Intervista a Mario Spezia su Piacenza Sera
Il nostro Presidente della Sezione di Piacenza ha rilasciato una bella intervista su Piacenza Sera dal titolo: “Come può essere equidistante chi si richiama alla parola partigiano?”.
“L’obiettivo comune deve essere che chiunque, qualsiasi mezzo abbia disposizione, valorizzi gli strumenti che portino al cessate il fuoco. Solo non si può chiedere la resa, mentre aiutare la legittima difesa di un popolo comporta assicurare ogni possibile aiuto, comprese le armi”. Sono le parole di Maria Pia Garavaglia, presidente nazionale dell’Associazione partigiani cristiani, che esprime una posizione netta sul conflitto in Ucraina e su uno dei dilemmi che in queste settimane ha animato il dibattito pubblico nel nostro Paese: “E’ giusto inviare le armi o no ai combattenti ucraini?”.
I partigiani cristiani, rappresentati a Piacenza dal presidente Mario Spezia, sulla guerra scatenata da Putin non nutrono i dubbi che hanno attraversato, almeno su scala nazionale, l’altra associazione erede dei combattenti della Resistenza, l’Anpi. “Non può esserci nessuna – afferma Spezia – equidistanza a fronte di quello che stiamo assistendo in Ucraina, dove c’è stata un’aggressione deliberata, e d’altronde chi si richiama all’eredità storica di una parola come ‘partigiano‘, come può non schierarsi da una parte?”.
“Abbiamo guardato con stupore – prosegue – al dibattito sull’equidistanza che ha investito l’Anpi, noi non possiamo che stare dalla parte di un popolo come quello Ucraino che è stato aggredito e non c’è molto altro da aggiungere. Certo si deve discutere degli errori fatti in passato, della strategia da adottare nei confronti del presidente russo, ma sarebbe come aprire una discussione su Mussolini, affermando che ha fatto anche cose buone. Che senso avrebbe ora?”.
“Vorrei che invece tutti ci domandassimo – afferma Spezia – perchè è nata l’Europa unita, perchè dopo la seconda guerra mondiale i padri fondatori hanno cercato di costruire un processo unitario? La risposta è semplice: per mantenere la pace. E ci siamo riusciti per oltre 70 anni, il periodo più lungo di assenza di conflitti della nostra storia. Se Putin si è permesso di invadere l’Ucraina, e siamo di nuovo precipitati in uno scenario di guerra, lo dobbiamo all’indebolimento dell’idea di Europa. Anche grazie all’azione della America Trump, al processo che si è innescato con la Brexit e l’uscita del Regno Unito; non dobbiamo dimenticare che c’è chi ha operato scientemente per rendere più debole il vecchio continente, farne una pedina più insignificante sullo scacchiere mondiale”.
E tuttavia anche nel mondo cattolico ci sono riserve sulle forniture di armi, c’è un’anima pacifista molto attiva, e soprattutto c’è Papa Francesco che ogni giorno si pronuncia con gran forza contro la guerra. “Tutti abbiamo a cuore le parole del Pontefice – dice Spezia – ma non possiamo confondere il suo messaggio con la politica, che è laica. Voglio ricordare che sul piano dei principi i cattolici si opposero alla legalizzazione dell’aborto, ma di fronte all’esito del referendum nazionale presero atto del risultato. Aldo Moro disse allora che la questione attiene alla coscienza personale di ognuno, ma non si poteva mettere in discussione una legge dello Stato. E invece oggi siamo tornati a fare confusione tra Stato e Chiesa, ma non è corretto mischiare questi due piani. Tutti speriamo che la guerra cessi il prima possibile come ha espresso la presidente Garavaglia, ma non possiamo chiedere agli Ucraini di arrendersi”.
Qui il link per leggerla: https://www.piacenzasera.it/2022/04/spezia-anpc-come-puo-essere-equidistante-chi-si-richiama-alla-parola-partigiano/427644/?share_from=whatsapp
Molto bello ! Bravissima Garavaglia che ha dettato la linea ANPC!!!