ANPC Nazionale

Associazione Nazionale Partigiani Cristiani

Archivi per il mese di “novembre, 2018”

75 anni di Libertà

Nel pomeriggio del 14 Novembre 1943 – in piena occupazione tedesca – alcuni giovani cattolici stampavano al ciclostile avuto dal Vescovo Mons. Facchini, il primo numero del foglio clandestino “Libertà”. Il foglio divenne nei mesi successivi organo ufficiale del Comitato Ciociaro di Liberazione, espressione di tutti i partiti antifascisti. L’ANPC di Frosinone ha provveduto a ristampare un volume in cui sono pubblicati tutti i numeri del giornale clandestino. Per tutte le info cliccare sui seguenti documenti:

LIBERTA’

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Ci congratuliamo con la Sezione di Frosinone per il loro impegno e ci uniamo al loro importante appello: “Ridare fiducia ai giovani nel segno di “Libertà”.

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Una grande protagonista della Resistenza ci lascia

Il 10 settembre ci ha lasciati Elena Moglia, una straordinaria protagonista della Resistenza, vedova del grande Partigiano Cristiano Carlo Squeri e mamma del nostro Consigliere Nazionale Luca Squeri. Un grato e sentito omaggio per quello che ha dato durante e dopo la Lotta di Liberazione. Aveva conosciuto Carlo Squeri durante un rastrellamento delle truppe nazifasciste, dal quale Squeri riuscì a salvarsi grazie all’assistenza di quella donna che poi diventò la madre dei suoi otto figli.

Le nostre più sentite condoglianze a tutta la sua famiglia.

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Don Guido Anelli: il prete volante

Venerdì 16 novembre a Parma alle ore 18 ci sarà la presentazione del libro “Il prete volante – Don Guido Anelli fra Belforte e Caracas”, presso l’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Parma. Con l’autore Giovanni Sassi e la preziosa collaborazione degli ospiti che interverranno, saranno narrate le azioni che hanno reso un umile parroco parmense il Prete volante della Resistenza. Moderatore dell’incontro sarà il nostro Vicepresidente Nazionale Ferdinando Sandroni.

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“Questo sacerdote venne destinato nel 1939 a reggere la parrocchia di Belforte, piccola frazione dell’Appennino Parmense” raccontava Sergio Gigliotti, il partigiano Sparviero. “L’umile canonica di Don Guido Anelli diventò il quartiere generale delle formazioni partigiane delle Valli del Taro e del Baganza contro i nazisti”. Il 10 agosto 1944 don Guido Anelli costituisce la seconda brigata Julia. Ma la sua impresa più memorabile è il viaggio a Roma, superata la linea gotica, per chiedere aiuti concreti per i partigiani. Don Guido parla parla con il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito e con il Ministro del Tesoro. Ottiene assicurazione che i lanci di materiale bellico per i partigiani saranno intensificati ed ottiene subito un contributo di tredici milioni. Ritorna ai propri monti, trasportato da un aereo, paracadutato a Bardi, oltre la linea nemica, da qui il nome “il prete volante”. Don Anelli fu anche uno dei “monuments men”: durante la guerra salvò opere d’arte del rinascimento italiano, nascondendole ai nazisti. Una sua missione fu vicino a Bolzano, dove fu paracadutato per organizzare un gruppo di persone fidate che salvassero dalla distruzione le opere di Caravaggio, Tiziano, Rubens, Botticelli, Donatello e Michelangelo.

Addio al Partigiano Russia

Si è spento il 6 Novembre, dopo una lunga malattia, Soemo Alfieri, meglio noto come il partigiano Russia, figura di spicco della Resistenza di Parma. Aveva novanta anni e fino all’ultimo aveva sostenuto e ribadito i valori dell’antifascismo e nonostante le difficili condizioni di salute, era voluto essere presente all’ultima commemorazione in piazza per il 25 aprile.

«Con lui se ne va un’altra delle ormai poche voci viventi della nostra Resistenza» sono le parole espresse con commozione e cordoglio durante l’ultimo saluto ai funerali che si sono svolti il 7 novembre, dove erano presenti il nostro Vicepresidente Nazionale Ferdinando Sandroni e una delegazione dell’ANPC di Parma.

Aveva aderito alla Resistenza all’età di 15 anni. L’8 settembre 1943 andò in montagna nel distaccamento Griffith 47, Brigata Garibaldi e successivamente nella quarta Brigata Julia con il nome Russia, per onorare il suo amico Renato Bia fucilato a Noceto dai fascisti.

Dopo il rastrellamento del novembre 1944 rientra nelle Sap dove operò fino alla Liberazione. Nel 2011 aveva pubblicato “Un cuore ribelle. Autobiografia di un partigiano” a cura di Brunella Manotti. Costante il suo impegno e la sua presenza alle iniziative dedicate alla memoria e alla storia delle lotte per la Liberazione, fino all’ultimo ha sostenuto e ribadito i valori dell’antifascismo.

Al suo coraggio, che ha combattuto il fascismo e il nazismo da giovanissimo, e a tutti coloro che come lui hanno speso la loro vita per la libertà, tutti dobbiamo una gratitudine eterna.

R.I.P. grande Russia! L’Anpc si unisce al cordoglio con commozione.

Russia partigiano

Nella foto il partigiano Russia (il terzo a sinistra) il 25 Aprile 2017. Maurizio Gentilini (nella foto il secondo da destra) era nell’occasione oratore ufficiale.

Giornata di studi in onore del Beato Teresio Olivelli “ribelle per amore”

Sabato 27 ottobre, l’Associazione Fiamme Verdi di Brescia, aderente alla Federazione Volontari per la Libertà, d’intesa con la “Cooperativa Cattolico Democratica di Cultura”, e con “L’archivio storico della resistenza bresciana e dell’Età contemporanea” hanno celebrato una giornata di studi in onore del Beato Teresio Olivelli (1916-1945).  (Qui il programma: Convegno-Olivelli-programma). Ha assistito apprezzando molto l’incontro il nostro Presidente Nazionale, On. Giuseppe Matulli. L’incontro ha avuto luogo in una gremitissima aula magna dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia. Dopo i saluti istituzionali, la relazione del prof. Alfredo Canavero (dell’Università degli studi di Milano) ha svolto una acuta analisi sul tema “I cattolici e la resistenza” a cui ha fatto seguito la relazione del prof. Rolando Anni (dell’Università Cattolica del Sacro Cuore) sulle origini della resistenza bresciana (settembre 1943-gennaio 1944). La prof.ssa Daria Gabusi dell’Università telematica “Giustino Fortunato” di Benevento ha presentato una interpretazione storico-educativa del giornale clandestino “Il Ribelle”, rendendo, accanto a quella di Olivelli, la figura di Laura Bianchini (che fu poi costituente e attiva nel gruppo dei “professorini” della cosiddetta “comunità del porcellino”, che durante i lavori della costituente comprendeva gli esponenti impegnati in “Cronache Sociali”, guidati da Giuseppe Dossetti). Infine il prof. Anselmo Pallini ha presentato il suo volume “Teresio Olivelli, ribelle per amore” edito dall’editrice AVE, che comprende una postfazione di Carla Bianchi Iacono (figlia di Carlo, fucilato a Fossoli, compagno di Olivelli) e membro del nostro Consiglio Nazionale. Ci congratuliamo per la bella iniziativa. Di seguito la scheda editoriale.

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