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Associazione Nazionale Partigiani Cristiani

Il 9 agosto 1942: condotta nella camera a gas e poi nei forni di Auschwitz Edith Stein

Il 9 agosto 1942 veniva condotta nella camera a gas e poi nei forni di Auschwitz Edith Stein, perché ebrea anche se convertita al cristianesimo e diventata suora cattolica alla sequela di Teresa d’Avila con il nome di Teresa Benedetta della Croce. Beatificata nel 1987 e canonizzata nel 1998. Nell’aprile del 1933 scrisse una lettera a papa Pio XI per informarlo di ciò che stava accadendo in Germania invitandolo ad agire. La lettera, però, non ottenne i risultati sperati. 

Riportaimo la lettera, profetica di quanto sarebbe avvenuto e quantomai attuale: “Padre Santo, come figlia del popolo ebraico che, per grazia di Dio è da undici anni figlia della Chiesa cattolica, ardisco esprimere al padre della cristianità ciò che preoccupa milioni di tedeschi. Da settimane siamo spettatori, in Germania, di avvenimenti che comportano un totale disprezzo della giustizia e dell’umanità, per non parlare dell’amore del prossimo. Per anni i capi del nazionalsocialismo hanno predicato l’odio contro gli ebrei. Ora che hanno ottenuto il potere e hanno armato i loro seguaci – tra i quali ci sono dei noti elementi criminali – il seme dell’odio si schiude. Che fossero commesse violenze, fino a poco tempo fa era ammesso dal regime. In quale misura, non possiamo averne idea, perché l’opinione pubblica è imbavagliata. Da ciò che posso giudicare, sulla base dei miei rapporti personali, non si tratta di casi isolati. Sotto la pressione di voci provenienti dall’estero sono passati a metodi più “blandi” e ha ordinato che “a nessun ebreo sia torto un capello”. Ma essi conducono molti alla disperazione con un boicottaggio che priva le persone dello svolgimento di attività economiche, della dignità di cittadini e della patria: attraverso notizie private sono venuta a conoscenza di cinque casi di suicidio nelle ultime settimane a causa di questo atteggiamento ostile. Sono convinta che si tratti di un fenomeno generale, che provocherà molte altre vittime. Si può ritenere che gli sventurati non avessero abbastanza forza morale per sopportare il loro destino. Ma se la responsabilità cade in gran parte su coloro che li hanno spinti a tale gesto, cade anche su coloro che tacciono su questi avvenimenti. Tutto ciò che è accaduto e che sta accadendo quotidianamente proviene da un governo che si definisce “cristiano”. Da settimane non solo gli ebrei, ma anche migliaia di fedeli cattolici aspettano e sperano, in Germania e, credo, in tutto il mondo, che la Chiesa alzi la voce per arrestare questo abuso del nome di Cristo. Non è un’aperta eresia questa idolatria della razza e del potere dello Stato che martella le masse attraverso la radio? Non è questa guerra di sterminio contro il sangue ebraico un oltraggio della santissima umanità del nostro Salvatore, della beatissima Vergine e degli Apostoli? Non è tutto ciò in contrasto con il comportamento del nostro Signore e Redentore, che anche sulla croce pregò per i suoi persecutori? Non è questa una macchia nera nella cronaca di quest’Anno santo che dovrebbe essere l’anno della pace e della riconciliazione? Noi tutti, che siamo figli fedeli della Chiesa e che osserviamo con attenzione la situazione in Germania, temiamo il peggio per la Chiesa, se il silenzio si prolunga. Siamo convinti che tale silenzio non sia in grado, alla lunga, di ottenere la pace dall’attuale regime in Germania. La guerra contro il Cattolicesimo si svolge in sordina e in forme meno brutali di quelle usate contro gli ebrei, ma non meno sistematiche. Non passerà molto tempo che nessun cattolico potrà avere più un impiego, a meno che non si sottometta senza riserve al nuovo corso. Ai piedi di Vostra Santità, chiedendo l’apostolica benedizione. Dr. Edith Stein. Docente presso l’Istituto tedesco di Pedagogia scientifica, Collegium Marianum di Münster“.

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