ANPC Nazionale

Associazione Nazionale Partigiani Cristiani

Archivi per il mese di “Maggio, 2025”

Incontro a ricordo dell’on. Aldo Moro nel 47 anniversario dell’uccisione

L’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani – (ANPC Piacenza) e l’Azione Cattolica Diocesana in collaborazione con: Punto Incontro, Ufficio Diocesano della pastorale sociale e del lavoro, Consulta diocesana delle aggregazioni laicali e MEIC (Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale), in occasione del 47° anniversario dell’uccisione di Aldo Moro ha voluto ricordarne, anche a Piacenza lo scorso 9 maggio 2025, la figura di uomo tra i più importanti testimoni di riferimento della nostra Repubblica. 

Nella prima parte della serata si è tenuta la celebrazione della messa officiata da mons. Celso Dosi, Rettore del Seminario Vescovile, che ha ricordato oltre al presidente Moro anche gli uomini della scorta, caduti  nell’atto di impedirne il rapimento: i due carabinieri, Oreste Leonardi e Domenico Ricci e i tre poliziotti, Raffaele Iozzino, Giulio Rivera e Francesco Zizzi.

Si è quindi tenuto l’incontro aperto da Mario Spezia, presidente Associazione Naziponale Partigiani Cristiani di Piacenza, che ha ricordato i tratti salienti della vita politica dell’on. Moro e ha presentato il relatore on. Pierluigi Castagnetti: deputato alla Camera per 5 legislature dal 1987 al 1994 e dal 2001 al 2013, durante i quali ha ricoperto vari incarichi parlamentari, oltre che europarlamentare dal 1994 al 1999. È stato esponente della Democrazia Cristiana, l’ultimo segretario del Partito Popolare Italiano, capogruppo de La Margherita ed esponente del Partito Democratico, è stato presidente della Fondazione Fossoli (ex campo di concentramento di Fossoli, Carpi). Fa parte del direttivo della Casa della Storia europea di Bruxelles.

L’onorevole Pierluigi Castagnetti,  ha portato la sua testimonianza toccante e illuminante, capace di coinvolgere tutti i partecipanti. In un passaggio del suo intervento Castagnetti ha sottolineato come Moro era convinto che l’Unione europea fosse necessaria per garantire la democrazia e lo sviluppo in una realtà mondiale nelle mani esclusive dei due grandi poli, quello sovietico e quello americano. Moro sosteneva che ci fosse un pluralismo anche delle istituzioni, ed egli vedeva l’Unione europea come la costruzione di un altro polo che garantiva una dinamica democratica.

“Moro aveva una curiosità straordinaria, – ha poi evidenziato Castagnetti – voleva sempre essere informato e voleva capire le cose che non riusciva a capire di scienza propria. Gli statisti infatti nascono dalla loro capacità di conoscere, di imparare e di ascoltare, non dalla supponenza di chi pensa di saperne di più.
In San Giovanni Laterano – ha detto poi Castagnetti con commozione – ricordiamo quella preghiera con cui papa Paolo VI si lamenta con Dio, dicendo di averlo supplicato per salvare questo uomo “buono, giusto e amico”. Paolo VI era della stessa “squadra” di Moro, della stessa generazione di amici che hanno avuto un ruolo importante nella costruzione della democrazia nel nostro paese”.

Infine il politico reggiano ha sottolineato l’importanza di stare dentro ai processi della storia, come ha fatto Moro per orientarli ad un certo esito piuttosto che a un altro: significa non stare sugli spalti della storia. “Papa Francesco – ha detto Castagnetti – li chiamava i “balconeros”, quelli che stanno al balcone, che non vanno neanche a votare, aspettando cosa succederà. I cattolici, in questo paese, infatti hanno contato quando si sono messi in prima linea e hanno guidato la battaglia”. La serata è stata conclusa da Silvio Bisotti, con Spezia promotore della serata, che ha ricordato come le parole di Castagnetti siano di stimolo per rinnovare l’impegno verso i valori fondamentali che Aldo Moro ha rappresentato, per contribuire al bene comune e onorare la sua memoria.


Festa della Mamma

Festa della mamma, la data e’ mobile ma mai lo deve essere il pensiero per la propria e per tutte le mamme del  mondo.

Quelle che si vedono morire in braccio i piccoli per denutrizione, quelle che li seppelliscono sotto le bombe… i carnefici non hanno la mamma? Il diritto internazionale umanitario non le protegge più! E noi cosa facciamo per protestare e pretendere umanità e diritti? Onoriamo le nostre mamme e insistiamo nel ricordare che stabilire le date come Feste e’ una grande ipocrisia se non servono per riflettere sul da farsi e poi dare seguito. Un grato pensiero a tutte le mamme del mondo!

9 maggio 2025. Giornata dell’Europa

Oggi, Giornata dell’Europa è una festa segnata da una circostanza eccezionale, storica, benedetta!

Ci sono sempre svolte impensate alla origine di cambiamenti d’epoca. De Gasperi, Adenauer e Schuman chiusero le stagioni delle guerre per i confini abbattendoli, ma negli ultimi anni i loro sogni sono stati abbandonati. Ora Papa Leone dona speranza e indica la strada per costruire ponti. Tocca a ciascuno animare la speranza e costruire gli Stati Uniti d’Europa creando cultura, offrire testimonianza e spingere la politica.

La pace mondiale non potrebbe essere salvaguardata senza iniziative creative all’altezza dei pericoli che ci minacciano”. …Mettendo in comune talune produzioni di base e istituendo una nuova Alta Autorità le cui decisioni saranno vincolanti per la Francia, la Germania e i paesi che vi aderiranno, saranno realizzate le prime fondamenta concrete di una federazione europea indispensabile alla salvaguardia della pace”. (9 maggio 1950, Schumann)

Appuntamento il 4 giugno: “L’uomo che arrestò Mussolini”

Il 4 giugno 2025 presso la Casa della Memoria e della Storia in Via San Francesco di Sales, 5 a Roma, alle ore 18,00 la presentazione del libro di Mario Avagliano: “L’uomo che arrestò Mussolini”. La storia intrepida del tenente colonnello dei Carabinieri Giovanni Frignani, dalle trincee del Piave all’arresto di Mussolini, dalla Resistenza clandestina a Roma alle Fosse Ardeatine.

Di seguito locandina con programma

L’Appuntamento con la Storia:incontro tra i reduci della F.E.B e i reduci dei Partigiani Cristiani delle Divisioni 100 Croci e Val Taro

Accadeva pochi anni fa…Maggio 1945

L’incontro tra i reduci della F.E.B e i reduci dei Partigiani Cristiani delle Divisioni 100 Croci e Val Taro.

Per l’occasione, sono state scambiate le rispettive bandiere firmate da tutti i reduci ed è stata consegnata e data lettura della Lettera di Resa che il Comandante Unico delle Divisioni Partigiane nella “Battaglia della Sacca di Fornovo, Richetto”, consegnò al nemico ammassato nel greto del Taro e circondato dalle varie Divisioni Partigiane.

Il Comando Tedesco rispose che non avrebbero preso iniziative, ma che si sarebbero consegnati solamente agli alleati. Questa decisione fu presa in quanto il Comando Tedesco pensò che se si sarebbe arreso ai Partigiani, non avrebbero avuto le garanzie dettate dal Convenzione di Ginevra in quanto ava già conosciuto l’operato di altre Brigate politicizzate e non sapeva che le Divisioni Cattoliche avrebbero invece operato secondo la Convenzione di Ginevra. Allora Richetto andò con una Jeep a Salsomaggiore dal Comando Brasiliano a spiegare la situazione. 

Il giorno seguente arrivarono due colonne di Soldati della Força Expedicionária Brasileira con carri armati e autoblindo. Nel greto del Taro, che in quel punto misura almeno 500 metri tra una sponda e l’altra, c’erano ammassati più di 16.000 soldati con mezzi, muli e cavalli , e stavano scappando dalla Linea Gotica della Versilia per raggiungere Parma e tentare di andare verso la Germania.

Fra gli altri prigionieri italiani figurano il Colonnello Vicelli, Comandante delle Brigate Nere, il Dott. Allegri e figlio, il Ten. Costi, il Comandante Gallo, tristemente famoso nello spezzino e successivamente fucilato, come criminale di guerra.

Umberto Armanino – Presidente Associazione Partigiani Cristiani Divisioni 100 Croci e Val Taro

8 Maggio Giornata Mondiale della Croce Rossa

La conoscenza popolare della Croce Rossa è legata alla emergenza sanitaria, alle ambulanze. 

 E’ invece un movimento internazionale di volontariato per le emergenze nelle catastrofi naturali e nelle  guerre. E’ neutrale imparziale umanitaria e per le convenzioni di Ginevra e’ l’istituzione che può operare nei conflitti e il suo simbolo protegge   I civili, i non belligeranti, i feriti I mezzi col suo simbolo in terra e in mare non devono essere attaccati. Purtroppo tutte le guerre in atto hanno sparato sulla Croce Rossa (la Mezzaluna rossa nei Paesi islamici) e uccisi gli operatori.  Oramai cancellati i diritti umanitari, c’e  una colpevole accidia da parte dei governi che non assumono nessuna iniziativa. Sia chiaro che non intervenire significa lasciare il campo alla reciprocità. Man mano che Attila distrugge diventa difficile poi ricostruire.

ANPC esprime in forza dei principi che la fondano grande indignazione e si augura che si alzino accorati appelli per cercare la via per ripristinare gli aiuti umanitari. Nella striscia di Gaza la popolazione muore di fame e di sete. Un orrore inaccettabile perché le vittime sono i palestinesi, i terroristi già saranno riparati altrove! 

Come mai ai governi non viene in mente questa ovvietà?! 

Diamoci da fare in quello che possiamo. Un grande ringraziamento alle donne e uomini di Croce Rossa che stanno spendendo le loro vite in tutto il mondo a protezione dei vulnerabili.

L’archivio digitale sul caso Moro

Segnaliamo una importante notizia.

“Una montagna di carte, un pezzo di verità finalmente accessibile. Dagli interrogatori ai volantini, dalle foto agli identikit, dai memoriali ai verbali: 8 anni di lavoro, milioni di documenti digitalizzati dai detenuti di Rebibbia, ora custoditi e pronti a essere consultati online.

Per la prima volta, tutti i processi sul caso Moro in un unico archivio digitale, grazie a un progetto coordinato dalla Direzione generale Archivi per trasformare la memoria giudiziaria in patrimonio pubblico accessibile. Se ne parla oggi con un approfondimento dedicato su la Repubblica.Scopri cosa raccontano davvero gli atti, la news completa è disponibile sul nostro sito: https://bit.ly/44VtYgA

#AldoMoro #ArchiviDiStato #MemoriaStorica #DGA Ministero della Cultura”.

Anpc ricorda il 47esimo anniversario dell’assassinio di Aldo Moro

ANPC ricorda il 47esimo anniversario dell’assassinio di Aldo Moro e degli agenti della scorta. Si tratta di un efferato attacco alla convivenza civile conquistata 80 anni fa col medesimo sacrificio da parte di cittadini civili e militari,per i quali immolarsi per la libertà e la dignità della patria valeva qualsiasi sacrificio. Il presidente della Democrazia Cristiana e’ stato protagonista alla costituente che ci ha donato una democrazia personalista e quindi antifascista. Il rispetto, la tutela della Costituzione e la custodia dei valori che hanno ispirato la Resistenza ci impegnano a dare continua testimonianza. Il dovere che ci viene richiesto è la partecipazione: senza la democrazia muore. I sinceri democratici devono risvegliare le coscienze perché si partecipi ad ogni tornata elettorale. I partigiani hanno dato la vita perché potessimo godere di questo diritto che non ci costa nessun sacrificio! Le forze politiche trovino gli strumenti per suscitare partecipazione. Solo questo è il metodo perché la politica torni al suo nobile compito di suscitare speranza.

L’Anpc era rappresentata dal Consigliere Aladino Lombardi alla Commemorazione, per il 47° anniversario del ritrovamento del corpo di Aldo Moro in via Michelangelo Caetani, insieme al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. In quello che è anche il giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo, il 9 maggio, è stata deposta una corona in ricordo dello statista.

La primavera della Resistenza romana. Nidi di Vespe 2025

Ricordo dell’on. Aldo Moro nel 47 anniversario dell’uccisione

L’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani – (ANPC Piacenza) e l’Azione Cattolica Diocesana in collaborazione con: Punto Incontro, Ufficio Diocesano della pastorale sociale e del lavoro, Consulta diocesana delle aggregazioni laicali e MEIC (Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale), in occasione del 47° anniversario dell’uccisione di Aldo Moro (9/5/78) intendono ricordarne, anche a Piacenza, la figura di uomo tra i più importanti testimoni di riferimento della nostra Repubblica, anche per la drammatica situazione storica che stiamo attraversando.

L’incontro, dal titolo: “Aldo Moro, un’eredità preziosa per il nostro tempo. Valori, stile e metodo al servizio del bene comune” si svolgerà Venerdi 9 maggio  2025 presso: Sala Convegni Seminario Vescovile di Piacenza (Via Scalabrini 68, Piacenza) e  si articolerà in due momenti:
ore 18,30 Messa di suffragio presso la cappella del Seminario Vescovile
a seguire
ore 21 Intervento testimonianza dell’on. Pierluigi Castagnetti  
profondo conoscitore della figura di Moro, che illustrerà i tratti peculiari della sua testimonianza come uomo di fede oltre che di apprezzato servitore dello Stato, eredità preziosa anche per il nostro travagliato momento storico.

La partecipazione è libera ed aperta a tutti coloro che hanno a cuore il servizio pubblico per il bene comune.

 Allegata locandina invito

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