ANPC Nazionale

Associazione Nazionale Partigiani Cristiani

Archivi per il mese di “ottobre, 2023”

Mattei per sempre a Bergamo il 27 ottobre 2023

ll 27 ottobre 2023 l’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani insieme alla Cisl di Bergamo ha voluto commemorare  61° anniversario della morte di Enrico Mattei.
Lino Garlini e Marina Pighizzini, rispettivamente presidente e segretaria dell’Anpc di Bergamo, hanno organizzato in maniera eccelsa l’evento presso la sede CISL di Bergamo messa gentilmente a disposizione.
Il convegno “Mattei per sempre” si è tenuto presso il “Salone riformisti”. Tanti i partecipanti, amici di Bergamo ma anche da tutta Italia, rappresentanti della Cisl, delle  Acli e  dell’Anpi oltre a rappresentanti del direttivo ANPC nazionale.
Lino Garlini ha aperto i lavori. Il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori e Francesco Corna, segretario generale Cisl Bergamo, hanno portato i saluti.
Mons. Giulio della Vite ha portato  i saluti  da parte del Vescovo Francesco Beschi.
La Presidente Mariapia Garavaglia ha introdotto il convegno sottolineato l’importanza della figura di Enrico Mattei sia durante la Resistenza come partigiano che la partecipazione alla rinascita del nostro paese.
Gianfranco Noferi, consigliere nazionale, ha esposto con una dettagliata ed approfondita relazione la  partecipazione di Enrico Mattei alla Resistenza, l’importanza del ruolo svolto, e il proseguo della sua opera, contribuendo alla ricostruzione del nostro Paese, dopo la seconda guerra mondiale.
Durante la relazione sono stati proiettati documenti, video e testimonianze, molto puntuali, tratti in parte dalle Teche Rai, da Luce e dall’archivio ENI.  
Pierluigi Castagnetti, Presidente della Fondazione Fossoli,  ha chiarito come la partecipazione dei cattolici è stato determinante durante la Resistenza e come la visione dei giovani di allora, si sia poi concretizzata nella costruzione dello stato democratico.
Quando si parla di Resistenza occorre tenere presente tutte le componenti che hanno partecipato, per essere il più obiettivi possibile; quindi ruolo di tanti soggetti, senza i quali non sarebbe stato possibile resistere e contrastare i nazisti e i fascisti. Durante il Convegno è stata esposta, nella sala antistante, la mostra itinerante con le foto storiche di Enrico Mattei.
Al termine del convegno presso la chiesa del Patronato San Vincenzo Mons. Leone Lussana , assistente spirituale dell’ANPC locale, ha celebrato la S. Messa.
Un grazie al direttore del Patronato Don Davide che ha messo a disposizione la cappella del Patronato ed ha portato un saluto al termine della S. Messa.
Una giornata intensa e di grande spessore.

A Sestri Levante l’Anpc ricorda i giovani della Rosa Bianca

Alla presenza del Sindaco di Sestri Levante Francesco Solinas, dell’Assessore Avv. Luigi Ceffalo (segretario ANPC Tigullio), dell’Assessore Maura Caleffi, dell’assessore Armanino Albino, dei consiglieri comunali Paolo Smeraldi e Luca Ballotta, del Presidente di ANPC TIGULLIO Umberto Armanino e di Riccardo Pagliettini, degli storici Marco Delpino e Ugo Argenti, si è tenuto il convegno “I giovani della Rosa Bianca: Il prezzo della libertà” sabato 28 ottobre alle ore 15,30, presso il complesso dell’ex Convento dell’Annunziata – Sala dell’Oleandro, a Sestri Levante. Al convegno ha partecipato anche la Prof.ssa Francesca La Marca, insegnante e animatrice del laboratorio teatrale dell’Istituto Caboto di Chiavari, che ha dato voce ai giovani della Rosa Bianca, leggendo alcuni brani tratti dai loro scritti.

Umberto Armanino ha sottolineato: “Per la prima volta ANPC organizza un evento con il patrocinio del Comune di Sestri Levante e, per questo, un ringraziamento va all’Amministrazione che ha accettato di portare i suoi saluti tramite il Sindaco Francesco Solinas e l’Assessore alla Cultura Maura Caleffi. È auspicio di ANPC Tigullio – conclude il Presidente ANPC – che si tratti dell’inizio di una proficua collaborazione per onorare il ricordo di tanti valorosi esponenti cristiani della Resistenza. La cittadinanza è invitata a partecipare”.

“Le atrocità del nazismo hanno portato con sé molte storie di resistenza, alcune ben note, altre meno conosciute. Forse non tutti conoscono quella della ‘Rosa Bianca’, ‘Weiße Rose’ in tedesco, un movimento di resistenza diventato un simbolo di coraggio e opposizione al totalitarismo. Il movimento prese vita in Germania, specificamente a Monaco, tra un gruppo di giovani intellettuali cattolici. La Weisse Rose fu fondata dai fratelli Hans Sophie Scholl, insieme al loro amico Christoph Probst e ad altri compagni di ideali. Tra il 1942 e il 1943, il gruppo si impegnò in un coraggioso sforzo di resistenza, distribuendo volantini che esortavano alla non violenza e alla lotta contro il regime. Questi volantini, spesso accompagnati da scritte audaci come ‘Abbasso Hitler’ e ‘Libertà’, erano la voce della coscienza di una gioventù che rifiutava di essere complice del male. Il sesto e ultimo volantino del gruppo fu particolarmente audace. Conteneva un appello urgente rivolto ai giovani tedeschi, chiedendo loro di alzarsi contro l’oppressione nazista. “La vergogna peserà eternamente sulla Germania se la gioventù non insorge per annientare i suoi tiranni”, recitava il volantino. Queste parole, scritte con coraggio e determinazione, furono una sfida diretta al regime nazista, ma anche un’invocazione alla coscienza del popolo tedesco. Tuttavia, la loro audacia ebbe un prezzo. Il 18 febbraio 1943, mentre distribuivano volantini all’Università di Monaco, i membri della Weisse Rose furono scoperti da un guardiano, che li consegnò alla Gestapo. Nel processo che seguì, Hans, Sophie e Christoph furono condannati a morte, dopo un processo farsa, per l’accusa di “alto tradimento”. Il 22 febbraio dello stesso anno, furono ghigliottinati nel carcere di Stadelheim a Monaco”. (leggi tutto l’articolo su: https://piazzalevante.it/luccisione-dei-ragazzi-della-rosa-bianca-e-il-prezzo-della-liberta-se-ne-parla-in-un-incontro-organizzato-dallanpi-di-sestri-levante/)

ANPC CREMONA COMMEMORA I F.LLI DI DIO

ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI CRISTIANICIMITERO CITTADINO,

COMMEMORAZIONE F.LLI DI DIO, L’ONORE E I RICORDI

Una ancora tiepida giornata autunnale di sole sulla città di Cremona, ha salutato l’iniziativa dell’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani di commemorare, Giovedì 12 ottobre presso la Cappella di famiglia Di Dio nel cimitero cittadino, le figure di due giovani ardimentosi cattolici, Antonio e Alfredo Di Dio, nati a Palermo ma trasferitesi giovanissimi nella nostra città. Caddero valorosamente nella lotta di liberazione tanto da essere insigniti di Medaglia d’Oro al Valor Militare e colà sepolti accanto ai loro genitori.

Una santa messa è stata celebrata nella chiesa del cimitero. Toccante l’omelia di don Achille Bolli che ha evidenziato quanto doveroso sia fare cenno alla testimonianza cristiana dei due fratelli, i quali seppero declinare nella pratica resistenziale le loro radicate e dichiarate convinzioni di fede. L’etica della fedeltà, l’etica del dovere verso di sé e verso la Patria fino all’estremo sacrificio. Per questo li onoriamo e preghiamo per loro.

Davanti alla cappella di famiglia Giorgio Carnevali ha introdotto la commemorazione ringraziando Autorità, Associazioni Partigiane e d’Arma oltre a comuni cittadini.

Vibrante l’intervento di Franco Verdi per l’Anpc: “La memoria della loro eroica testimonianza diventa feconda e generativa a tre condizioni: custodirla, nella verità della storia, celebrarla, nella autenticità delle relazioni, rinnovarla in direzione di un antifascismo etico, valoriale, patriottico e costituzionale”.

Saldi e stabili nella memoria gli interventi dell’assessore Barbara Manfredini per l’Amministrazione Comunale e di Vincenzo Montuori per l’Anpi.

Il rispetto inviolabile della vita e della persona, l’umile fierezza di una dignitosa povertà, costituiscono il fondamento sul quale si costruirono le rivolte contro le tirannidi, fino al sacrifico estremo col sangue, di tantissimi Resistenti. Con la benedizione ai caduti di tutte le guerre si è conclusa la cerimonia.

Giorgio Carnevali

80° anniversario dell’eccidio di Cefalonia e Corfù 

Domenica 22 Ottobre 2023 l’ A.N.P.C. di Bergamo ha ricordato 80°anniversario dell’eccidio di Cefalonia e Corfù. Presenziamo ogni anno in ricordo del nostro socio Giovanni Grassi che, miracolosamente salvato da quella carneficina, e ha impegnato tutta la sua vita a dare testimonianza e a lottare per i valori della Libertà . 

L’ottantesimo anniversario  del rastrellamento del Ghetto di Roma -16 ottobre 2023

Mariapia Garavaglia, Presidente Nazionale ANPC ha dichiarato: “L’ottantesimo anniversario del rastrellamento del Ghetto di Roma cade in giornate che richiamano l’orrore della guerra fondata sull’odio. L’atto terroristico di Hamas contro Israele chiama tutte le persone e le forze politiche all’unanime esecrazione e, insieme, al continuo impegno a rimuovere le cause che giustificano la violenza invece che il dialogo. La comunità ebraica  romana, la più antica, deve trovare in tutti i concittadini una solidarietà indiscutibile e indivisibile. La nostra Associazione di Partigiani Cristiani è a fianco del popolo di Israele nel momento del dolore e della difesa della sua sicurezza e democrazia”.

In occasione dell’80° Anniversario del rastrellamento degli ebrei da Roma in rappresentanza dell’Anpc ha partecipato il Consigliere Nazionale Aladino Lombardi alla Deposizione della corona di alloro di Roma Capitale sotto la lapide commemorativa collocata sul muro esterno di Palazzo Salviati, Via della Lungare, 81/C ed alla Deposizione della corona di alloro presso il Cimitero Monumentale del Verano – Reparto Ebraico, ingresso da Via Tiburtina.

Gotra ha ricordato il Partigiano Lucertola a 100 anni dalla sua nascita

L’inaugurazione del monumento dedicato al partigiano Lucertola, Lino Bottali, martire di Villa Cadè, a 100 anni dalla sua nascita si è celebrata a Gotra di Albareto. Qui sotto l’articolo pubblicato dalla Gazzetta di Parma. La studentessa Grace Erhard, della sezione arti figurative del liceo artistico Paolo Toschi ha realizzato la scultura che onora la memoria di Lino Bottali.

Tante le Autorità presenti assieme alla nostra Presidente Nazionale Mariapia Garavaglia, al Vicepresidente Nazionale Ferdinando Sandroni, al Presidente di Reggio Emilia Giuseppe Pagano, il Presidente della Fondazione Fossoli Pierluigi Castagnetti.

Ottantesimo Anniversario della Nascita dell’AGI (Associazione Guide Italiane) e delle prime promesse

Liberamente adattato da un articolo di Federica Frattini, pubblicato su “Percorsi” n° 88-ottobre 2023 Bollettino quadrimestrale dell’Ente Mons.Ghetti Baden Milano

Ricorre quest’anno e proprio in autunno l’ottantesimo anniversario della nascita dello scautismo femminile, AGI, Associazione Guide Italiane, e delle prime promesse che furono pronunciate alla presenza dell’assistente ecclesiastico il domenicano padre Agostino Ruggi d’Aragona nelle Catacombe di Priscilla a Roma. Per ricordare l’avvenimento l’Agesci ha promosso lo scorso giugno 2023 un Convegno a Sacrofano (RM); il Consiglio Generale dell’Agesci ha dato un particolare rilievo all’avvenimento data la importantissima rilevanza per la storia non solo legata allo scautismo.

Ma più importante è stato il racconto vero e proprio nel contesto storico in cui gli eventi accaddero.

Da una testimonianza di Josette Lupinacci:

Nel luglio del ‘43  “il fascismo era caduto, […] l’avvenire che ci stava dinanzi non era dei più sereni, poiché la guerra continuava, […] tuttavia la fine del regime ci confortava e le energie civiche che erano latenti in noi si risvegliavano fresche ed integre, […] con idee, iniziative, progetti, e anche sogni. […] Senza timidezze, Giuliana ed io ci affacciavamo alla libertà […]. Parlavamo con il tono sereno di chi non ha più paura, di chi sa che la libertà e la democrazia sono a un tiro di schioppo, e con queste la partecipazione attiva alla vita del Paese, al servizio onesto della ricostruzione.”

Così il 25 agosto nel pomeriggio si incontrarono Giuliana Di Carpegna, Maria Pia Sanjust, Orietta Doria-Pamphilj, Beatrice Amantea, Prisca Chiassi, Josette Lupinacci, Monique De Ruette, Lella Berardi, accanto a loro Padre Ruggi, “il vecchio lupo scout” che ci parlava di questo metodo meraviglioso di educazione della gioventù”.

La prima riunione organizzativa si svolse il 5 settembre 1943, proprio mentre i tedeschi attaccavano Roma alla Magliana e dalla via Ostiense. Sarà questa la data che Giuliana di Carpegna, nel suo promemoria al Quartier Generale Internazionale delle Guide, indicava come l’inizio del movimento Guide Italiane, costituitosi poi come Associazione Guide Italiane. Iniziano, nonostante l’occupazione nazi-fascista, 9 mesi di vita clandestina: il 1 novembre 1943 nasce ad opera di Giuliana di Carpegna e Lella Berardi il primo riparto, Roma I, presso l’oratorio San Giuseppe, al Quadraro, una borgata piuttosto povera e periferica.

Un periodo di clandestinità in una Roma che, dall’11 settembre 1943, era stata dichiarata “territorio di guerra” e sottoposta alle leggi tedesche di guerra: vietati gli assembramenti, vietati gli incontri, coprifuoco. Già nell’ottobre del 1944 si potevano contare a Roma, liberata il 4-5 giugno, nove Riparti con un totale di 300 Guide. Un segno che il Guidismo era in grado di rispondere alle naturali aspirazioni non solo delle prime otto guide, ma anche di una generazione di ragazze, spinte da un forte e profondo desiderio di rinascita, dalla  volontà di inserirsi attivamente nella ricostruzione di un’Italia vessata moralmente e materialmente dal fascismo e dalla guerra.

Per questo è importante fare memoria di questo capitolo dello scautismo italiano in modo non formale.

Carla Bianchi Iacono

Presentazione libro “La brigata dei fiori selvatici” 30 settembre 2023 Brescia

Presentazione libro di Laura Cappellazzo “I fiori selvatici” Brescia 30 settembre 2023

Si è svolta presso il prestigioso salone Vanvitelliano in Loggia la presentazione del libro di L. Cappellazzo “La brigata dei fiori selvatici”, riguardante l’unica brigata partigiana INTERAMENTE femminile della Resistenza.

 Sono intervenuti, oltre all’autrice, la presidente dell’ANPC Mariapia Garavaglia, Roberto Tagliani presidente della Federazione Volontari della Libertà, l’attrice Sara Martina Venosta che ha letto alcuni passi del libro ed il moderatore Anselmo Palini.

La scrittrice ha preso spunto da una delle due sole statue rappresentanti donne partigiane che ci sono in Italia, nella quale si vede una donna partigiana che soccorre un suo compagno d’arme (amico, fratello, marito?) ed è quindi partita riscoprendo storie personali raccontate nel suo ambiente, da parte di donne semplici, umile non letterate, che nel momento della scelta non hanno esitato ed hanno scelto a Resistenza. Storie fino a quel momento rimaste nel privato, anche perché dolorosamente segnate dalle divisioni, politiche interne alle famiglie, impregnate di odi e rancori fratricidi nel senso letterale del termine. Tutti gli episodi raccontati sono basati su fatti realmente accaduti rielaborati dell’autrice.

Ne viene fuori un ritratto di relazioni, di rapporti fra le partigiane ed i loro compagni d’arme uomini, che con una felice espressione viene riassunta nel fatto che, con la loro azione, hanno reso più trasparente la Resistenza. Un doveroso omaggio alla memoria che deve essere spolverata e rispolverata affinche’ la polvere dell’oblio non ricada su di essa.

L’on. Garavaglia ha ben commentato, riallacciandosi all’attualità, come la Resistenza all’invasore sia oggi e sempre un valore, sia che si tratti di Italia che di Ucraina, tralasciando fisime e sofismi sollevati da qualcuno.  

 In definitiva un interessante libro da leggere che vede la Resistenza vista da un’insolita prospettiva che colma un vuoto nella letteratura resistenziale.

Mauro Magri

“I partigiani che prendono le distanze: altro che Resistenza, sono tagliagole” su il Giornale

Un piccolo estratto dell’articolo qui sopra riportato per intero: “Inorriditi. Le associazioni partigiane sono scandalizzate dall’accostamento fra Resistenza e Hamas. “E’ terrorismo, altrochè”, “sono tagliagole”, “è stato un pogrom antiebraico, altro che Resistenza”. (…) I dirigenti delle sigle resistenziali questo accostamento fra Hamas e la Resistenza la considerano più o meno una bestemmia, un oltraggio alle tradizioni che custodiscono gelosamente, diverse fra loro, a volte distanti politicamente, ma in questo caso senza se e senza ma. (…) Inconcepibile usare la categoria Resistenza, anche per Mariapia Garavaglia, presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani: “non può esserlo in alcun modo, perchè è terrorismo, non guerra dichiarata per liberarsi da un oppressore, anche se ci sono antefatti storici che ci farebbero discutere e a lungo”.

Dichiarazione della Presidente Mariapia Garavaglia

“L’orribile attacco terroristico a Israele non può e non deve trovare nessun motivo giustificazionista nella storia recente o passata delle relazioni fra Israele e il popolo palestinese. Hamas ha prodotto rastrellamenti, uccisioni di inermi cittadini, sequestro di ostaggi secondo il più esecrabile metodo che fu quello nazista. Lo Stato democratico di Israele ha diritto alla sua sicurezza e, se attentato, ha il diritto alla difesa. Quanto accadrà come risposta all’inaudito attentato porterà morte e sofferenza anche ai palestinesi incolpevoli causati dall’integralismo sovversivo di Hamas contro un popolo democratico. Hamas non rappresenta nessuna forma di resistenza ma solo volontà di distruzione di uno Stato sovrano, con la complicità e il fiancheggiamento di altri nemici di Israele che condividono l’obiettivo di destabilizzazione non solo della regione mediorientale.

L’ANPC condanna l’aggressione esprimendo vicinanza e solidarietà a Israele con l’auspicio che la via diplomatica accompagni ogni sforzo che eviti l’ampliamento di un confronto armato dagli esiti imprevedibili.

Un forte abbraccio di vicinanza e consolazione agli ebrei italiani ed in particolare agli amici ebrei romani, con i quali tra pochi giorni ricorderemo le deportazioni dal ghetto”.

Mariapia Garavaglia

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