E’ nata la rete lombarda per un’Europa unita
Nei mesi scorsi, diverse associazioni quali: A.C.L.I., A.N.E.D., A.N.P.C., A.N.P.I. Lombardia, A.N.P.P.I.A., A.R.C.I. Lombardia, C.G.I.L. Lombardia, C.I.S.L. Lombardia, F.I.A.P., F.I.V.L., LIBERA Lombardia, M.F.E., U.I.L. Lombardia, si sono ritrovate per dare vita alla costituzione di un coordinamento, denominato “RETE LOMBARDA PER UN’EUROPA UNITA, INCLUSIVA, DEMOCRATICA E SOCIALE CONTRO LA DERIVA RAZZISTA, XENOFOBA E SOVRANISTA”.
L’intento di questo gruppo è di aiutare i cittadini lombardi ad orientarsi, in vista dell’appuntamento elettorale del 26 maggio prossimo, dal cui esito dipenderà l’indirizzo della storia europea e della nostra democrazia.
Lo scorso 22 febbraio si è svolto a Milano, presso la Camera del Lavoro, un convegno cui hanno partecipato moltissimi cittadini e studenti.
Con il salone completamente gremito, sintomo dell’interesse dei cittadini a un tema così importante, il referente dell’ANPI regionale, Tullio Montagna ha preso la parola per un breve saluto ai partecipanti e un ringraziamento ai relatori.
Evidenziando poi che quanto accaduto in questi giorni (il caso del maestro di Foligno e le scritte razziste presso la casa di una famiglia di Melegnano che ha adottato un ragazzo senegalese) non è altro che la conferma del clima di odio e d’intolleranza che ormai sta dilagando nel nostro paese. Ha quindi preso la parola il presidente ANPI Milanese Roberto Cenati per ricordare che già qualcosa si sta muovendo sul nostro territorio per contrastare questi fenomeni fascisti e razzisti ricordando che sabato 2 marzo a Milano si svolgerà una manifestazione contro la Legge Salvini che avrà come titolo e slogan “PEOPLE PRIMA LE PERSONE”.
Gli interventi sono stati coordinati da Attilio Geroni – giornalista de Il Sole 24 Ore ed esperto di politica ed economica internazionale.
Sono intervenuti:
Don Virgionio Colmegna – Presidente della Fondazione Casa della Carità di Milano. Europa, migranti: una marcia difficile verso un mondo migliore. La visione di un cittadino europeo
Prof. Alessandro Santoro – Scienze delle Finanze Università Milano Bicocca. Euro e spesa pubblica: cosa dicono i dati?
Dott.ssa Luisa Trumellini – Presidente nazionale del Movimento Federalista Europeo. L’Europa al bivio tra unità federale e disgregazione. La minaccia del sovranismo futuro e il sovranismo nell’Europa attuale.
Prof Andrea Bosco – Università di Firenze. Il percorso dell’Europa da Ventotene a oggi: “Il significato storico della Rivoluzione Europea”
Prof.ssa Giulia Rossolillo – Università di Pavia. Prospettive attuali dell’unità europea. Le cause del disamore. I possibili rimedi.
Duccio Facchini – Giornalista, autore del libro “Alla deriva” ed. Altreconomia. La complessità del fenomeno migranti: i dati di realtà, le paure, i disagi, le utilità, gli errori nella fase dell’accoglienza, le leggi sbagliate. Ora la “caccia al migrante”. Gli italiani stanno meglio?
Si è detto che mettere in discussione l’Europa vuol dire mettere in discussione la libertà; la Comunità Europea è nata dalle ceneri del fascismo e del nazismo, non esiste un’uscita dall’euro di sinistra, ma solo di destra. Siamo a un passo dal completamento del Federalismo Europeo, manca la condivisione politica di obiettivi e progetti tra il Consiglio e il Parlamento Europeo.
Per quanto riguardo al tema dell’immigrazione nel nostro paese è ancora in vigore la legge Bossi-Fini e recentemente la Legge Salvini che contrariamente a quanto si vuol far credere, non garantisce nessuna sicurezza soprattutto per gli immigrati.
Nel nostro paese la percentuale di chi sovrastima il problema dell’immigrazione è superiore a quella registrata negli altri paesi della C.E., frutto del pressante condizionamento mediatico dei politici della maggioranza e dei mezzi di comunicazione a loro asserviti.
Mentre il Paese e i suoi governi si vantano della riduzione drastica degli sbarchi di profughi, le corti d’assise italiane riconoscono le atrocità che accadono nei Lager in Libia come verità processuale. Donne seviziate e spesso gravide per gli stupri, uomini e bambini prigionieri di luoghi e pratiche atroci, sequestrati e rinchiusi, ricattati, torturati oltre il concepibile, fino alla morte. La sistematica tratta degli esseri umani è diventata in Libia attività imprenditoriale. Un’Europa indegna dei propri valori firma accordi con governi fantoccio e finanzia milizie purché i migranti siano trattenuti altrove (vedi il libro “L’attualità del male – La Libia è verità processuale”).
La conclusione è stata che l’Italia, fuori dalla Comunità Europea sarebbe come un vaso di coccio in mezzo ad un vaso di ferro. Metafora che ben fa comprendere a quali rischi ci stiamo esponendo se il risultato elettorale delle prossime elezioni europee andasse verso una deriva di sovranità.
Colombo Lorenzo e Luisa Ghidini Comotti