ANPC Nazionale

Associazione Nazionale Partigiani Cristiani

Archivi per il mese di “dicembre, 2020”

Buon 2021!

Tutta la Anpc si unisce agli auguri della nostra Presidente Nazionale, Mariapia Garavaglia: “Abituati ad onorare chi ci ha preceduto affrontando gravi rischi, ci scambiamo gli auguri non per cortesia formale ma perché ci sentiamo impegnati a renderli realizzati. Rinasceremo! Buon 2021 a tutti gli amici da ANPC. Auguri! Mariapia Garavaglia”.

Ci ha lasciato Pierluigi Laezza, partigiano della Brigata Osoppo

Don Enrico Bigatti a 60 anni dalla sua morte

Il 30 dicembre 2020, nella parrocchia di S. Maria Rossa in Crescenzago si è celebrato il 60° dalla morte di don Enrico Bigatti ricordato dai suoi parrocchiani per la sua particolare devozione alla Madonna e la spiccata sensibilità verso i  perseguitati, gli sbandati, i profughi per amore della libertà e della giustizia. Ancora oggi gli amici, e la popolazione, cantano La Madunina del pont scritta da don Enrico Bigatti.

Durante la Resistenza, insieme a don Giovanni Barbareschi, don Andrea Ghetti e don Natale Motta, fra i fondatori dell’OSCAR (Opera Scoutistica Cattolica Aiuto Ricercati) attraverso la quale furono salvati in Svizzera oltre 2000 persone tra ebrei, giovani renitenti alla leva, militari e partigiani allo sbando. L’OSCAR venne approvata silenziosamente dal card. Schuster e additata dalle forze di Salò, assieme all’Azione Cattolica, fra i peggiori nemici del regime.  Il 28 settembre 1986 don Enrico viene insignito della medaglia d’oro alla memoria per l’attività svolta in favore dei profughi ebrei, degli sbandati e dei partigiani fuggitivi.

Vicino al ponte di Crescenzago ancora oggi è ben evidente l’edicola con l’effige della Madonna della Liberazione, molto cara agli abitanti del quartiere e per la quale lo stesso don Enrico compose La Madunina del pont cantata al termine della Messa in suo suffragio. Proprio il 25 aprile ’45 un’autocolonna di tedeschi viene bloccata dai partigiani sul vecchio ponte di Crescenzago. Il pericolo per il paese è grave perché i partigiani non vogliono cedere e i tedeschi minacciano di bombardare con le armi pesanti di cui dispongono. Con un atto di coraggio interviene don Enrico e da solo riesce a concludere la resa salvando tutto il quartiere. Nel suo diario annota: «Quando il 25 aprile u.s., nella sparatoria contro quell’autocarro tedesco, mi sono avanzato verso il ponte per raccomandare la resa, ero armato solo di una Ave Maria. E tutto finì bene, nonostante il gravissimo pericolo, mio, d’esser colpito, e della popolazione, se lo scontro fosse continuato. Anche in quel fatto la Madonna prese l’iniziativa di tutto. Bisogna che questo si sappia».

Si allega la locandina ricordo di don Enrico Bigatti distribuita al termine della Messa.

Ricordando Odoardo Focherini, Giusto fra le Nazioni

Il 27 dicembre 1944 nel lager di Hersbruck muore Odoardo Focherini, Giusto fra le Nazioni, beatificato dalla Chiesa cattolica. Odoardo Focherini, di Carpi, sposato, sette figli, amministratore del quotidiano cattolico “L’Avvenire d’Italia”, venne arrestato nel marzo 1943 poichè aveva attivato una rete di protezione degli Ebrei. Inizialmente detenuto nel carcere di San Giovanni in Monte a Bologna, fu poi trasferito nel lager di Fossoli, quindi a Bolzano Gries, a Flossemburg e infine nel famigerato lager di Hersbruck. A Hersbruck il 24 dicembre 1944 Focherini affida a Teresio Olivelli una lettera con le sue ultime volontà, dove scrive: “I miei figli… voglio vederli prima, tuttavia accetta o Signore anche questo sacrificio e custodiscili Tu, insieme a mia moglie, ai miei genitori, a tutti i miei cari…Dichiaro di morire nella più pura fede Cattolica Apostolica Romana e nella piena sottomissione alla volontà di Dio, offrendo la mia vita in Olocausto per la mia Diocesi, per l’Azione Cattolica, per ‘Avvenire d’Italia e per il ritorno della pace nel mondo… Vi prego di riferire a mia moglie che le sono sempre rimasto fedele, l’ho sempre pensata e sempre intensamente amata”. Odoardo Focherini muore tra le braccia di Teresio Olivelli il 27 dicembre 1944. La lettera citata e gli avvenimenti che riguardano gli ultimi mesi di vita di Odoardo Focherini nel mio libro “Teresio Olivelli. Ribelle per amore” ed. Ave di Roma.(dalla pagina FB dell’Associazione La Rosa bianca)

Auguri Natale 2020

La Presidente Nazionale Mariapia Garavaglia e tutto il Direttivo abbraccia amici, soci e simpatizzanti virtualmente facendo a tutti gli auguri di un Santo Natale, con questa bellissima riflessione scritta da Padre Javier Loez, sacerdote di Pamplona in Spagna, con il quale Papa Francesco si è complimentato al telefono per il testo.

Non ci sarà il Natale?

Certo che ce ne sarà uno!
Più silenzioso e più profondo,
più simile al primo Natale, quando è nato Gesù,
senza tante luci sulla terra
ma con la stella di Betlemme,
con le strade intermittenti
della vita nella sua immensità.
Niente impressionanti parate regali,
ma l’umiltà dei pastori alla ricerca della Verità.
Senza grandi banchetti,
ma con la presenza di un Dio onnipotente

 Non ci sarà il Natale?

Certo che ce ne sarà uno!
Senza le strade piene di gente,
ma con il cuore ardente per Colui che viene.
Niente chiasso né fanfara,
proteste e resse…
Ma vivendo il Mistero
senza paura del Covid-Erode,
che pretende di toglierci il sogno dell’attesa.
Natale ci sarà perché Dio-è-con-noi.
E noi condivideremo, come fece Cristo nella mangiatoia, la nostra povertà, la nostra prova, le nostre lacrime, la nostra angoscia e la nostra condizione di orfani. Ci sarà Natale perché abbiamo bisogno di questa luce divina in mezzo a tante tenebre. Il Covid-19 non può raggiungere il cuore e l’anima di quelli che pongono la loro speranza e il loro ideale in cielo.

 Certo che ci sarà Natale! E noi canteremo i canti di Natale…..e Dio nascerà….. e ci renderà liberi. 

Addio a Giulia Re e Nedo Fiano

Le parole della Presidente Nazionale: “In giorni che non lasciano godere la gioia del Natale, ci riempiono il cuore di mestizia dee testimoni che ci hanno lasciato. A Milano è morta a 94 anni la staffetta partigiana Giulia Re. Del fascismo disse: “Ci faceva sentire prigionieri, ma volevamo cambiare il mondo”. A Milano se ne è andato a 95 anni uno degli ultimi sopravvissuti, Nedo Fiano. Fu tra i primi a rompere il silenzio, raccontandosi ai più giovani senza mai risparmiarsi. Feci anch’io con lui un viaggio della memoria.

A nome di ANPC  esprimo il nostro cordoglio al figlio on. Emanuele Fiano e ai familiari. Ci chiniamo pensosi e grati, consapevoli che sta scomparendo l’intera generazione dei testimoni e per onorarli degnamente dobbiamo solo mantenere la memoria, imitarli, farli conoscere. Le nuove generazioni più che di parole hanno bisogno di esempi. Mariapia Garavaglia”.

Sosteniamo la candidatura di Bruno Spadini al Premio Sant’Ilario 2021

La sezione di Parma con  la locale Isrec ha candidato il comandante partigiano Bruno Spadini, vice c.te di Brigata Terza Julia al premio Sant’Ilario 2021,massima onorificenza cittadina. Vi chiedo di inviare una mail a sostegno della nostra candidatura. Spadini 99 anni è il più alto in grado dei partigiani viventi. Per anni ha seguito economicamente gli anziani partigiani e i loro famigliari.  Sosteniamo la candidatura di Bruno Spadini inviando una Mail a: santilario@comune.parma.it  

Tutta l’Anpc, grata al partigiano Bruno Spadini, sostiene questa meritatissima candidatura e vi chiede di sostenerla con noi.

Bruno Spadini in compagnia de nostro Vicepresidente Nazionale e Presidente della Sezione di Parma, Ferdinando Sandroni

Centenario omicidio Antonio Sitrialli: 10 dicembre 1920 – 10 dicembre 2020

Il 10 dicembre ricorre il centenario dell’omicidio di Antonio Sitrialli, prima vittima della violenza fascista in Toscana.

L’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’età contemporanea ha ritenuto opportuno ricordare questo tragico episodio con un video dialogo fra il vicepresidente prof. Roberto Bianchi, docente dell’Università di Firenze, e il dott. Matteo Baragli, insegnante al Liceo Virgilio di Empoli, studioso qualificato e autore di diverse ricerche sulla mobilitazione contadina nel primo dopoguerra, così da poter rievocare quei fatti e contestualizzarli adeguatamente nelle complesse dinamiche di quegli anni.

Vi segnaliamo il link al video-dialogo dalla pagina del canale dell’Istituto Youtube Storia e memoria del Novecento, che vi invitiamo a seguire.

Link:

Ringraziamo il Presidente Giuseppe Matulli, che è anche nostro Presidente Onorario, per averci segnalato questa importante iniziativa.

Auguri al Santo Padre

Auguri al Santo Padre. Il suo compleanno è un dono per la Chiesa e per tutta l’umanità. Col suo magistero sta conducendo tutti – credenti e non- a riconciliarsi col destino di tutti fratelli- fratres omnes- e con il Creato, la casa di tutti. Gli siamo grati e non ci dimentichiamo di pregare per Lui, come ci chiede continuamente. Auguri Papa Francesco. Il Natale c’è e la sua Luce rafforzi i nostri auguri di buon compleanno. Mariapia Garavaglia con tutta la ANPC

Una dolorosa notizia: è morta Lidia Menapace

Una dolorosa notizia: è morta Lidia Menapace, staffetta partigiana, testimone dela Resistenza, pacifista, una filosofa della politica, acuta, esigente e impegnata.

La nostra Presidente Nazionale Mariapia Garavaglia ha dichiarato: “Purtroppo il Covid è stato più forte della intrepida democratica Lidia Menapace. Rimane il ricordo dei risultati di molte battaglie culturali e politiche. Una affettuosa vicinanza ai parenti e agli amici più cari da parte mia e a nome di tutta la ANPC. Addio professoressa e partigiana!”.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con queste parole la ricorda: “(…) I valori che ha coltivato e ricercato nella sua vita – antifascismo, libertà, democrazia pace ed uguaglianza – sono quelli fatti propri dalla Costituzione italiana e costituiscono un insegnamento per le giovani generazioni”.

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