: “Oggi è la festa dell’Unità d’Italia. Sono stata relatrice della legge, ma la Lega non volle che fosse un giorno festivo. In tal modo non lo sa nessuno. Spero che a scuola venga ricordato con l’obbligo di insegnare l’Inno nazionale. I più non sanno che nel canto degli italiani è citata la battaglia di Legnano. Auguri Italia!”.

La scuola infatti è più di ogni altra istituzione il luogo deputato al consolidamento di radici e principi comuni per la formazione e l’evoluzione dell’unità nazionale.

16 marzo 1978: il rapimento di Aldo Moro

Ricordiamo che quarantacinque anni fa, il 16 marzo del 1978, avvenne il rapimento da parte delle Brigate rosse del presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro.

La nostra Presidente Nazionale Mariapia Garavaglia ha dichiarato: “Aldo Moro fu un martire per la difesa dello Stato democratico. Gratitudine eterna. Obbligo di farlo conoscere alle generazioni attuali e future perché ignorare la storia è un peccato mortale”.

La storia. Un commando di terroristi intercettò la vettura dello statista democristiano in via Mario Fani, alla periferia nord di Roma, all’incrocio con via Stresa, bloccando, alle 9.02, la macchina che stava portando Moro a votare la fiducia al quarto governo Andreotti, uccidendo i cinque uomini della sua scorta: due carabinieri a bordo dell’auto di Moro (Oreste Leonardi e Domenico Ricci) e tre poliziotti che viaggiavano sull’auto di scorta (Raffaele Iozzino, Giulio Rivera e Francesco Zizzi), per poi sequestrare il presidente della Dc.

Iniziarono così i 55 drammatici giorni del sequestro Moro, che si conclusero con il ritrovamento il successivo 9 maggio del corpo dello statista all’interno del bagagliaio di una Renault 4 rossa parcheggiata a Roma in via Caetani, distante circa 150 metri sia da via delle Botteghe Oscure, sede nazionale del Partito Comunista Italiano, sia da Piazza del Gesù, sede nazionale della Democrazia Cristiana.

Aldo Moro  nato in Puglia a Maglie il 23 settembre 1916 dal 1936 nella Federazione degli universitari cattolici (Fuci), su indicazione di Giovanni Battista Montini, futuro pontefice con il nome di papa Paolo VI (a cui avrebbe scritto anche durante il sequestro), ne divenne molto presto presidente nazionale, ancora giovanissimo fu tra i fondatori della Democrazia Cristiana e suo rappresentante nella Costituente, ne divenne dapprima Segretario dal 1959 al 1964 e in seguito Presidente nel 1976; all’interno del partito aderí inizialmente alla corrente dorotea, ma negli anni 1960 assunse una posizione più indipendente formando la corrente morotea. Fu Ministro della giustizia (1955-1957), della Pubblica istruzione (1957-1959) e per quattro volte Ministro degli esteri (1969-1972 e 1973-1974) nei governi presieduti da Mariano Rumor ed Emilio Colombo. Cinque volte Presidente del Consiglio dei ministri, guidò governi di centro-sinistra “organico” tra il 1963 e il 1968 e tra il 1974 e il 1976 promuovendo la cosiddetta strategia dell’attenzione verso il Partito Comunista Italiano attraverso il compromesso storico e determinò la nascita del Governo Andreotti III (definito il governo della non-sfiducia) in cui il PCI garantiva l’astensione.

Molti storici sono concordi nell’affermare che con la morte di Aldo Moro, seguita il 6 agosto 1978 da quella del suo caro amico Papa Paolo IV, ebbe termine la fase politica denominata Prima Repubblica.

8 marzo 2023. Donna Vita Libertà. I diritti negati

In occasione della giornata dedicata a tutte le donne l’ANPI ha organizzato un incontro a cura di tutte le donne delle Associazioni della Casa della Memoria dando vita a una serie di letture e testimonianze di lotta e speranza.

Le letture erano ricavate da due libri molto significativi e toccanti: Diari dal carcere di Sepideh Gholian e La casa senza finestre di Nadia Hashimi. Ha aperto l’incontro Marina Pierlorenzi, vice presidente Anpi Roma. 

 Annabella Gioia e Bianca Cimotta hanno illustrato in breve il contenuto dei due libri. Si è cercato di concentrare l’attenzione sulla situazione in cui versano le donne iraniane con la testimonianza di Parisa Nazari mediatrice interculturale attivista iraniana residente in Italia. Testimone della situazione afghana doveva essere Robina. Hajizada studentessa afghana, ma purtroppo è stata investita lungo la strada che percorreva per recarsi all’incontro.  Ora è ricoverata ma non è in pericolo di vita.

Le rappresentanti della associazioni hanno a turno letto alcuni capitoli dei libri presentati. Per l’ANPC ha letto un capitolo del libro di Gholian la nostra vicepresidente Cristina Olini. La serata si è conclusa con una performance di musica sul terrazzo della Casa della Memoria. All’incontro erano anche presenti per la nostra associazione Aladino Lombardi, Gianfranco Noferi e Rosaria Ricozzi.  

Il 7 marzo l’incontro dedicato a David Sassoli a Cassano d’Adda

“Un grande europeista con salde radici nei valori fondamentali della nostra Costituzione e attenzione ai più vulnerabili. Stiamo parlando di David Sassoli, a cui l’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani della Città Metropolitana di Milano ha dedicato un incontro che si è svolto lo scorso 7 marzo presso la sala della Biblioteca Comunale di Cassano d’Adda. Al centro della partecipata serata, nata in collaborazione con diverse associazioni del territorio, il libro che Gianni Borsa, corrispondente dell’agenzia Sir da Bruxelles, ha dedicato proprio all’ex presidente del Parlamento Europeo: “David Sassoli, la forza di un sogno”.
Introdotto dalla presidente di ANPC Milano Luisa Ghidini, Borsa ha offerto un efficace ritratto di David Sassoli, a partire dalla sua formazione, all’insegna dei valori del cattolicesimo democratico, nella Roma degli anni ‘70, dove alle suggestioni post conciliari si affiancavano le drammatiche vicende degli anni di piombo. David ha ereditato dal padre la passione per il giornalismo e ha partecipato alla vita politica fin dagli anni della giovinezza, maturando riflessioni e impegno con amici come Paolo Giuntella o Giovanni Bachelet, con cui ha condiviso l’entusiastico appoggio a Benigno Zaccagnini e al suo tentativo di dare nuova linfa alla DC. Dopo una brillante carriera giornalistiche, che lo ha portato fino alla conduzione del TG1 delle 20, con cui è entrato in punta di piedi nella case di milioni di italiani, Sassoli, su invito dell’amico Dario Franceschini, allora segretario del PD, nel 2009 accettò di candidarsi per le elezioni europee e ottenne uno straordinario successo personale con oltre 400.000 preferenze. Gianni Borsa ha conosciuto e frequentato Sassoli proprio nella veste di europarlamentare, apprezzando la sua capacità di entrare nel merito di questioni complesse e di costruire significative relazioni con molti altri politici europei. Ma è da Presidente del Parlamento Europeo, ha raccontato Borsa, che David ha dato il meglio di sé, affrontando con coraggio e determinazione una delle stagioni più difficili dell’Unione Europea, quella della Pandemia: è anche grazie alla lungimiranza di Sassoli, ha spiegato il giornalista del Sir, che le istituzioni europee sono riuscite a dare una risposta unitaria e solidale a questa emergenza. Dal libro “David Sassoli, la forza di un sogno” emerge una figura di grande rilievo politico, culturale e spirituale, come ho sottolineato a mia volta nel corso della serata alla quale ero invitato proprio come giornalista e come ormai ex capogruppo del PD in Lombardia. A mio giudizio, con la sua capacità di ascolto, di rispetto della realtà e delle persone, Sassoli ha offerto un grande esempio che dimostra come sia possibile pensare a un’Europa capace di essere dalla parte dei cittadini e, soprattutto, dei più poveri.

Fabio Pizzul”.

8 marzo 2023: Auguri a tutte le donne!

Tantissimi auguri a tutte le donne a nome di ANPC ricordando con Tina Anselmi tutte le donne staffette e non che ci hanno regalato la Costituzione e la Repubblica democratica conquistata e auguri a tutte le giovani donne che ne hanno preso e ne prenderanno il testimone!

David Sassoli:la forza di un sogno. Il 7 Marzo a Cassano d’Adda

6 marzo 2023 alla Casa della Memoria:80 anni dagli scioperi del marzo 1943 – L’inizio della fine del ventennio fascista

3 marzo 1944, Teresa Gullace viene uccisa dai nazisti in viale Giulio Cesare

Oggi 3 marzo 79° Anniversario della morte di Teresa Gullace. L’abbiamo ricordata a Viale Giulio Cesare nel luogo dell’eccidio. Quella insieme ad Aladino Lombardi è Gabriella Gullace. Teresa era sua Nonna ed è la figlia di Umberto figlio di Teresa e fratello di Mario.

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