19 Luglio 1943-2021:78°Anniversario del Bombardamento del quartiere San Lorenzo
Il Consigliere Nazionale Aladino Lombardi, in rappresentanza dell’Anpc, è intervenuto oggi alla cerimonia ricordando l’immane tragedia che ha colpito la cittadinanza. Ha dichiarato: “Ho avuto l’onore di concludere la Manifestazione dopo gli interventi delle Autorità presenti. Questa è una breve sintesi storica di quanto avvenuto quel 19/7/1943. Ore11:00: suonano le sirene. Il cielo di Roma è oscurato da 662 bombardieri U.S.A. B17, scortati da 268 caccia. Il primo lancio avviene con una bomba di 400 libbre. Toccando terra esplode all’interno dello scalo merci di San Lorenzo. A Via Sabelli viene colpito l’orfanotrofio dove sono ospitati circa 500 bambini, i vigili del fuoco riescono a tirare fuori dalle macerie alcune centinaia di bambini. Ne periscono 78 insieme a 6 suore. Viene colpito il cimitero del Verano, la Chiesa di San Lorenzo e tanti altri luoghi. Insieme ai Vigili del Fuoco i primi a prestare soccorso sono i Granatieri di Sardegna”.
Inoltre Aladino Lombardi ha ricordato commosso suo fratello Arnaldo: “Tra le tantissime e tragiche storie che racchiudono il drammatico Bombardamento del19 luglio 1943 a S. Lorenzo c’è n’è anche una che ha colpito la mia Famiglia e che ho ricordato durante il mio intervento al Parco della Resistenza. Mio fratello Arnaldo, all’età di 10 anni è rimasto traumatizzato dal bombardamento. Eravamo costretti a cambiare spesso casa in quanto mio padre “Comandante LAMPO” Partigiano era ricercato dai nazifascisti. Mia madre e i 3 figli in tenera età alloggiavano in via Volturno. Io non c’ero, perché sono nato il 27 luglio 1944. Da S. Lorenzo a via Volturno tutte quelle tonnellate di bombe si sentivano. Mio fratello Arnaldo, rimase traumatizzato al punto tale che iniziò ad avere delle crisi epilettiche. Ricoverato al S. Maria della Pietà, al Padiglione 22. Dopo la Chiusura del Sanatorio a Monte Mario fu trasferito alla Casa della Divina Provvidenza a Guidonia. Dove finì la Sua esistenza a 39 anni, senza aver vissuto la Sua giovinezza”.
Nel parco dedicato ai caduti in Via dei Peligni le tante vittime di quei bombardamenti sono ricordate per nome e cognome. Tutto il quartiere non dimentica i suoi caduti.
Assieme alla Sindaca Raggi, presenti anche la Presidente del Municipio Francesca Del Bello, l’Assessore Regionale Mauro Alessandri, il Presidente dell’Aned Aldo Pavia, il Presidente Provinciale Anpi Francesco De Sanctis, il partigiano Mario di Maio, Francesco Albertelli a nome delle famiglie martiri di Anfim ed il nostro Consigliere Nazionale Aladino Lombardi.