ANPC Nazionale

Associazione Nazionale Partigiani Cristiani

Archivi per il mese di “aprile, 2022”

25 aprile: una data da non dimenticare

Pubblichiamo l’intervento del nostro Presidente in Valle d’Aosta Ezio Berard: “La Resistenza e la Liberazione sono avvenimenti sempre più lontani nel tempo; coloro che hanno vissuto in prima persona quel periodo travagliato della nostra storia sono ormai pochissimi, alcuni hanno ancora la consapevolezza di essere testimoni e al di là della presenza fisica, hanno il desiderio di ritrovare nelle parole che diranno o ascolteranno, il senso dei loro sacrifici, la cronaca di fatti ormai lontani e il ricordo di coloro che sono Caduti per la libertà. Il 25 aprile è sempre stato per gli uomini che hanno fatto la Resistenza una giornata di ricordi e di impegno diretto, nell’intento di tramandare alle nuove generazioni il vissuto storico e gli ideali in cui hanno creduto.

La scomparsa dei protagonisti diretti, ci pone di fronte a un impegno preciso: quello di ricordare il 25 aprile perché è la data che richiama alla memoria un’Italia uscita dalla dittatura e dalla guerra, un’Italia che ha voltato pagina. Gli stessi sentimenti e le stesse sensazioni dai protagonisti di quel determinato periodo storico, dovrebbero essere anche nostri; per chi come me ha avuto la fortuna di conoscere di persona molti protagonisti della Resistenza valdostana ed italiana è più facile; non è lo stesso per le giovani generazioni che spesso sottovalutano o addirittura ignorano ciò che la Resistenza e La Liberazione hanno significato per l’avvento della democrazia.

Alcuni di noi hanno avuto la possibilità, per curiosità storica o per lavoro, di “camminare nelle orme”, intrise di storia vissuta di alcuni dei protagonisti, di aver parlato con loro, di aver raccolto storie e testimonianze. Nel concludere il loro racconto ci invitavano a tramandare la memoria, ricordando che la Repubblica democratica e la Costituzione Italiana sono nate dall’antifascismo e dalla Resistenza e che la strada percorsa per raggiungere gli obiettivi è stata irta di soprusi, di intimidazioni, di disagi e sacrifici di ogni genere. Per qualcuno quel “cammino di libertà” è significato dolore fisico e morte.

La situazione attuale ci ricorda che diventa sempre più urgente insegnare ai giovani che non bisogna mai smettere di ricordare e se necessario ribadire ciò che la storia ha ampiamente provato. Bisogna resistere allo sbiadire naturale dei ricordi, con nuove ricerche documentate, con la ristampa di foto e di documenti, con incontri e conferenze; perché bisogna resistere per mantenere vivo il ricordo di coloro che hanno sofferto e dato la vita per un ideale; perché bisogna resistere culturalmente per contrastare chi  lavora per sminuire il significato della Resistenza.

Scriveva nel 1960 uno dei tanti protagonisti della Resistenza: «Abbiamo conosciuto gli orrori di una dittatura, di un tragico conflitto, di una guerra civile: ci sentiamo di chiedere all’Onnipotente solo benedizioni per tutti gli uomini, affinché mai più il germe della violenza possa insinuarsi nei loro cuori. […] Non desisteremo mai dal diffondere fra le giovani generazioni la nostra fede nei principi democratici. Non ci stancheremo mai di rammentare di quale grande dono ci è dato di godere, finché siamo liberi. Perché la Libertà, dono supremo e allo stesso tempo bene comune come l’aria che si respira, è soggetta ad essere tenuta nel suo giusto valore solo quando ci viene a mancare».                                                                                                                     Ezio Bérard”.

Milano: ANPC e ACLI per il 25 Aprile

Il 25 Aprile a Milano. Tanta gente scesa in piazza. Per le Acli era presente il Presidente di Milano Andrea Villa. (Qui il comunicato per il 25 Aprile delle Acli: https://www.acli.it/festa-della-liberazione-le-acli-a-milano-per-la-manifestazione-del-25-aprile/). Molto apprezzato anche il discorso del Sindaco Sala.

Le celebrazioni a Cassano D’Adda.

A Bollate sono stati coinvolti anche gli scout.

Acli e ANPC di Lambrate stamattina al campo Giuriati.

A Cinisello Balsamo

25 Aprile 2022: Divisione Partigiani Cristiani Cento Croci e Divisione Val Taro


25 Aprile Divisione Partigiani Cristiani Cento Croci e Divisione Val Taro. Passo del Cento Croci. Hanno copartecipato: Comune di Albareto PR, Comune di Tornolo PR, Comune di Varese Ligure La Spezia. Associazione Partigiani Cristiani Tigullio. Associazione Partigiani Cristiani Varese Ligure, 34°Red Bull Infantry Division Association, F.E.B. Forca Expedicionaria Brasileira.

Il 25 Aprile 2022 a Poggio Bustone

Stamane, 25 aprile 2022, l’ANPC di Rieti ha celebrato la Liberazione a Poggio Bustone, paese natio di Attilio Piccioni, padre costituente. I volontari ANPC hanno deposto una corona sul Monumento ai Martiri della Resistenza, portando il loro saluto ed il loro impegno a non dimenticare. Un omaggio è stato lasciato anche sulla lapide presente all’esterno dell’abitazione di Piccioni.

Pubblicato su: https://www.rietinvetrina.it/lanpc-celebra-il-25-aprile-a-poggio-bustone/

Il 25 Aprile a Roma: a Largo Argentina la Vicepresidente Olini

A Roma, oltre al tradizionale corteo a Porta San Paolo, dove erano presenti Silvia Costa e Maurizio Gentilini, si è svolta una manifestazione a Largo di Torre Argentina, dove ha parlato la Vicepresidente Nazionale Cristina Olini assieme al nostro Alfiere Pierpaolo Barbieri. Ecco il suo intervento:

Assolvo innanzi tutto compito di portare i saluti della nostra Presidente Mariapia Garavaglia impegnata nelle commorazioni a Milano.Rin grazio gli organizzatori e tutti i presenti.

 25APRILE è il dovere della Memoria.  Il dovere di ribadire che la resistenza è stata guerra per la conquista della libertà. Non solo fatto d’armi ma soprattutto un travolgente moto di popolo un grande movimento di ideali e di azioni che ha poi trovato espressione e traduzione diretta nella Costituzione repubblicana.

Come rappresentante dell’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani nella ricorrenza della Liberazione ribadisco a gran voce che la resistenza non può essere monopolizzata in schemi di parte, perché essa è stata un movimento al quale hanno partecipato donne, uomini vecchi, giovani di tutti i ceti sociali e di diverse formazioni civico-culturale e vi hanno partecipato in modo spontaneo e in comunione di intenti. E questo vale anche per la numerosa schiera di sacerdoti, suore. parroci vescovi che mettendo a rischio la propria vita hanno fornito una collaborazione coraggiosa e talvolta temeraria, forte era il legame tra ideali ed azioni.

Il contributo dei cattolici italiani al movimento resistenziale fu vasto e articolato. All’indomani dell’8 settembre 1943 le organizzazioni cattoliche assunsero un ruolo nel Comitato Nazionale di Liberazione, alimentando – in particolare a Roma – quella “resistenza civile” che è stata sottovalutata dalla storiografia: gli istituti religiosi, oltre ad ospitare molte riunioni del Comitato Nazionale di Liberazione, si prodigarono nel dare rifugio e protezione ai ricercati e perseguitati politici, fra cui numerosi dirigenti dei partiti antifascisti. Anche sul piano militare l’impegno fu concreto: i cattolici che parteciparono attivamente furono circa 80.000 uomini su un totale di 200 mila partigiani, con figure anche di sacerdoti combattenti. E’ bene ricordare il contenuto del “Certificato al Patriota” rilasciato ai partigiani combattenti che recitava così: “Col loro coraggio e la loro dedizione i patrioti italiani hanno contribuito validamente alla liberazione dell’Italia e alla grande causa di tutti gli uomini liberi.”

Non c’è dubbio che anche senza la resistenza, le forze anglo americane che al momento dell’armistizio già erano sbarcate nel Sud, ci avrebbero liberati. Ma se Alcide De Gasperi, quale Presidente del Consiglio, poté parlare a fronte alta ai governanti dei Paesi vincitori, lo si deve soprattutto a chi, in quel drammatico periodo scelse di stare dalla parte giusta.

Per questo riteniamo che l’omaggio più eloquente ai gloriosi caduti sia quello di meditare sulle ragioni che li spinsero a ribellarsi e a sacrificarsi. Ed è proprio ricordando le loro rinunce, le loro sofferenze, il loro olocausto che tutti dovremmo sentire il dovere di restare fedeli agli ideali di libertà di pace e di giustizia che sono stati a fondamento della lotta di liberazione.

Il 25 aprile non è importante solo per ricordare la resistenza da un punto di vista storico ma è l’occasione per spronare, in particolare i giovani, a mantenere vivi quei valori che hanno contrassegnato quel periodo. Continua la resistenza nel rifiuto della violenza, nel coraggio della verità, nella pazienza del mutuo rispetto.

Continua nella scelta di quella libertà morale che è misura della personalità dell’uomo e fondamento di umana convivenza, di autentica democrazia.

Quest’anno la nostra Festa è segnata dall’angoscia per la guerra nel cuore della Europa, una tragedia che ci costringe a riflettere sul valore di democrazia, libertà, autonomia, autodeterminazione degli Stati. La Resistenza degli Ucraini è anche la nostra, perché stanno difendendo principi che non possono essere patteggiati. Un popolo che viene improvvisamente attaccato, per sete di potere, per interessi economici, da un regime che ha paura dell’Europa e della Libertà e della democrazia ai suoi confini. Ma a cosa importa dei motivi per cui sono stati ingiustamente attaccati a tutta la popolazione inerme? Cosa importa a quei bambini che costretti a vivere nei sotterranei chiedono di vedere il sole, perché tutto questo? Perché tanti morti nelle fosse comuni o abbandonati per strada? Quali colpe hanno commesso per meritare tutto questo? Le immagini che ci giungano da quelle città distrutte sembrano quelle che vediamo sui documentari della seconda guerra mondiale. Con una unica differenza erano in bianco e nero.

L’Ucraina non deve arrendersi anzi non può arrendersi, la guerra deve finire ma senza resa. Il sostegno all’Ucraina deve essere senza riserve: cercare in tutti i modi qualsiasi percorso che conduca al cessate il fuoco e poi al dialogo; esprimere massima solidarietà con accoglienza e con invio di ogni genere necessario alla sopravvivenza ed anche purtroppo con l’invio delle armi. Un popolo inerme sarebbe sopraffatto da un invasore, senza che possa resistere. La resa significherebbe la morte di un popolo e di una idea di democrazia e libertà.

Gli altri anni eravamo tutti insieme a Porta San Paolo a celebrare la liberazione, oggi ci siamo divisi, ma devo sottolineare che per l’ANPC non è una scissione o una divisione siamo qui come siamo a porta San Paolo, perché il 25 aprile non può dividere chi rappresenta la lotta partigiana dove tutti erano uniti nell’intento di riportare la libertà e la democrazia. Il 25 aprile deve unire.

Grazie all’impegno delle associazioni qui presenti e al dissenso interno alla stessa Anpi è stato ottenuto un risultato chiarificatore dichiarato sabato a Bari dal presidente Pagliarulo sul valore della resistenza Ucraina.

Ci riconosciamo pienamente nelle parole usate dal Presidente Mattarella durante l’incontro al Quirinale con le Associazioni d’Arma e Partigiane.

Abbiamo condiviso con il governo e il Parlamento italiano la scelta unitaria della Unione Europea e di altri Stati di adottare severe sanzioni contro la Federazione Russa, di salvare milioni di sfollati e di sostenere anche con armi la Resistenza Ucraina per difendere la sua libertà.

Concludo con un ammonimento di Enrico Mattei, partigiano e nostro fondatore, che oggi molto si addice: Guai ad essere deboli, ma guai anche a non fare ogni tentativo, senza cedimenti e con fermezza, per avanzare sulla strada che faciliti la reciproca conoscenza e convergenza verso mete, che non possono non essere comuni: di progresso, di libertà e di pace”.

25 Aprile 2022 a Ferrara

Ha preso il via mercoledì 20 aprile 2022, e si concluderà il prossimo 3 maggio, il calendario degli appuntamenti messo in campo dal ‘Comitato Celebrazioni 25 aprile‘, con il coordinamento dell’Istituto di Storia Contemporanea del Comune di Ferrara, per ricordare il 77° anniversario della Liberazione. Accanto ai consueti momenti celebrativi di tipo istituzionale (domenica 24 aprile a Porotto e lunedì 25 aprile 2022 a Ferrara in piazza Cattedrale), le molte proposte di quest’anno spaziano tra iniziative di carattere culturale e storico concertate con le realtà associative del territorio e vere e proprie occasioni di festa e di ritorno alla normalità, per condividere insieme il ricordo di importanti momenti della storia nazionale e della nostra comunità.

Il ‘Comitato Celebrazioni 25 Aprile’ è composto da Comune di Ferrara, Provincia di Ferrara e Prefettura di Ferrara, Associazione Nazionale Partigiani cristiani (ANPC), da Anpi, associazioni combattentistiche e patriottiche, associazioni culturali e no profit, autorità religiose, Comunità Ebraica, Istituto di Storia contemporanea, istituzioni scolastiche, movimenti femminili, Museo del Risorgimento e della Resistenza, rappresentanze delle Forze dell’ordine e militari e Ufficio scolastico provinciale.

Alla manifestazione oltre alla nostra partecipazione erano presenti Anpi Croce Rossa Italiana e Associazioni d’Arma e Combattentistiche, Nastro Azzurro e Assoarma. Le istituzioni con i loro rappresentanti, il Prefetto e il Picchetto d’Onore della Aeronautica Militare – Comando Operazioni Aerospaziali (COA) Ferrara. Per la prima volta era presente una delegazione con il labaro/stendardo della Brigata Ebraica. Per l’occasione era presente il Ministro dell’Istruzione Prof. Patrizio Bianchi.

Nel pomeriggio ci siamo radunati al parco pubblico per deporre un omaggio floreale alla targa che ricorda il partigiano e statista Benigno Zaccagnini.

Alleghiamo il comunicato stampa della Sezione di Ferrara inviato alle testate dei giornali locali.

Pubblichiamo le foto della partecipazione al 25 aprile nell’ambito delle manifestazioni del Comitato di cui facciamo parte e coordinato dal Comune di Ferrara.

Il 25 Aprile 2022 a Parma

A Parma in tantissimi in Piazza Garibaldi. L’Anpc sfila con in testa il nostro Vicepresidente Nazionale Ferdinando Sandroni.

Ferdinando Sandroni con l’Assessore alla Cultura del Comune di Parma

ANPC Parma: presentazione secondo volume di Montagne Partigiane

24 Aprile 2022 – Presentato a Belforte, paese natale di Giliotti, il secondo volume di montagne partigiane. Presente il sindaco di Borgotaro, città decorata di medaglia d’oro v.m. accompagnato dall’assessora Mortali.

25 Aprile a Roma: Altare della Patria

“A tutti i nostri amici, a tuti coloro che festeggiano la Liberazione, all’Italia gli auguri di ANPC.  Sia occasione di un cammino verso l’unita e verso l’Europa unita! Viva la Resistenza, viva l’Italia, viva l’Europa!”.

Sull’Altare della Patria la Vicepresidente Nazionale Cristina Olini con il nostro Alfiere Pierpaolo Barbieri ed il nostro medagliere.

Il 25 Aprile 2022 a Terni

Alle celebrazioni a Terni, in rappresentanza dell’Anpc il nostro Consigliere Nazionale Alberto Liurni, il quale ci annuncia che presto partirà un programma condiviso per le prossime celebrazioni assieme alle Acli.

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