GIORNATA DELLA MEMORIA OGGI PIU’ CHE MAI
Il 27 gennaio di 74 anni fa il campo di Auschwitz veniva liberato. La fine “dell’orrore e del male assoluto, indicibile”, come lo ha definito il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Quirinale in occasione della cerimonia per Giornata della Memoria, quest’anno dedicato alle donne nella Shoàh. Diciamo subito che il momento che stiamo attraversando ci impone a considerare la Giornata della Memoria non una data a ritualità obbligata, ma riflettere su cos’è stato l’Olocausto, non incidente della storia, ma la lucida scelta di una ideologia malvagia e disumana, che ha messo in atto una macchina costruita per la “soluzione finale”, non solo del popolo ebraico, ma anche di oppositori politici, disabili, malati di mente, omosessuali , testimoni di Geova, rom sinti e slavi. Un elenco ricordato dal Presidente Mattarella non per puntigliosa precisione notarile, ma per evidenti motivazioni politiche. Ma l’orrore dell’Olocausto rimane sempre: il piano di cancellazione di un popolo, contro il quale da sempre si riversano odio e disprezzo. Colpisce che un Senatore della Repubblica, Lanutti, citi un testo come I “protocolli” dei “savi anziani” di Sion un falso clamoroso, che ebbe circolazione non solo in Germania. In Main Kamps Hitler scrisse “ Quando questo libro diventerà breviario di tutto il popolo il pericolo ebraico potrà essere considerato scomparso”. In Italia il testo fu pubblicato per la prima volta nel febbraio 1921, prima della marcia su Roma e poi nell’ottobre del 1937 e nel ’38, a cura di Giovanni Preziosi un luciferino personaggio.Segno che l’antisemitismo era da sempre un elemento caratterizzante del fascismo. Sul libro ci torneremo, perché riserva qualche sorpresa. Ora se si arriva a citare un libro come questo, significa che l’intossicazione antisemita sta riemergendo. Prima il negazionismo, esercitazione intellettualistica, che pure ha trovato qualche compiacente sponda politica. Ora un antisemitismo minaccioso che si manifesta in forme anche violente e che trova pericolosa attenzione anche a livelli istituzionali, soprattutto in qualche Paese europeo del Centro Europa, da un passato non esattamente limpido. A questo rinnovato antisemitismo si aggiungono segnali di xenofobia e razzismo, alimentato da forze politiche che ne fanno quotidiano uso a fini elettorali. Consola vedere quante scuole affrontano questi temi.
Anche ieri al Quirinale c’erano ragazzi impegnati, guidati da insegnanti sensibili. Una via obbligata questa dei giovani. Si contano sulle dita di una mano i testimoni diretti, come ieri la poetessa Edith Bruck. Rendere la memoria cultura di fondo, insegnamento da trasferire da generazione a generazione. Questo dipende da noi, che viviamo il tempo del trapasso. Una grande responsabiltà, ma un dovere verso i milioni di morti, affinché non possano dire di “essere morti invano”.
dobbiamo vigilare affinche’ NON SI RIPETA MAI PIU’
mai piu’ camere a gas per uccidere nostri fratelli;
mai piu’ campi di concentramento per annullare l’Uomo;
mai piu’ stermini di uomini, donne, bambini, in nome di ideologie che offendono Dio, l’Uomo, l’Umanita’ intera.