ANPC Nazionale

Associazione Nazionale Partigiani Cristiani

In memoria di Elda Filiberti

Oggi, 10 febbraio 2022, Luisa Ghidini, Consigliere Nazionale e Presidente della Sezione Anpc di Milano, ha partecipato al funerale della staffetta partigiana Elda Filiberti. Luisa Ghidini ha letto “La Preghiera del ribelle”, che Elda Filiberti amava recitare ad ogni manifestazione pubblica. L’orazione funebre fatta dall’amico Gianni Maiorano e dal Sindaco Rino Pruiti, ha dipinto così perfettamente la figura di questa partigiana eccezionale che ha commosso tutti i presenti (ne pubblichiamo qui di seguito il testo).

IN MEMORIA DI ELDA FILIBERTI

Ciao, Elda. Non dimentico il nostro primo incontro nel lontano 1976. Eri fiera di condurmi nei comuni della zona durante una difficile campagna elettorale quando Buccinasco era ancora ben lontana dall’essere quella che poi è diventata.

Ancora più fierezza manifestavi in quegli indimenticabili 25 aprile dove agile e passionale rinverdivi i tuoi anni rimettendo al collo quel fazzolettone azzurro dei partigiani cristiani.

Rivendicavi con orgoglio il tuo essere partecipe della resistenza e della tua caratterizzazione politico-culturale dentro il filone del cattolicesimo democratico. Lo facevi certa di essere accolta da quanti, pur di altre esperienze politiche, riconoscevano in te la giovane staffetta con la schiena diritta. D’altra parte tu non hai mai sofferto nello sfilare insieme con la tua azzurra bandiera dell’ANPC tra le tante rosse e questo ti ha dato il passaporto per un confronto franco e un dialogo proficuo e rispettoso. Un germe che, col passare del tempo, ha ricomposto dissidi e ridata quell’identità plurale e corale propria della resistenza contro l’oppressione nazifascista. E’ all’interno di questa dinamica che hai realizzato il tuo profilo mai venuto meno neppure negli anni che ti hanno vista impegnata dall’altra parte della barricata nel tuo impegno al servizio della comunità di Buccinasco.

Ne è passato, Elda, di tempo da allora. Ma sono ancora parecchi quelli che ricordano le tue battaglie da consigliere comunale ed insieme la profonda lealtà costituzionale che confermava quel legame all’epopea resistenziale quale battaglia comune per la liberta di tutti. Non era nella tua indole considerare l’avversario un nemico. E’ così che hai coltivato stima ed amicizia nei confronti di personaggi quali  Fulvio Formenti, Corrado Miscio, Novello Manzini che hanno costruito la storia della nostra comunità E tu insieme a loro.

E’ bello proprio qui ricordare il tuo senso anticipatorio del significato di sussidiarietà prima ancora che trovasse collocazione nella nostra carta costituzionale. Hai significativamente applicata a te stessa quella orizzontale contribuendo ed esponendoti anche finanziariamente per realizzare la scuola materna parrocchiale desiderata e voluta da don Stefano Bianchi. Su questo non sempre, come avresti meritato, hai trovato adeguato riconoscimento.

Ci siamo persi di vista per qualche anno, eppure non eravamo distanti. Io in fondo alla Ludovico il Moro a Milano e tu in via I° Maggio a Buccinasco, poco più che una manciata di chilometri. Erano i campi a separare le nostre abitazioni che sembravano più lontane per effetto delle marcite e dei fossi ancora numerosi e a cielo aperto ed una strada che necessitava sempre di manutenzione per evitare le buche e i tratti ancora non asfaltati. Ci siamo ritrovati a Buccinasco nel 1981 quando ho dovuto scegliere dove risiedere avendo perso il mio appartamento in affitto. Ho scoperto ed amato questa realtà a cui tu avevi già dato tanto. Sei stata per me e per tanti una consigliera ed una guida. Hai gioito alla mia prima esperienza da consigliere comunale analogamente a quando sono stato nominato assessore. Eri raggiante quando poi sono stato eletto Sindaco: un obiettivo da te desiderato e perseguito a coronamento di un percorso di condivisione e di armonizzazione con la società civile e di tutte le forze che ne hanno permesso la realizzazione.

Ti sono grato, Elda. Pubblicamente ti chiedo scusa se, consapevole delle tue difficoltà di salute e della precarietà nel riconoscere i tuoi interlocutori, ti ho mancato di attenzione una volta uscito dal palazzo. Non posso che salutarti ricordando a me ed a tutti un brano di quella stupenda preghiera di Teresio Olivelli che amavi declamare nella liturgia di saluto in memoria del 25 aprile: Tu che dicesti “Io sono la resurrezione e la vita” rendi nel dolore dell’Italia una vita generosa e severa. Liberaci dalla tentazione degli affetti, veglia tu sulle nostre famiglie. Sui monti ventosi e nelle nostre catacombe della città, dal fondo delle prigioni, noi Ti preghiamo: sia in noi la pace che Tu solo sai dare!

Quella stessa pace, Elda, che tu, RIBELLE PER AMORE, hai oggi raggiunto godendo della serenità dei figli di Dio accompagnata dall’affetto e dalla attestazione di quanti si stringono intorno a te grati della tua linearità e della tua generosità.

Buccinasco, giovedì 10 febbraio 2022

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