ANPC Nazionale

Associazione Nazionale Partigiani Cristiani

Archivi per il mese di “ottobre, 2016”

Cronaca flash del Convegno a Torino

Se l’obiettivo era quello di raggiungere i giovani, missione compiuta. Questo il primo e importante risultato di “Resistenza e radici spirituali dell’Unione Europea” a Torino venerdì 21 ottobre. Relazioni interessanti, ampi spazi di problemi, partecipazione consistente. Ma un elemento importante era il luogo dove si è svolto il convegno: il museo del carcere “Le Nuove”. Luogo tragico che evocava un tempo lontano, ma sempre presente. Le celle erano a pochi metri, la sofferenza ancora viva. Solo pensare al freddo: quello modesto della sala, centuplicato. Quando i ragazzi leggevano lettere e ricordi, non era un   altrove, no perché tutto si era svolto a pochi metri. Questo inizio con le letture ha marcato il convegno. Ragazzi interessati, partecipi grazie ad una mediazione culturalmente e storicamente puntuale. Le professoresse Annarita Papa e Giuseppina Mafodda hanno fatto un lavoro eccezionale. La prima parte del convegno quindi tutta sulla linea della memoria, una memoria non fredda, ma con punte di commozione. Come la lettura di lettere e i racconti di Florianna Diena che ha scavato nel carteggio di famiglia non riuscendo a trattenere il pianto. Non la freddezza della ricostruzione storica, ma la presenza viva di quelle microstorie, che fanno la grandezza di quel mosaico che è stata la Resistenza, di tanti. Le motivazioni profonde, le spinte, le scelte coraggiose che hanno visto insieme cattolici ed ebrei, credenti e non, giovani, quanti giovani e persone tranquille, ma coraggiose, suore e sacerdoti. Le suore delle Nuove, che si sono prodigate, nelle loro possibilità, per alleviare le sofferenze delle detenute, ma anche  secondini, come ha raccontato nella sua relazione il Prof. Felice Tagliente. Valerio Morello, ha tratteggiato la storia  del Beato Giuseppe Girotti, un padre domenicano, che ha pagato con la vita il suo prodigarsi per salvare uomini e donne. E in questi racconti, come in filigrana, la violenza, la cattiveria, la totale mancanza di umanità, la ferocia, il sadismo, l’efferatezza degli “altri”, italiani e tedeschi, che poco hanno pagato per le loro orrende colpe. E questo oscuro mondo, stride con la spinta per raggiungere la libertà, per far finire la guerra, per la nascita di una società nuova: che è il senso profondo della Resistenza. Questo il contenuto della seconda parte del Convegno con le relazioni di Paolo Acanfora, Walter Crivellin, Ermes Segatti. Relazioni che partendo da lontano, ci portano a pensare all’oggi. Il ruolo dei cattolici nella Resistenza e nella ricostruzione del Paese, con figure come Alcide De Gasperi e il sogno dell’Unità europea. Temi che si ricongiungono con quel presente che i giovani comprenderanno meglio se saranno aiutati a scoprire le radici lontane come nel convegno di Torino. (Angelo Sferrazza)

Clicca qui per leggere le relazioni:

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16 Ottobre 2016: commemorazione rastrellamento ghetto ebraico

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione delle cerimonie svoltesi a Roma per ricordare la deportazione degli Ebrei romani del 16 ottobre 1943, è intervenuto in forma privata all’inaugurazione di una mostra su “16 Settembre 1943 – La razzia degli Ebrei di Roma”, realizzata dalla Fondazione Museo della Shoah presso la Casina dei Vallati di via Portico d’Ottavia, affermando che «Il fenomeno dell’antisemitismo purtroppo si manifesta ancora in tante parti del mondo, in Europa e fuori. Credo che ci siano anticorpi sufficientemente forti, ma va sempre mantenuta con forza una vigilanza su questi fenomeni».

Sotto questo aspetto ha concluso il Presidente Mattarella «Questa mostra è significativa, perché mantiene vivo il ricordo di quanto avvenuto; quindi è davvero istruttivo visitarla. È Un omaggio che va fatto ai nostri concittadini che furono rapiti, sottratti alla vita e assassinati».

La visita privata del Presidente Sergio Mattarella ha concluso una giornata di eventi nei luoghi significativi di quel tragico giorno, dal Portico di Ottavia, dove avvenne la razzia, al Lungotevere della Lungara, dove vennero ammassati prima della deportazione e dove la ventitreenne Marcella Perugia diede alla luce un bambino che andava incontro ad una tragica fine insieme alla giovanissima madre; al Cimitero Monumentale del Verano dove un muro semicircolare riporta i nomi dei mille razziati, di cui solo 16, un uomo ed una donna, fecero ritorno dall’inferno di Auschwitz.

L’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani ha partecipato con il Medagliere al commosso pellegrinaggio sulle tappe di quella esecranda tragedia a testimoniare la continuità di Valori oggi riaffermati e testimoniati da ANPC, che caratterizzarono spesso con grave rischio personale i “giusti” nel corso della Resistenza e della Guerra di Liberazione. Per questo motivo, il Medagliere ANPC ha stazionato a lungo all’ingresso del locale in cui si inaugurava la Mostra a fianco del cartellone che ne riportava i motivi; una continuità di Valori, di Intenti, di cristiano amore fraterno verso i deboli e verso chi ha sofferto e soffre, sentimenti che, come ricordava il Presidente Mattarella, ci aiutano con una consapevole vigilanza a mantenere forti e vivi gli anticorpi nei confronti di un fenomeno, l’antisemitismo, purtroppo ancora presente in varie parti del mondo.

Ringraziamo il Cerimoniale ed il Servizio Fotografico di Roma Capitale che ci consente di illustrare questa nota con le immagini scattate da Claudio Valletti.

Ad Alatri una Messa importante

Alatri, Una Santa Messa in ricordo di Mons. Edoardo FACCHINI Vescovo di Alatri e di Mons. don Giuseppe Capone.

ottobre 18, 2016

L’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani ricorda con una Santa Messa che verrà celebrata Sabato 22 Ottobre p.v. alle ore 18,30 nella Collegiata Santa Maria Maggiore nell’anniversario della scomparsa  di Mons. Edoardo Facchini vescovo di Alatri dal 1935 al 1962.

Verrà ricordato  durante la Santa Messa anche Mons. don Giuseppe Capone, originario di Collepardo, che del Vescovo Facchini fu il più vicino e assiduo collaboratore.

L’Associazione vuole ricordare Mons. Facchini per il suo impegno profuso verso la stampa, per la diffusione del giornale clandestino “Libertà” nel periodo dal settembre 1943 al giugno 1944,per la sua partecipazione alla Resistenza invitando ai giovani di non rispondere al “Bando Graziani”  per l’arruolamento nelle file della Repubblica Sociale.

Tali iniziative avevano provocato l’arresto di Mons. Facchini da parte delle truppe tedesche alla fine di maggio del 1944 a pochissime ore dalla Liberazione, insieme a don Pietrino Di Fabio, parroco  di Alatri, che fu amico di tantissimi alunni di cui fu educatore e padre.

l’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani di Frosinone invita la popolazione e tutte le associazioni a partecipare in particolare l’associazione “Testimoni di un amore che vive” che porta nel proprio nome il suo obiettivo cioè quello di testimoniare l’amore che abbiamo ricevuto da Dio per mezzo di mons. Facchini,  di mons. Capone e delle suore del Preziosissimo Sangue.

Non solo. La figura di don Giuseppe Capone si intreccia con quella del Vescovo Facchini e con quella dei bambini della “Casa del fanciullo”, dei poveri, dei malati, dei bisognosi”, creata proprio da Mons. Facchini e da don Capone, simbolo perenne della carità cristiana.

Giorgio Alessandro Pacetti

(pubblicato su lanotiziah24.com)

Carlo Merler,il partigiano “salesiano”

Segnaliamo il bell’articolo su Carlo Merler, il Partigiano Aroldo pubblicato su “Vita Trentina”: merler_carlo_vita_trentina_9_10_2016

Verso il referendum Costituzionale

Già nei mesi scorsi l’ANPC ha diffuso un comunicato relativo alla propria posizione nei confronti del referendum per le modifiche alla Costituzione. Una posizione riassumibile nella massima attenzione al dibattito in corso, al pieno rispetto degli argomenti e delle posizioni dei due schieramenti e di coloro che devono ancora discernere e decidere rispetto al proprio voto.  Il nostro statuto e la nostra storia ci impongono di essere  garanti della memoria dei tanti che hanno sacrificato la vita per garantire all’Italia una carta costituzionale e un assetto democratico. In questo senso, riteniamo che il miglior contributo che possiamo dare è quello di invitare tutti i cittadini a partecipare al voto e di aiutare gli elettori a meglio comprendere i quesiti referendari e la “posta in gioco”, per poi decidere – in piena libertà e coscienza – su quale delle due caselle apporre la propria croce.

 

Per questo motivo abbiamo apprezzato il lavoro svolto dall’Istituto De Gasperi di Bologna, che non è fautore né del Si né del No, ma sta svolgendo un ottimo lavoro di formazione ed informazione (http://www.istitutodegasperi-emilia-romagna.it).

Pubblichiamo quindi volentieri il “testo a fronte” della Costituzione, articolo per articolo, prima e dopo l’intervento del Legislatore: clicca e scarica istituto-de-gasperi-referendum-costituzionale-studio

si-no

 

Convegno Milano 27Ottobre:“La partecipazione delle donne alla Resistenza”

COMUNICATO STAMPA

CONVEGNO: “La partecipazione delle donne alla Resistenza”

MILANO 27 Ottobre 2016 ore 09:00, presso la Sala Brodolini (CISL), Via Tadino, 23.

 Il Convegno è parte di un progetto promosso dall’ANPC in collaborazione con l’Istituto Luigi Sturzo, dedicato alla valorizzazione della memoria ed alla divulgazione della conoscenza degli eventi che portarono alla liberazione dal nazi-fascismo e alla rinascita della democrazia in Italia e in Europa (con una particolare attenzione al contributo della componente del movimento resistenziale che muoveva da una coscienza e da ideali cristianamente ispirati). Il Convegno fa parte delle iniziative promosse dalla Confederazione italiana fra le associazioni combattentistiche e partigiane per la celebrazione del settantesimo anniversario della Resistenza e della Guerra di liberazione, sostenute dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Programma:

Saluti Autorità.

Luigi Ganapini (“La condizione quotidiana nel ventennio e le scelte dopo l’8 settembre 1943”); Roberta Cairoli (“Le molteplici forme della Resistenza civile delle donne nel periodo 1943-1945”): Elisabetta Salvini (“Alcune figure significative di donne cattoliche impegnate nella Resistenza”).

Letture di alcuni brani significativi sugli argomenti trattati da parte di studenti  in alternanza scuola-lavoro presso JOB.

Proiezione di filmati sulle donne resistenti.

Sintesi conclusiva: Luisa Ghidini.

Moderatore: Carla Bianchi Iacono.

Si ringrazia per il sostegno all’iniziativa: CISL Milano Metropoli.

Per eventuali informazioni:

Segreteria ANPC

Piazza Adriana, 3

00193 Roma

Tel: 06-68400125; fax: 06-6868830

Web: www.anpcnazionale.com

 

Con preghiera di cortese pubblicazione e diffusione.

Clicca qui per l’invito – programma convegno-milano-anpc

convegno-milano-programma

Un grande pezzo di storia dell’Eni che se ne va

L’8 ottobre 2016, alla bella età di 95 anni è morto il Dott. VINCENZO GANDOLFI  per oltre 10 anni Capo della Segreteria del PRESIDENTE ENI ENRICO MATTEI. Era il  Dirigente  in costante vicinanza con Lui al punto che era l’unico che sapesse sempre dove stesse il Suo Capo. Un analogo atteggiamento di totale silenzio e riservatezza circa i fatti del passato dei quali era stato a conoscenza -e in un certo senso anche protagonista- Vincenzo GANDOLFI  ha conservato per tutta la Sua vita,  coltivando sempre -dopo la tragica scomparsa di 54 anni fa nel cielo di Bascapè-  nel silenzio un sentimento di totale devozione nei confronti del Suo PRESIDENTE . Un grande pezzo della storia dell’ENI che se ne va. Il funerale avrà luogo lunedì 10 ottobre alle 11 nella Parrocchia del GESU’ BUON PASTORE alla Montagnola. Lascia le 2 Figlie Chiara e Maria Grazia. Un REQUIEM e le nostre più vive condoglianze.

G.Accorinti

In ricordo dei partigiani ALFREDO e ANTONIO Di DIO

 

 

Cremona In ricordo dei partigiani  di ALFREDO  ANTONIO Di DIO

MERCOLEDI  12  OTTOBRE  2016 ALLE  ORE  10,30presso la cappella di famiglia Di Dio nel civico cimitero cittadino, L’ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI CRISTIANI, in occasione dell’anniversario della morte di ALFREDO DI DIO avvenuta il 12 OTTOBRE del 1944, ricorderà con una breve cerimonia presieduta dal prof. Angelo Rescaglio ed un momento di raccoglimento suggerito da mons. Vincenzo Rini, le figure di ALFREDO e del fratello ANTONIO, quest’ultimo deceduto con morte gloriosa il 13 febbraio 1944.

Ardimentosi giovani cattolici Resistenti caduti nella Lotta di Liberazione, i fratelli Di Dio furono insigniti entrambi della Medaglia d’Oro al Valor Militare. Saranno presenti le Associazioni Resistenziali. Un particolare invito è rivolto alle Associazioni d’Arma Combattentistiche cittadine. La Cittadinanza tutta è invitata a partecipare. Alla commemorazione aderisce l’Amministrazione Comunale di Cremona.

ALFREDO DI DIO – Medaglia d’Oro al Valor Militare, massimo riconoscimento del valore militare, con la seguente motivazione: «Ufficiale dell’Esercito in s.p.e. fin dal primo giorno della resistenza fu alla testa del proprio reparto nell’accanita battaglia contro l’oppressore. Organizzò i primi nuclei partigiani e con magnifico ardimento li condusse nell’impari lotta attraverso una serie di audaci imprese. Catturato dal nemico, con sdegnosa fierezza subì i duri interrogatori e, riuscito a farsi liberare, temerariamente riprese il suo posto di combattimento partecipando alle operazioni che, attraverso lunghi mesi di sanguinosa lotta, portarono alla conquista della Vai d’Ossola. In questo primo lembo d’Italia valorosamente conquistato resistette per quaranta giorni con i suoi uomini stremati, affamati e male armati contro forze nemiche di schiacciante superiorità, finché con le armi in pugno incontrò eroica morte alla testa dei suoi partigiani..»

— Valle Strona, settembre 1943; Valle d’Ossola, Val Vigezzo, Finero, settembre – ottobre 1944.

ANTONIO DI DIO – Medaglia d’oro al Valor Militare, massimo riconoscimento del valore militare, con la seguente motivazione: «Partigiano di indomito valore, già distintosi per ardimento ed audacia in numerosi combattimenti, attaccato da preponderanti forze nazifasciste rifiutava l’ordine di sganciarsi dall’accerchiamento e resisteva sul posto animando e spronando i compagni alla resistenza ad oltranza. Accortosi che il suo comandante, rimasto ferito, era stato accerchiato, accorreva vicino a lui per evitare che venisse sopraffatto dal nemico e con sublime spirito di sacrificio e di abnegazione cercava di metterlo in salvo. Cadeva colpito da una raffica di mitraglia che troncava la sua eroica esistenza offerta in olocausto alla redenzione della Patria.»

— Megolo (Novara), 13 febbraio 1944

————

Le due anime dei fratelli Antonio e Alfredo si ricongiunsero dunque così alla luce del loro eroismo dopo aver dato alla Patria, in impeto di cavalleresca dedizione, gioventù che già  si preannunziavano ricche di promesse. Nel nome di Alfredo e Antonio potranno mai ricomporsi le lacerazioni ancora esistenti fra i cittadini se tutti intenderanno il messaggio di amore contenuto nelle ultime parole pronunziate da Alfredo: “La mia vita per l’Italia”. ANPC CREMONA  (Giorgio Carnevali)

(Pubblicato su: http://www.welfarenetwork.it/cremona-in-ricordo-dei-partigiani-di-alfredo-antonio-di-dio-20161006/)

Beatificato il prete che denunciava i crimini del Reich

1985275_dachau_engelmar_unzeitig_cna-jpg-pagespeed-ce-wt_fqanoppCittà del Vaticano – E’ stato beatificato a Wuerzburg, in Germania, il prete che denunciava dal pulpito i crimini del Terzo Reich. Padre Engelmar Unzeitig è stato dichiarato martire da papa Francesco e venerabile da Benedetto XVI. Una figura finora poco conosciuta ma eroica. Fu arrestato nel 1941 per aver denunciato il trattamento degli ebrei da parte dei nazisti e per questo deportato nel campo di concentramento di Dachau. Le sue prediche scuotevano, erano insolite, soprattutto servivano ad incoraggiare i cattolici a restare fedeli a Dio e a resistere alle menzogne del regime. La sua predicazione non poteva durare a lungo, non poteva essere tollerata oltre dalle Ss. Nel 1943 preso e incarcerato a Dachau, dove finivano soprattutto i sacerdoti. Lì tra il 1938 e il 1945 sono stati deportati 2.579 tra preti, seminaristi e monaci, insieme a 141 tra pastori protestanti e preti ortodossi. Di questi, 1.034 sono morti nel campo di Dachau.

Il beato Engelmar era nato nel 1911 a Greifendorf, nell’odierna Repubblica Ceca. Nel campo riuscì a guadagnarsi la fama di “santo” e “angelo di Dachau” per la cura che aveva dei prigionieri ammalati di febbre tifoidale. Nelle baracche i malati venivano ammassati e spesso morivano in uno strazio senza fine, senza cure, senza assistenza, senza cibo.

Padre Unzeitig, in una lettera, scrisse: «Qualunque cosa facciamo, qualunque cosa vogliamo, è sempre e solo la grazia che ci guida e ci porta. La grazia di Dio onnipotente ci aiuta a superare ogni ostacolo. L’amore duplica le nostre forze, ci rende fantasiosi, contenti e liberi. Se solo la gente sapesse che cosa Dio ha in serbo per quelli che Lo amano!». E ancora: «Anche dietro i più grandi sacrifici e le peggiori sofferenze c’è Dio con il suo amore paterno, che è soddisfatto dalla buona volontà dei suoi figli ai quali dona la felicità».

Il tifo contagiò anche padre Unzeitig che morì il 2 marzo 1945. Poche settimane dopo, gli americani liberarono i detenuti. Per la Chiesa è stato ucciso in odium fidei.

(pubblicato su:http://www.ilmattino.it/primopiano/vaticano/beatificato_germania_reich_prete_dachau_denuncia_nazismo-1985493.html)

Convegno a Torino: “Resistenza e radici spirituali dell’UE”.

COMUNICATO STAMPA

 locandina-torino-jpegCONVEGNO: “Resistenza e radici spirituali dell’Unione Europea”

TORINO 21 Ottobre 2016 ore 09:00, presso il Museo del Carcere “Le Nuove”

 Il Convegno è parte di un progetto promosso dall’ANPC in collaborazione con l’Istituto Luigi Sturzo, dedicato alla valorizzazione della memoria ed alla divulgazione della conoscenza degli eventi che portarono alla liberazione dal nazi-fascismo e alla rinascita della democrazia in Italia e in Europa (con una particolare attenzione al contributo della componente del movimento resistenziale che muoveva da una coscienza e da ideali cristianamente ispirati). Il Convegno fa parte delle iniziative promosse dalla Confederazione italiana fra le associazioni combattentistiche e partigiane per la celebrazione del settantesimo anniversario della Resistenza e della Guerra di liberazione, sostenute dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Di particolare significato il luogo di svolgimento dei lavori – l’ex carcere “Le Nuove” di Torino, ora trasformato in museo – e la partecipazione attiva alla preparazione e alla realizzazione del convegno di due classi di liceo con i rispettivi docenti. Due elementi che sottolineano il forte intento educativo e formativo dell’iniziativa, col fine di tramandare alle giovani generazioni i valori della Resistenza e della democrazia.

Programma:

I SESSIONE: Annarita Papa (Noi: la loro voce); Giuseppina Mafodda (Donne e carcere: dal tribunale speciale alla guerra partigiana); Floriana Diena (Giuseppe, non esiste malvagità nell’uomo); Valerio Morello (Beato Giuseppe Girotti: un martire per carità); Marco Castagneri (Resistenza e prigionieri cristiani); Felice Tagliente (Carcere e Resistenza: detenuti europei e Agenti di Custodia);

II SESSIONE: Paolo Acanfora (La Resistenza cattolica tra mito della nazione ed appartenenza europea); Walter Crivellin (Alcide De Gasperi: un padre dell’Unione Europea); Ermes Segatti (Resistenza e multiculturalismo).

Moderatori: Maurizio Gentilini e Giovanni Bianchi.

Si ringrazia per il sostegno all’iniziativa l’Associazione “Nessun uomo è un’isola” ONLUS, la Regione Piemonte, Torino Metropoli, Città di Torino e Circoscrizione 3. Alleghiamo invito e locandina dell’evento.

Per eventuali informazioni:

Segreteria ANPC

Piazza Adriana, 3

00193 Roma

Tel: 06-68400125; fax: 06-6868830

Web: www.anpcnazionale.com

 

Con preghiera di cortese pubblicazione e diffusione.

E’ gradita conferma di partecipazione.

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