Eccidio di Ponte Cantone, anche Piacenza presente alla commemorazione
Nella mattinata del 14 febbraio 1945, presso la località Ponte Cantone di Calerno (Sant’Ilario d’Enza-Re), nel luogo dove due giorni prima si era consumato l’attacco contro i loro commilitoni, i tedeschi fucilarono venti partigiani, per lo più parmensi e piacentini. I cadaveri vennero lì esposti e lasciati come monito alla popolazione civile per ventiquattr’ore. Uno dei prigionieri, Oreste Tosini, riuscì a sopravvivere alla fucilazione e a trovare rifugio presso il parroco di Calerno. Il curato, una volta ottenuta da un ufficiale nazista la promessa di risparmiare la vita a Tosini, consegnò il sopravvissuto ai tedeschi i quali però contravvenendo alla parola data, lo uccisero poco dopo presso Cadelbosco di Sopra.
A rappresentare il Comune di Piacenza domenica 19 febbraio alla commemorazione delle vittime dell’eccidio di cui ricorreva il 78 anniversario, era, tra gli altri, presente il consigliere Salvatore Scafuto accompagnato dal gonfalone della città, medaglia d’oro alla Resistenza.
“È importante essere qui oggi, ha commentato il consigliere Scafuto che partecipava anche in rappresentanza di ANPC Piacenza di cui è socio, perché la memoria dei giovani che hanno lottato e sono morti per la nostra libertà non venga mai cancellata. È un dovere non solo istituzionale quello che ci raccoglie in questo e in tutti i luoghi dove sangue innocente è stato versato per la democrazia e i diritti dell’essere cittadini”
Mario Spezia
presidente provinciale

