L’EUROPA E NOI
Per la prima volta, nelle elezioni europee del prossimo 26 maggio, sono in discussione i fondamenti del processo di integrazione nato nel dopoguerra e frutto della scelta democratica per affermare una società fondata sulla convivenza civile e con un sistema di protezione sociale universale.
E’ necessario superare l’attuale assetto istituzionale dell’Europa per affermare la supremazia del Consiglio Europeo eletto direttamente dai cittadini e dalle cittadine;
L’Europa non è certo responsabile, ed anzi può aiutare il nostro Paese, a superare gravi deficit: dall’evasione fiscale, alle lentezze burocratiche, all’illegalità diffusa che sottrae risorse utili allo sviluppo;
Un’Europa a sovranità popolare avrebbe potuto, anche negli anni della crisi, promuovere politiche economiche a favore degli investimenti pubblici e a sostegno dell’economia dei Paesi dell’unione, così come accaduto in altre parti del mondo, favorendo coesione sociale e lavoro, e dando ruolo e protagonismo al continente europeo per essere più competitivo sui mercati;
Analogo risultato si sarebbe potuto ottenere con una politica estera europea, definendo poteri e possibilità per costruire una politica di pace nel mondo;
Le potenze mondiali oggi hanno interesse a ridurre il ruolo economico, sociale ed internazionale dell’Europa. L’interesse dei cittadini e delle cittadine europee, al contrario, è quello di una Europa forte, in grado di difendere la pace e la democrazia, tutelare lo stato sociale e ridurre le disuguaglianze, promuovere politiche di sicurezza per costruire una società più giusta, accogliente ed equa.
(Scarica qui il volantino: I MIGRANTI E NOI )