ANPC Nazionale

Associazione Nazionale Partigiani Cristiani

Archivi per il mese di “settembre, 2018”

Un nuovo libro su Don Giuseppe Borea

Lunedì 8 ottobre pv presso la sala di Palazzo Galli (Banca di Piacenza) in via Mazzini, 14, verrà presentato il nuovo libro su don Giuseppe Borea.

Il libro che vuole proseguire sulla strada della maggiore conoscenza e divulgazione della vita e delle opere del sacerdote (fucilato dai nazi-fascisti il 9 febbraio 1945) ha visto la nostra Associazione tra i promotori.

L’evento è pubblico aperto a tutti, al termine ai partecipanti verrà fatto omaggio, dalla Banca di Piacenza, della pubblicazione.

E’ questa una bella occasione per rivivere un’altra pagina di storia che è stata determinante per la costruzione della nuova Patria, libera e democratica.

Tra l’altro è un’occasione importante a testimonianza, ancora una volta, dell’apporto decisivo che hanno avuto i cattolici (e la Chiesa) all’indomani dell’8 settembre 1943, per la liberazione del nostro Paese.

Ringraziamo di cuore il nostro Presidente provinciale di Piacenza Mario Spezia per il suo grande impegno e ci congratuliamo per l’importante iniziativa.

invito presentazione libro Borrea.PNG

9 Settembre 1943 e un libro da non perdere

Ai 75 anni trascorsi (9 Settembre 1943-9 Settembre 2018): La difesa di Roma da parte dei Granatieri di Sardegna, integrati da reparti di Bersaglieri, carabinieri ed altri nuclei, con l’ausilio della popolazione civile del quartiere della Montagnola a Roma che fu la prima battaglia della Resistenza all’invasione tedesca:

copertina cipolloni

8 Settembre 1943

Pubblichiamo il ricordo di Umberto Armanino: “L’8 settembre dell’ormai lontano 1943, le prime azioni di sabotaggio da parte della popolazione dell’alta Val Di Vara e Alta Val Taro a danno delle truppe tedesche. Mi racconta ancora oggi il mio vecchio, che Lui Armando e suo fratello Lorenzo, si trovavano in Località Chiappone e stavano ascoltando il proclama del M.llo Badoglio. A quel punto, si guardarono negli occhi e capirono che, quei soldati tedeschi appostati in Località Groppini ( da li controllavano il passaggio sulla SS523) che incontravano tutti i giorni andando a fare il pastore, dopo la scuola, se prima ci scambiavano qualche parola amica, da quel momento dovevano considerarsi nemici.. e tutto questo, mentre l’Italia e il suo esercito era completamente allo sbando. Iniziarono a tagliare in più punti, le linee di comunicazione, tagliando i fili e portandoli via. Ersero cataste di legna in mezzo alla strada statale e fecero cadere intere piante sulla stessa. Tutto questo al fine di favorire l’intervento di una someggiata di Alpini di istanza circa Sesta Godano; credevano che tutti quei soldati italiani avrebbero potuto facilmente avere la meglio su circa 30 soldati tedeschi. Ma le cose andarono differentemente. Quei soldati tedeschi, sempre ben organizzati e comandati, riuscirono ad avere la meglio e fecero moltissimi prigionieri che scortarono prima a Borgo Val di Taro e poi via coi i vagoni merci. Da quel momento le famiglie di boscaioli e agricoltori dell’Alta Val di Vara fecero differenti incontri al fine di organizzare “la resistenza”. Mi ricorda ancora oggi mio Padre, che la sua famiglia ha ospitato per tutto il periodo della resistenza soldati alpini allo sbando e molti sono stati sistemati presso altre famiglie. Oltre a rinnovare il più sentito GRAZIE a tutti i Partigiani, estendo gratitudine a tutti quei soldati Alpini che hanno scelto di stare dalla parte della popolazione a combattere sui monti con i Partigiani. Grazie a TUTTI per averci oggi ricordato! Umberto Armanino”.

Grazie per la tua testimonianza sempre attiva.

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