Alla Casa della Memoria per il libro della Mellace
Delitti e stragi dell’Italia fascista dal 1922 al 1945
Il libro è stato presentato, alla presenza dell’Autrice, venerdì 26 febbraio 2016 presso la Casa della Storia e della Memoria dallo scrittore di storia Marco Lucchetti, con la presenza attiva dell’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani che è impegnata, insieme ad altri Enti e Sodalizi, nel programma volto alla conservazione ed alla valorizzazione della memoria.
L’idea che avevano molte persone vissute e maturate durante il ventennio fascista era quella di una vita civile ordinata e tranquilla, dove tutto trascorreva all’insegna della normalità, senza turbamenti per fatti traumatici di delinquenza e di cronaca nera che taluni imputavano alla “degenere” democrazia, istaurata nel dopoguerra.
Tale sensazione era corretta alla luce dell’iconografia e della comunicazione manipolata, censura e appiattimento alle “veline”, ma affatto rispondente alla realtà che faceva registrare episodi di cronaca nera, taluni persino efferati, che quando non venivano ignorati del tutto, venivano trattati in sordina e con forte edulcorazione. Occhio che non vede, cuore che non duole, in relazione al contingente sensazione di una Italia prospera, tranquilla, ordinata dove tutto era positivo ovviamente per merito del regime.
Importante sotto il profilo della ricostruzione della reale situazione sociale e del reale clima anche sotto il profilo della sicurezza e della convivenza civile appare il volume “Delitti e stragi dell’Italia fascista dal 1922 al 1945” di Giuseppina Mellace, edito dalla “Newton Compton Editori”.
Il volume – si legge nel cartoncino d’invito – analizza il complesso periodo che va dalla marcia su Roma fino alla fine della seconda guerra mondiale, raccontando i casi più eclatanti di delitti e stragi dell’epoca, con uno sguardo che supera la mera cronaca nera per includere anche le stragi nazifasciste successive all’8 settembre 1943, quando l’Italia venne dilaniata dalle barbarie delle truppe tedesche d’occupazione con la complicità e l’attiva collaborazione di molti nostri connazionali. Ne esce fuori uno spaccato della vita e della società del tempo diverso da quello oleografico della propaganda di regime che, come dicevamo sopra, ha trovato e trova ancora credito in aliquote di opinione pubblica, influenzandone convinzioni ideologiche e scelte di orientamento politico.
Giuseppena Mellace, nata a Roma e di professione insegnante, è anche autrice di pièces teatrali, saggi, romanzi e racconti, soprattutto di tema storico. Ha scritto un romanzo a più mani con il laboratorio della scrittrice Cinzia Tani. Per la Newton Compton ha pubblicato nel 2014 Una grande tragedia dimenticata, sull’eccidio delle Foibe, con cui nello stesso anno ha vinto il premio “Il Convivio” per la sezione saggistica storica.