Addio ad Angelo Sferrazza, nostro Vicepresidente Nazionale
Nella notte del 4 dicembre si è spento Angelo Sferrazza. Era nato a Fano 85 anni fa da una famiglia di origine siciliana di identità religiosa e sensibilità culturale valdese. Laureato in legge, cresciuto nelle file della FUCI e del movimento giovanile della Democrazia Cristiana, fin da giovane dimostrò una particolare attitudine e predilezione per la lettura delle vicende politiche internazionali, in un’epoca caratterizzata dalle divisioni ideologiche del mondo in blocchi contrapposti e dagli scenari della guerra fredda. Su questi temi collaborò intensamente con i giornali “il Popolo” e “La Discussione”, assieme all’amico fraterno Bartolo Ciccardini, animando nel contempo gli organismi del partito che si occupavano di politica estera e di formazione dei giovani che si avviavano alla politica. A metà anni ’70 il suo passaggio alla RAI, sempre nelle redazioni esteri, per poi occuparsi della parte culturale e costruire la memoria dell’azienda con la creazione del grande archivio delle Teche.
Era un uomo di grande eleganza e fair play, così come un giornalista di grande cultura e capacità di analisi. I suoi articoli, i suoi servizi e le sue lezioni erano sempre contraddistinti dalla profondità nella trattazione degli argomenti, dal garbo, da una sottile ironia e dall’onestà intellettuale. Nel proporli attingeva sempre a una solida preparazione teorica e a una cultura storica e politica di grande livello, associate a una esperienza “sul campo” fatta di conoscenza delle fonti, di relazioni di alto livello, di riservatezza e understatement, di assenza di retorica e protagonismo.
Negli ultimi anni della sua vita, sia per fede democratica e nei valori costituzionali che per una serie di ricordi – spesso dolorosi – di gioventù, si era dedicato con entusiasmo all’Associazione nazionale partigiani cristiani, di cui era vicepresidente. Era un profondo conoscitore della storia della Resistenza, e…. questa veste offri numerosi spunti e stimoli per approfondire le vicende legate alla guerra di liberazione, anche con punti di vista nuovi e alieni da pregiudizi e settarismi, con la consueta passione di democratico colto, coerente, ed onesto, e di cattolico libero, esigente e sempre aperto al dialogo. “Non omnis moriar” perché Angelo Sferrazza ha lasciato una eredità di principi e di valori che hanno segnato la sua esperienza professionale, di impegno civile e politico e che ANPC si impegna a tramandare e promuovere, soprattutto tra i giovani. Ci mancherà’ con la sua vulcanica personalità di grande intelligenza anche operativa.
Col ricordo, ricco di gratitudine, promettiamo di mantenerlo vigile custode della nostra storia comune.
Angelo Sferrazza uomo di grande impegno civile e politico per il progresso e la libertà del nostro paese e dell’Europa, solidale con i movimenti per la democrazia in tutto il mondo. Ha continuato a lavorare con entusiasmo, benché avesse superato gli ottantaquattro anni, fino agli ultimi giorni sopraffatto dal coronavirus. Riposi in pace assieme a sua moglie.
Antonio Bruni
questa pandemia ci sta privando sopratutto dai nostri anziani, persone preziose e amabili. Uno scempio umano da cui ne usciremo diversi, piu’ poveri, segnati dal dolore e non so se migliori. Sicuramente dovremo rivisitare il nostro modo di essere collettivita’, persone, cittadini, italiani, genitori. Una rivisitazione profonda della nostra esistenza, affinche’ il patrimonio valoriale delle persone che non ci sono piu’non si disperda, non cada nell’oblio, nella indifferenza in nome di un “liberi tutti” e il ripristino di una esistenza superficiale, vuota, priva di valori, volta al recupero del superfluo perduto.