PER NON DIMENTICARE: RIETI – LEONESSA – MONTE SAN GIOVANNI.
OGGI 7 APRILE 2020 (30^ GIORNATA DI COSTRIZIONE IN CASA NEL TEMPO DEL CONONAVIRUS) – Il ricordo di Antonio Cipolloni
“Prima di pensare alle solite, ormai consolidate faccende casalinghe, tra una i informazione e l’altra sull’andamento di questo terribile Virus, rivolgere una preghiera ed un doveroso, deferente pensiero, alle numerose vittime ed alle loro famiglie, dedico, in questo 7 aprile 2020, il ricordo ad un altro drammatico periodo vissuto in queste Contrade Sabine.
Come oggi, anche allora eravamo nella settimana Santa; fra le tribolazioni che, vari anni di guerra, si assisteva, in vista di un suo epilogo, ad una inaudita ferocia scatenata su vecchi donne a bambini, dalle truppe naziste, in particolare a Rieti Leonessa e Monte San Giovanni.
Nella impossibilità quest’anno, come spesso fatto in anni precedenti, di poter partecipare alle cerimonie Commemorative, di quelle vittime, voglio dedicare loro una serie di immagini tratte dal mio archivio, per ricordare quelle vittime civili immolate a conclusione di una sciagurata guerra altrettanto crudele, come quella che oggi, un nemico ignoto ed invisibile, sta sconvolgendo l’intero pianeta.
Immagini che riportano alcuni luoghi dove quegli Eccidi furono perpetrati: Rieti Fosse Ardeatine (9 aprile ’44); Leonessa Monumento e alcuni cippi di varie frazioni che videro il sacrificio di alcuni civili (4 – 7 Aprile ’44); Monte San Giovanni: Osteria Tancia e monte Arcucciola (7 aprile ’44). Luoghi dove da 76 anni in questa giornata ed in quella del prossimo 9 aprile si ricordavano quei tremendi fatti con la partecipazione di Comuni Enti e Associazioni con cerimonie religiose e discorsi commemorativi che, quest’anno il Covid19 non consente di rinnovare. Con questa “galleria” di immagini penso di poter dare a quelle vittime l’immutata gratitudine e il deferente ricordo. BUONA GIORNATA A TUTTI”.
(Il Ricordo nelle foto commemorative):

Leonessa il Monumento a ricordo delle 51 vittime dell’aprile 1944

La lapide della strage dei civili di Cumulata di Leonessa perpetrata dai tedeschi su istigazione di Rosa Cesaretti

Le vittime del furore nazista nel comune di Leonessa nell’aprile del 1944

Le tre vittime della furia tedesca sulla strada Posta Leonessa

Lapide dei Caduti a Villa Pulcini

Nonno e nipote – le prime due vittime della barbarie nazista scatenatasi a Leonessa tra il 1943 e l’aprile 1944

Don Concezio Chiaretti.La corona ed il suo Breviario che aveva indosso al momento della sua fucilazione, cimeli recuperati da Mons. Chiaretti, nipote, vescovo Emerito di Perugia ed esposti nella Chiesa della Madonna Addolorata a Leonessa

La Lapide posta sul muro del Mausoleo a Osteria Tancia a ricordo delle vittime

Le vittime di Monte San Giovanni della strage tedesca donne anziani e bambini riportate nella lapide del mausoleo di Osteria Tancia

La lapide a ricordo dei tre anziani uccisi dai tedeschi posta sulla parete della Chiesetta dell’Immaginetta a Monte San Giovanni

Monte San Giovanni lapidea ricordo della strage tedesca del Venerdì Santo del 1944

Commemorazione delle vittime dell’Eccidio del Tancia con la presenza di studenti delle Scuole superiori di Rieti

Rieti L’eccidio del 9 aprile 44 delle Fosse Reatine
Al ricordo delle vittime del 7 e 8 aprile 1944 a Rieti Monte San Giovanni e Leonessa ad opera dei nazisti – postiamo alcune foto tratte dalle mie pubblicazioni e dal mio archivio, unendoci due amici che a quella giornata si dedicarono per Onorare i Martiri dei quei massacri: Vitaliano Felici e Enzo Climinti, oltre, naturalmente, le amministrazioni democratiche succedutesi fino ad oggi nei comuni di Rieti, Leonessa, Monte San Giovanni, Poggio Mirteto e Salisano, territori duramente colpiti in quella giornata.
La rilevanza e la specialita’ pedagogico-educativa di questa modalita’ di rivivere la storia e’, indipendentemente dal fattore temporale contingente della limitazione a partecipare fisicamente alle commemorazioni, di indubbio e speciale pregio e valore.
La visione dei nomi di chi e’ caduto martire trucidato dai Nazisti, rinnova l’amore per questi nostri fratelli e sorelle, riacutizza il dolore sedimentato nel tempo in ogniuno di noi , rafforza la nostra determinazione nel ripudiare,
condannare, gridare MAI PIU’.
Chiedo all’autore se non ritenga opportuno l’invio della Sua Opera al Presidente della Repubblica, affinche’ Egli possa con un Suo intervento e tramite la Ministra dell’Istruzione, indurre l’avvio di un dibattito- approfondimento nazionale anche telematico con i nostri giovani.