ANPC Nazionale

Associazione Nazionale Partigiani Cristiani

Giorno della Memoria a Milano: ricordando Don Giovanni Barbareschi

Si terrà a Milano sabato 26 Gennaio 2019 nella ex chiesetta del parco Trotter un incontro pubblico in ricordo di don Giovanni Barbareschi, dove interverrà il nostro Consigliere Carla Bianchi Iacono. Ecco la locandina dell’evento:

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Mons. Giovanni Barbareschi, classe 1922, redattore del giornale clandestino “il ribelle”, appartenente all’OSCAR, l’organizzazione che ha aiutato all’espatrio di più di mille fra antifascisti, ebrei, renitenti alla leva della RSI, prigionieri di guerra alleati,ecc., sia materialmente che fornendo documenti contraffatti. Fu inviato dal cardinal Ildefonso Schuster, nonostante fosse un chierico non ancora consacrato, a benedire le salme dei 15 fucilati di piazzale Loreto il 10 agosto del 44, circondate dai repubblichini che allontanavano con le armi, i passanti che si fermavano a dire una preghiera o a fare il segno della croce. Data la sua posizione di curatore d’anime entrava con il cappellano nella prigione di san Vittore e faceva da tramite per i detenuti politici nel far uscire clandestinamente lettere e biglietti per i congiunti. Successivamente fu assistente dell’AGI (scautismo cattolico femminile prima di diventare AGESCI), insegnate al liceo classico Manzoni di Milano, fu l’esecutore testamentario e grande amico del beato don Carlo Gnocchi. Negli anni dal 1987 al 2002 collaborò con l’iniziativa voluta da Carlo Maria Martini nell’organizzare la “Cattedra dei non credenti”. Si trattava di una serie di incontri a tema ai quali il cardinale invitò esponenti sia dichiaratamente credenti che non credenti; tali incontri furono occasione di dialogo fra gli esponenti del mondo intellettuale italiano. Per la sua attività nel contrastare il nazi-fascismo il Comune di Milano gli ha conferito l’Ambrogino d’oro nel 2011 e gli è stata intitolato un cippo e un albero nel “Giardino dei Giusti del Monte Stella” di Milano. È mancato a Milano il 4 novembre alla bella età di 96 anni, e, fino agli ultimi mesi della sua vita, ha raccontato nelle scuole e in TV la sua esperienza. Negli incontri con i giovani e non più giovani infuocava gli animi con la sua dialettica incisiva e tonante sui valori della giustizia e della libertà che ha propugnato per tutta la sua vita.

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