L’ultimo saluto a Monsignor Barbareschi
Ieri si sono svolti i funerali di Monsignor Barbareschi, protagonista dell’antifascismo cattolico tra i preti «ribelli per amore», Giusto tra le nazioni e Medaglia d’argento della Resistenza. Il rito funebre è stato presieduto da monsignor Franco Agnesi, Vicario generale e Vescovo ausiliare della Diocesi. L’omelia è stata pronunciata da don Giuseppe Grampa, da anni legato da intensa amicizia a monsignor Barbareschi. La riflessione di don Grampa ha preso spunto da uno scritto dello stesso Barbareschi (Clicca qui per leggere: Il-messaggio-di-monsignor-Barbareschi )che il sacerdote scomparso ha voluto che fosse reso pubblico durante le esequie. «Quante esperienze, quanti servizi hai reso alla Chiesa e al nostro Paese, quanti incarichi hai ricoperto, quante Istituzioni devono ricordarti! – ha sottolineato don Grampa -. Non dovremo dimenticare, ma ricuperare e custodire la viva memoria dei tuoi giorni». La cerimonia è stata molto partecipata ed in tanti si sono ritrovati per dare l’ultimo saluto a Don Giovanni. Dai banchi si è alzata spontaneamente una canzone dedicata alla Madonna (Nel cielo brilla una stella), che gli scout sono soliti cantare. Era presente anche una delegazione dell’ANPC con Silvia Barbanti (moglie di Giovanni Bianchi) ed Emanuele Locatelli (rappresentante delle Aquile Randagie).
Resteremo sempre grati a questo straordinario testimone di fede e di amore, che «tutto ha vissuto con intensità affettiva, con passione comunicativa, con testimonianza coraggiosa» usando le parole che l’Arcivescovo, monsignor Mario Delpini, ha inviato nel messaggio letto durante i funerali del sacerdote ambrosiano – ricordando la straordinaria figura di monsignor Giovanni Barbareschi.