3 – 6 aprile 1944 – Cascia e Norcia
All’alba del 3 aprile, Schanze trovò solo la popolazione a Cascia e dintorni. Il comando della Gramsci, alla notizia del massiccio rastrellamento, aveva sparpagliato i suoi uomini sulle montagne e portato al sicuro il materiale del magazzino della repubblica. Le vittime dell’azione repressiva tedesca possiamo conoscerla dal rapporto del famigerato e fascistissimo prefetto Armando Rocchi di Perugia: “Nelle zone di Norcia e Cascia, il 6 corrente, hanno trovato la morte numerose persone (finora accertate 33) di cui 21 identificate e 12 sconosciute … Durante la stessa azione, sono state distrutte a cannonate o incendiate diverse abitazioni e casolari di campagna, per notizia vennero asportati rilevanti quantitativi di generi alimentari. A Cascia, furono arrestate 98 persone, tra cui impiegati di uffici locali, coloni mezzadri, senza accuse specifiche e trasportati a Roma a Cinecittà …” I tedeschi avevano bonificato gli anfratti del pre Appennino occidentale in vista di una linea difensiva a Nord di Cassino.