100 anni da partigiana: auguri a Marisa Rodano
“Domani ricorrono i 100 anni del suo partito e Lei compie 100 anni: che straordinaria coincidenza. Auguri a Marisa Rodano per il suo centesimo compleanno a nome di ANPC. Partigiana per sempre. Cattolica e comunista ha partecipato a tutte le battaglie per la promozione della donna e l’allargamento dei diritti della persona. Prima in parlamento e poi con un impegno civile e politico, mai venuto meno ancora ai nostri giorni, testimonia che la democrazia merita di essere sempre accuratamente difesa. Auguri! Mariapia Garavaglia”.
“È fra le personalità più illustri della storia della repubblica italiana per l’insieme della sua esperienza politica: il suo impegno antifascista, il carcere, la fondazione dell’Udi (Unione donne italiane), la campagna per il voto al Referendum, l’attività politica fuori e dentro le istituzioni, il lavoro ininterrotto per un pensiero e una pratica politica incentrata sulla emancipazione e l’autodeterminazione delle donne.
Nasce a Roma il 21 gennaio 1921; sua madre è ebrea, il padre è podestà di Civitavecchia, oltre che affermato imprenditore. Studia al Liceo classico Ennio Quirino Visconti e alla facoltà di lettere dell’Università di Roma, i suoi studi però si interrompono bruscamente: in un’intervista dichiara che le furono portati via tutti gli appunti della sua tesi di laurea. Attiva nella cooperazione antifascista nei licei e nell’Università di Roma viene arrestata nel maggio 1943 per attività contro il fascismo e detenuta per qualche tempo nel carcere delle Mantellate; partecipa alla resistenza a Roma nelle file del Movimento dei Cattolici Comunisti e nell’attività dei Gruppi di difesa della donna che agiscono nel periodo della lotta di liberazione nazionale su molti fronti diversi: controinformazione e propaganda, assistenza ai partigiani, raccolta di viveri e indumenti; assistenza alle famiglie dei caduti; mobilitazione delle donne nei luoghi di lavoro per boicottare la produzione destinata allo sforzo bellico; organizzazione di manifestazioni e scioperi contro la guerra e contro la fame. Alla fine della guerra si scoprirà che ai Gruppi hanno collaborato circa 70.000 donne.
La stampa femminile clandestina diffonde numerosi giornali, che hanno come obiettivo non solo di incoraggiare le donne alla resistenza contro i nazifascisti, e coinvolgerle a pieno nella nuova società democratica. Le donne comuniste pubblicano «Noi donne» che esce in varie edizioni provinciali; le donne cattoliche pubblicano «La Fiamma», quelle del Partito d’azione «La nuova realtà». Redattrici collaborano con articoli vari dedicati alle donne e ai loro problemi, ai fogli clandestini editi dai vari partiti. Nelle zone libere i Gruppi diventano libere palestre in cui le donne si cimentano in attività sociali, politiche e culturali del tutto inedite nel mondo femminile delle campagne. Il CLN Alta Italia riconosce ufficialmente i Gruppi di difesa della donna con un atto del 16 ottobre 1944: in quel periodo i Gruppi si erano attivati anche nelle libere amministrazioni locali, partecipando con proprie rappresentanti alle giunte popolari formate nelle zone libere e repubbliche partigiane.
Maria Lisa è attiva nella lotta clandestina della capitale nel periodo dall’8 settembre 1943 al 4 giugno 1944 in quella che definisce una “resistenza senza armi” nelle Memorie di una che c’era: “non ho mai preso un’arma in mano se non per trasportarla e ho fatto soltanto quello che centinaia di donne hanno fatto in quei mesi”. Entra nel Movimento dei cattolici comunisti, e nel 1944 partecipa al Primo convegno dei quadri del Partito Socialista Cattolico, con una relazione dedicata alla importanza dell’impegno femminile nella politica e a sostegno della democrazia. (…)”.
(Tratto da: http://www.enciclopediadelledonne.it/biografie/maria-lisa-cinciari-rodano//)
Le esistenze esempio dei Partigiani sono patrimonio umano prezioso e fonte di studio, di approfondimento, di confronto e di dibattito permanente nelle scuole, nelle Universita’ e ovunque si opera per la crescita interiore, civile, della coscienza storica del Paese.