22 Marzo 1944 -L’eccidio di Montalto di Cessapalombo (Mc) e la Battaglia di Monastero (MC)
Il 22 marzo 1944 si consumò l’“eccidio di Montalto”. Ventisette uomini tra partigiani di vecchia data e giovani giunti in montagna da meno di un mese persero la vita per mano di un reparto del battaglione M – IX Settembre, inquadrato nella divisione tedesca Brandenburg. Ancora oggi è opinione diffusa che si sia trattato di una rappresaglia, volta a vendicare l’episodio di violenza avvenuto a Muccia un mese prima. I 27 giovani vengono uccisi nei pressi di una scarpata, in gran parte di Tolentino renitenti alla leva, che si erano arresi dietro la promessa di aver salva la vita.
22 Marzo 1944 La battaglia di Monastero (MC)
Il 22 marzo 1944, dopo l’eccidio di Montalto, i tedeschi mossero alla volta di Monastero, dove però trovarono i partigiani preparati ad attenderli. Sopra il villaggio era posizionato il gruppo Nicolò, mentre nella parte iniziale della vallata, dove corrono i sentieri di accesso al paese, erano collocati, da una parte, i partigiani del gruppo “201” comandati da Acciaio e, dall’altra, i partigiani del gruppo Vera di San Ginesio. Fu una giornata di aspri combattimenti; i partigiani riuscirono a mantenere le loro posizioni e a respingere l’attacco procurando numerose perdite ai tedeschi che, esaltati dal fenomeno di violenza appena vissuto a Montalto, non si aspettavano una resistenza così energica. Sia protagonisti dello scontro che storici come Salvadori e Mari sostengono con dubbia precisione che i nazifascisti perdettero intorno ai 148 uomini, mentre i partigiani solo trentaquattro. Al di là della correttezza delle cifre, quel che è certo è che lo scontro venne percepito dai partigiani come un grande successo.