5 Maggio 1944, Mommio e Sessalbo (MS) e Roma
(Fivizzano – Massa) La gran parte della Popolazione di Mommio, avvertita dai partigiani, abbandonò la Frazione, prima del rastrellamento nazistaFallschirm-Panzer-Aufklärungs-Abteilung HG. Ma 6 abitanti vollero rimanere nelle loro case e furono fucilati. Nella vicina località di Sassalbo 16 abitanti di sesso maschile furono fucilati sulla piazza del paese, I superstiti delle due località, rientrati dai rifugi, spensero gli incendi, sotterrarono i loro congiunti sterminati e raggiunsero le formazioni partigiane sui monti.
5 maggio 1944, Roma
Rosario Bentivegna e Carla Capponi, trasferiti da Roma a Palestrina, con i partigiani del luogo danno alle fiamme l’archivio comunale delle liste di leva, impedendo così la chiamata alle armi dei giovani di 18 anni come voluto dai nazifascisti.
A Torrenova, nella tarda mattinata, i partigiani della formazione “Quarticciolo-Gordiani” si scontrano con i tedeschi. Muore il partigiano Rodolfo Cantarucci.
Il CLN centrale decide di collaborare con il governo Badoglio, insediatosi a Salerno il 24 aprile.
Partigiani e tedeschi si scontrano duramente a Genazzano.
Vicino a Piazza Bologna viene arrestato il tenente Eugenio Arrighi, delle formazioni socialiste. Verrà assassinato alla Storta con Bruno Buozzi.
Fatto prigioniero dalle SS, Gioacchino Basilotta viene liberato dalla sua squadra.