A Val Melaina un nuovo “Civico giusto”: una storia di sacerdoti e solidarietà
Una storia di sacerdoti e solidarietà: tra i nascosti il padre costituente e presidente del Parlamento Europeo Emilio Colombo.
Torna “Il Civico Giusto” il progetto di Romabpa – Mamma Roma e i suoi figli migliori che onora chi, durante l’occupazione nazifascista, non si voltò dall’altra parte. Per il suo valore il progetto vede la collaborazione della Rappresentanza in Italia della Commissione europea.
E’ il turno del quartiere di Val Melaina e della Parrocchia del Ss. Redentore, con inaugurazione prevista GIOVEDI’ 20 GENNAIO ALLE ORE 11 all’entrata principale della parrocchia in via del Gran Paradiso.
“Continua il nostro paziente lavoro che mira a rimettere la storia al suo posto. Un percorso che presto riguarderà altri progetti utili a far conoscere meglio la nostra città, le sue storie e il coraggio dei suoi figli migliori. Un percorso corale e appassionato che vede protagonisti scuole, storici e personaggi della cultura legati a Roma”, è quanto afferma Paolo Masini, ideatore e coordinatore del progetto e presidente dell’associazione Roma Bpa – Mamma Roma e i suoi figli migliori.
Per Paolo Marchionne, Presidente del Terzo Municipio, che ha sostenuto il progetto: “Si tratta di storie entusiasmanti, singoli atti di straordinario impegno, passione, coraggio, antifascismo che, moltiplicati, hanno permesso al nostro Paese di riguadagnare pace e libertà oltre che a salvare vite umane da violenza e barbarie. Storie che senza l’impegno di Romabpa rischiavano di essere dimenticate e cadere nell’oblio”.
La storia è raccontata in un minidoc visibile attraverso il qr code inciso sul “Civico Giusto”, una mattonella in bronzo, opera artistica di Dante Mortet. I protagonisti sono don Adolfo Petriconi e don Parisio Curzi, parroco e vice parroco della chiesa del SS. Redentore a Val Melaina negli anni ’40 e del loro coraggio nell’ esporsi personalmente per nascondere perseguitati politici nei locali della parrocchia. Tra questi il giovane Emilio Colombo che diventerà negli anni un importante esponente del panorama politico italiano ed europeo. I due sacerdoti conobbero il duro carcere di Regina Coeli e sfuggirono alla condanna a morte solo grazie all’intervento del Vaticano.
Silvia Costa, commissario straordinario di Governo e Vice presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani, ha invece ricordato il ruolo europeo dell’on. Emilio Colombo, già presidente del parlamento europeo, in un momento così significativo e commovente a pochi giorni dalla perdita del Presidente David Sassoli, ricordando il suo ruolo di giovane costituente, antifascista e democratico cristiano, uomo di Governo con una forte dimensione europea e internazionale. “Il progetto del Civico Giusto è un forte messaggio per le nuove generazioni: sottolinea l’importanza della coscienza morale personale, la responsabilità di fronte al bene comune, la salvezza dell’altro sono alla base della costruzione della persona e della sua formazione anche di quella cristiana”.
Aggiunge Massimo Pronio, Responsabile Comunicazione della Rappresentanza in Italia della Commissione europea che collabora al progetto: “Siamo lieti di essere partner istituzionale de “Il Civico Giusto”, un progetto che mantiene viva la memoria di chi ha deciso di rischiare la propria vita per salvare tanti ebrei e perseguitati.
Come previsto dal format del progetto, le storie sono ricostruite dai ragazzi delle scuole del quartiere attraverso interviste, raccolta di documenti, ricerca di foto d’epoca. Hanno partecipato a questo “civico” gli studenti dell’Istituto Bramante e le docenti tutor professoresse Antonella Rossi e Anna Maffi, in collaborazione con la professoressa e ricercatrice Rosanna Alessandroni. Ha coordinato la ricerca storica Maria Grazia Lancellotti, referente della rete di scuole “Memorie. Una città, mille storie”, il lavoro è stato poi certificato dal prof. Michele Di Sivo, storico e Soprintendente della Soprintendenza archivistica e bibliografica della Toscana. La realizzazione del video, che si avvale delle immagini dell’Istituto Luce partner del progetto, è affidata a studenti ed ex studenti dell’indirizzo di studi cine tv coordinati da Paolo Bianchini e da Alveare Cinema, regia di Caterina Peta, filmmaker Mirko Bertarelli. Come colonna sonora il brano “Non tutti gli uomini” di Luca Barbarossa gentilmente messa a disposizione dal cantautore romano.
Per Paolo Romano, che ha abitato a lungo a Montesacro, voce narrante insieme a Roberto Ciufoli di questa storia affascinante si tratta di: “Un progetto che consente di inciampare nel bene, attraverso le storie dei nostri quartieri. Per noi artisti un dovere civile contribuire a questo percorso”.
Dopo l’inaugurazione il videodocumentario sarà proiettato presso il Cineteatro 33 in via Gran Paradiso 33.
Scarica qui il comunicato stampa:


Ho visto il video, davvero molto bello. C’è sempre bisogno di queste testimonianze di solidarietà e attaccamento alla vita.