ANPC Nazionale

Associazione Nazionale Partigiani Cristiani

Divelte a Roma 20 pietre di inciampo: VERGOGNA!

 

                                                                                                  VERGOGNA!

La ANPC esprime solidarietà, vicinanza e affetto alla Comunità Ebraica di Roma e all’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane per il vergognoso, ignobile e indegno atto compiuto contro le “pietre d’inciampo” a Roma delle famiglie Consiglio e Di Castro, distrutte dalla violenza nazifascista ad Auschwitz e alle Fosse Ardeatine. Quelle pietre d’inciampo che indicano al passante l’orrore di quel tempo e perpetuano la memoria del sacrificio di bambini, donne e uomini, davanti alla propria casa, “colpevoli” solo di essere ebrei. Questo ultimo atto si aggiunge a tanti altri contro gli ebrei in Italia e in altri Paesi. E’ un segnale pericoloso che deve alzare al massimo la nostra vigilanza. Le organizzazione fasciste e naziste escono allo “scoperto”, sostenute ed alimentate da un clima malsano di una certa parte politica che riscopre ed esalta un passato di lutti e dolore, come un passato glorioso e dove il razzismo ritorna anche in forma violenta. Un sondaggio della CNN scopre che un europeo su 20 ignora cosa sia la Shoah. Riemergono i più biechi stereotipi sugli ebrei. Contro questo clima  si deve reagire, con prontezza e coraggio. La storia non sembra ci insegni qualcosa. Non basta essere semplici notai della memoria e del dolore. Bisogna trovare il coraggio di reagire, in un clima di collaborazione fra tutte le Associazioni e i movimenti  che si rifanno alla Resistenza e ai valori  della Costituzione. Qualcuno dica forte e chiaro che a ottanta anni dalla promulgazione delle leggi razziali non sono tollerabili antiebraismo e razzismo.

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Un pensiero su “Divelte a Roma 20 pietre di inciampo: VERGOGNA!

  1. Matteo Colombini in ha detto:

    Il fascismo, in tutte le sue manifestazioni vecchie e nuove, ha secondo me, un solo modo per essere combattuto e davvero sconfitto. Ed è soltanto una profonda ricerca educativa a cui segua una sempre innovativa applicazione di sperimentazione possibile di forme democratiche, che riguardino ogni settore di vita comunitaria. L’abolizione più radicale e globale quindi, di ogni forma esistente di dominio dell’uomo sull’uomo. Questa per me è la via dell’antifascismo cristiano.

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