Mario Spezia ci scrive: “Segnalo che, come riportato dai media nazionali, negli ultimi giorni dell’anno è venuto a mancare l’economista Francesco Daveri, tra l’altro professore alla Bocconi. L’economista portava orgogliosamente lo stesso nome del nonno, Francesco Daveri (Nome di battaglia Emilio) classe 1903, dopo l’8 settembre 1943 tra i fondatori del CNL di Piacenza, di cui era l’indiscusso leader, nonché attivista di riferimento del CLNAI, tra l’altro, Ferruccio Parri in persona gli affida l’incarico di gestire gli scambi di denaro, armi e approvvigionamenti tra Emilia-Romagna, Piemonte e Lombardia. Il 4 agosto è nominato anche Ispettore militare per il Nord Emilia. Il 18 novembre 1944 viene catturato e tradotto nel carcere di S. Vittore e a nulla servono i tentativi ripetuti, disperati, per liberarlo interessando anche il Consolato inglese da Lugano. Il 17 gennaio 1945 Daveri viene deportato a Bolzano.
Il 4 febbraio 1945, è incluso nell’ultimo convoglio di deportati italiani nei campi nazisti. Dopo un viaggio orrendo, stipati in cento per ogni vagone piombato, il convoglio giunge a Mauthausen il 7 febbraio in un rigidissimo clima. Verso il 13-14 febbraio viene assegnato al campo Gusen II distante circa 4 km da Mauthausen, dove, dopo infiniti stenti, nella notte tra il 12 e il 13 aprile 1945 muore.
Dopo la liberazione gli è stata conferita la Medaglia d’argento al valor militare alla memoria, la Medaglia d’oro al valor e l’Attestato di benemerenza da parte del Comando Alleato. Ricordiamo insieme la figura del glorioso nonno e del nipote economista che non ha mai fatto mancare, tutte le volte che tornava a Piacenza, la propria adesione ed il proprio sostegno alla Resistenza ed anche alla nostra associazione.
Di seguito l’articolo apparso sul quotidiano di Piacenza: Libertà, che ricorda la prematura scomparsa dell’economista“.
La Presidente Mariapia Garavaglia: “E’ veramente una dolorosa scomparsa. Tutta l’Anpc è unità nel grato ricordo per l’esempio di vita offerto da Francesco Daveri”.
Il Forum delle associazioni antifasciste e della Resistenza invia un caloroso saluto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e lo ringrazia per la strenua difesa della Costituzione repubblicana nei sette anni del suo mandato.
Il Forum fa appello ai parlamentari e agli altri grandi elettori che saranno convocati per la elezione del nuovo Presidente, affinché il loro voto si orienti su una persona che sappia essere ugualmente garante dei valori della Carta costituzionale.
La Costituzione italiana è dichiaratamente antifascista non solo e non tanto per quanto previsto dalla Dodicesima disposizione transitoria che vieta “la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”, quanto perché ogni suo principio fondamentale è l’esatta antitesi della teoria e della pratica del fascismo.
Per questo motivo il nuovo Presidente della Repubblica dovrà essere scelto tra le personalità che si riconoscono pienamente e senza riserve in tali valori di democrazia, libertà, giustizia sociale, solidarietà, pace.
4 gennaio 2022
“È facile condividere gli apprezzamenti per il discorso del Presidente ma noi apprezziamo ben più di parole importanti: la Sua persona che è testimone autentico dei valori vissuti e il grazie è infinito e grazie anche a Sua figlia che ha dovuto assumere un ruolo importante e oneroso anche per Lei come servizio alla Presidenza e quindi al Paese. Grazie e auguri di cuore per il 2022 ricco di serenità e benedizioni”.
Mariapia Garavaglia con tutti gli amici di Anpc