ANPC Nazionale

Associazione Nazionale Partigiani Cristiani

10 Febbraio 1945 – L’ANPC, in occasione del “Giorno del ricordo”

Uniamo i nostri animi al ricordo delle sofferenze delle popolazioni italiane della Venezia Giulia, dell’Istria e della Dalmazia, dei nostri 350.000 fratelli che scelsero di lasciare la loro case e le loro memorie per ricongiungersi all’Italia.

Non cambia il nostro giudizio sugli errori del fascismo totalitario e razzista che impose trattamenti ingiusti alle popolazioni slave di quelle terre assegnate all’Italia dal trattato di pace di Versailles.

Ma questo non ci fa dimenticare che fu l’Italia ed il popolo italiano che con autonoma scelta si liberò dai fascisti; non ci fa dimenticare che gli italiani scelsero di combattere i tedeschi come la “Divisione Garibaldi” al fianco dei patrioti serbi e croati; non ci fa dimenticare che, nello spirito di riconquistata libertà, gli italiani di Trieste, dell’Istria, di Pola, di Zara e di Spalato non meritavano la tragedia che li colpì.

Non dimentichiamo anche che i profughi di quelle terre italiane non meritavano il rifiuto ideologico dei loro patimenti, come le vittime delle foibe non meritavano il loro genocidio.

Tutto questo non doveva accadere nello spirito della pace e della nuova Europa per la quale abbiamo combattuto assieme.

Nel “Giorno del ricordo” il pensiero dei Partigiani Cristiani va a tutti coloro che subirono la tragedia della guerra e della occupazione straniera sanguinosa, a tutti, di qualsiasi nazionalità, lingua e religione, e fra questi, non per ultimi, va anche ai nostri fratelli istriani che pagarono il prezzo più alto degli errori e degli orrori del fascismo italiano e straniero.

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4 pensieri su “10 Febbraio 1945 – L’ANPC, in occasione del “Giorno del ricordo”

  1. La sera del 10 febbraio 2014, Giornata della memoria, Rai1 ha mandato in onda dalle 24:00 alle 2:00 il bellissimo spettacolo di Simone Cristicchi dedicato alle vittime ed ai profughi della occupazione jugoslava delle terre italiane dell’Istria e della Dalmazia. L’accusa automatica di fascismo scattata per un riflesso condizionato che risale alle divisioni del ’45 e del ’48 è ingiusta e frutto di ignoranza e pregiudizi. Cristicchi ha detto parole molto dure nei confronti della politica fascista messa in atto contro le popolazioni slave e parole molto precise sui crimini di guerra, mai puniti, degli italiani alleati con i tedeschi in Jugoslavia. E poi ha raccontato, com’è giusto fare, la tragedia degli italiani di quelle terre italiane. Un tragedia purtroppo dimenticata dall’Italia ma che finalmente viene ricordata e condannata come è giusto ed onesto fare. Per di più Cristicchi ha fatto un’opera di grande poesia e di grande sentimento. E questa è la cosa più importante. E’ esattamente la posizione che ANPC ha assunto con il suo comunicato nel giorno della memoria.

    • Giorgio Vallery, esule da Zara in ha detto:

      Ho apprezzato il comunicato dell’ANPC per la giornata del Ricordo e, anche per questo, ho deciso di iscrivermi all’Associazione!

  2. Giorgio Vallery in ha detto:

    Spero di vedere magazzino 18 a milano o dintorni. Ho già comperato il libro.

  3. Pingback: Una polemica sbagliata sulle Foibe | ANPC Nazionale

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