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Associazione Nazionale Partigiani Cristiani

David Sassoli: il ricordo di Silvio Mengotto

David Maria Sassoli

“All’ombra dell’ultimo sole si era assopito un pescatore…”

Tutti guardano ma pochi vedono come i poeti, loro sanno costruire ponti tra terra e cielo e viceversa. David Maria Sassoli è stato certamente uno straordinario politico dal sorriso gentile, garbato, determinato, ma la sua radice è quella del “poeta” che ha saputo narrare la cronaca, la verità degli ultimi, dei precari, degli sfruttati. Sue le ultime preoccupazioni per le stragi in mare e per l’accoglienza dei rifugiati. Il suo garzonato giornalistico di narratore nasce nella strada dove riusciva a “sentire l’odore delle pecore”. La sua bussola non era un sapere, ma un cercare sempre. La sua fotografia preferita è quella dove piccona il Muro di Berlino, simbolo tragico di una Europa ancora divisa. Ponti non muri! I primi passi di David Maria Sassoli sono sulla scia di padre Davide Maria Turoldo, conosciuto dal padre durante la Resistenza, anche lui poeta degli ultimi. Non è un caso se in Parlamento il ricordo di David Sassoli inizia, e si conclude, con una poesia di padre Turoldo. Non credo alle coincidenze ma la notte dell’11 gennaio ’99 moriva Fabrizio De Andrè. In suo ricordo l’11 gennaio ’22, data della morte di David Sassoli, la televisione trasmette un concerto, inedito e straordinario, di De Andrè a Genova. I due poeti, che hanno “cantato” e “narrato” la storia degli scartati si incontrano azzerando il tempo. Con l’immaginazione penso che De Andrè abbia dedicato la sua ultima ballata di Il pescatore all’amico David Maria Sassoli. “All’ombra dell’ultimo sole si era assopito un pescatore, aveva un solco lungo il viso come una specie di sorriso”. Quel viso, quel sorriso, molto kennedyano, è quello di David Maria Sassoli che, nel corso della sua vita, ha sempre ricordato il motto di quando era giovane scout di “lasciare il mondo un po’ migliore di come lo abbiamo trovato”. Mi fermo con il ritornello di Fabrizio De Andrè: “All’ombra dell’ultimo sole si era assopito un pescatore, aveva un solco lungo il viso come una specie di sorriso”. 12 Gennaio 2022. Silvio Mengotto  

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