ANPC Nazionale

Associazione Nazionale Partigiani Cristiani

18 marzo 1944 – Palaganoe Montefiorino (Modena)

Un rastrellamento dei nazifascisti nelle frazioni di Monchio, Susano e Costrignano si conclude con l’eliminazione di 150 persone.

 

18 marzo 1944 – Montefiorino (MO).

Sull’Appennino modenese affluiscono un reparto di paracadutisti della Divisione corazzata Herman Goering, 2. e 4. cp. Fallschirm-Panzer-Aufklärungs-Abteilung HG comandato dal capitano di cavalleria, Kurt Cristian von Loeben, accompagnato da reparti della G.N.R. di Modena che circondò la valle del Dragone. Alle prime luci dell’alba del 18 marzo gli abitanti della valle furono svegliati dai colpi di tre cannoni che i tedeschi, dalla Rocca di Montefiorino, sparavano su Susano, Costrignano e Monchio. Muovendo da Montefiorino, da Savoniero e probabilmente anche da Palagano anche i reparti germanici motorizzati si misero in marcia verso i paesi da distruggere. I diversi reparti si erano suddivisi le frazioni e le borgate dove dovevano effettuare le stragi.I paracadutisti della Goering ed elementi della gendarmeria iniziarono la spietata caccia all’uomo. Le povere vittime, tutti inermi cittadini, vennero passate per le armi nei luoghi in cui venivano sorpresi. Una parte di essi fu incolonnata, caricata di armi, munizioni e di beni razziati ed avviata verso Monchio dove, nel pomeriggio, venne “giustiziata”. A Susano, che allora contava circa 250 persone, avvennero le prime uccisioni. Anche gli abitanti di Monchio convinti di non aver nulla da nascondere, non tentarono di fuggire e di nascondersi nei boschi. Don Luigi Braglia, parroco del paese: «Sono le sette del mattino quando comincia il saccheggio e l’orribile strage. Entrano nelle case, spezzano le stoviglie e mandano in frantumi i vetri con i grossi fucili;fanno uscire le donne e i bambini, fanno una scorreria nelle camere, rubano qua e là ciò che loro aggrada, scaricando gli uomini che avevano nel frattempo tenuti fermi sotto la minaccia delle armi e quindi li avviano alla piazzetta in prossimità del cimitero vecchio dove vennero passati per le armi». Quando se ne andarono lasciarono dietro di se 129 cadaveri: 71 a Monchio, 34 a Costrignano e 24 a Susano.

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