La solidarietà dei Partigiani Cristiani alla comunità ebraica
Nel corso della manifestazione contro le politiche di austerity tenutasi a Roma lo scorso mercoledì 14 novembre, una parte del corteo, passando di fianco alla grande Sinagoga, si è lasciato andare ad inqualificabili atti di teppismo, lanciando grida offensive nei confronti degli ebrei e slogan demenziali contro la “finanza giudaica” e a favore di Saddam Hussein. L’Associazione nazionale partigiani cristiani invia la propria totale e incondizionata solidarietà alla comunità ebraica di Roma e al rabbino capo Riccardo di Segni, confidando che le forze dell’ordine possano identificare e punire al più presto gli autori di questi intollerabili gesti di chiaro segno antisemita. I partigiani cristiani esprimono inoltre la propria preoccupazione per questo imbarbarimento nella protesta di piazza, per il quale – purtroppo – non sono ancora giunti da parte degli organizzatori chiari segnali di dissociazione. Alla luce di questo e di altri episodi non meno gravi, come l’assalto della sede bolognese della CISL, l’ANPC lancia chiaro e forte il suo monito: i manifestanti con i manifestanti, e i teppisti con i teppisti, specie se antisemiti. Vie di mezzo non ce ne sono, specie in un momento in cui le difficoltà economiche e sociali appaiono particolarmente gravi e diversi elementi, mestando nel torbido, fanno emergere derive violente e intolleranti, che vanno respinte, oggi, come domani, come sempre.