Notizia inesatta. L’iter è partito 26 anni fa, nel 1987.
L’articolo di Giorgio Bernardelli in Vaticaninsider circa la Causa di Olivelli, contiene tre affermazioni errate ed esattamente opposte alla realtà dei fatti.
1 La causa è stata riaperta
Non è vero: non essendo mai stata chiusa non poteva essere riaperta. E’ stato fatto un ulteriore passo formale e procedurale in vista dell’esame dei periti teologi.
2 Olivelli non è deceduto per morte violenta
Qui la disinformazione è totale: è noto ed è scritto in tante parti (bastava un minimo di ricerca anche in Internet) che nei lager nazisti fu percosso violentemente e costantemente per la sua azione di carità e la morte è stata causata da un violento calcio allo stomaco.
3 Si è abbandonata la strada del martirio e intrapresa quella delle virtù.
Non è vero. E’ vero esattamente il contrario, la Conferenza Episcopale Lombarda si associa alla richiesta della Diocesi di Vigevano di chiedere al Dicastero Vaticano per le Cause dei Santi di abbandonare la via delle virtù e di intraprendere la via martiriale, sulla base della documentazione della Positio e del giudizio dei periti storici del medesimo Dicastero che hanno ritenuto esservi prove rilevanti per l’esame della fattispecie martiriale.
Il Postulatore. Mons. Paolo Rizzi postulazione.olivelli@virgilio.it
Ora Vaticaninsider ha rettificato. Rimane da rettificare questo titolo. Propongo il seguente: “Un ulteriore passo verso il riconoscimento del martirio di Teresio Olivelli”
Nel rispetto del provvedimento emanato, in data 8 maggio 2014, dal garante per la protezione dei dati personali, si avvisano i lettori che questo sito si serve dei cookie per fornire servizi e per effettuare analisi statistiche completamente anonime. Pertanto proseguendo con la navigazione si presta il consenso all' uso dei cookie. Per un maggiore approfondimento leggere la sezione Cookie Law nel menu, oppure leggere la Privacy Policy di Automattic. Per info:
http://automattic.com/privacy/
Il libro successivo può essere acquistato solo nelle librerie ed edicole di Rieti (a Roma è nella libreria ARES - via Lorenzo il Magnifico-); e presso l’ufficio amministrativo della parrocchia di “Gesù Buon Pastore” alla Montagnola, via Perna 3. (costo 12 Euro i.c.).
Notizia inesatta. L’iter è partito 26 anni fa, nel 1987.
L’articolo di Giorgio Bernardelli in Vaticaninsider circa la Causa di Olivelli, contiene tre affermazioni errate ed esattamente opposte alla realtà dei fatti.
1 La causa è stata riaperta
Non è vero: non essendo mai stata chiusa non poteva essere riaperta. E’ stato fatto un ulteriore passo formale e procedurale in vista dell’esame dei periti teologi.
2 Olivelli non è deceduto per morte violenta
Qui la disinformazione è totale: è noto ed è scritto in tante parti (bastava un minimo di ricerca anche in Internet) che nei lager nazisti fu percosso violentemente e costantemente per la sua azione di carità e la morte è stata causata da un violento calcio allo stomaco.
3 Si è abbandonata la strada del martirio e intrapresa quella delle virtù.
Non è vero. E’ vero esattamente il contrario, la Conferenza Episcopale Lombarda si associa alla richiesta della Diocesi di Vigevano di chiedere al Dicastero Vaticano per le Cause dei Santi di abbandonare la via delle virtù e di intraprendere la via martiriale, sulla base della documentazione della Positio e del giudizio dei periti storici del medesimo Dicastero che hanno ritenuto esservi prove rilevanti per l’esame della fattispecie martiriale.
Il Postulatore. Mons. Paolo Rizzi
postulazione.olivelli@virgilio.it
Ora Vaticaninsider ha rettificato. Rimane da rettificare questo titolo. Propongo il seguente: “Un ulteriore passo verso il riconoscimento del martirio di Teresio Olivelli”
Grazie, abbiamo provveduto alla correzione.