Anpc ricorda il 47esimo anniversario dell’assassinio di Aldo Moro
ANPC ricorda il 47esimo anniversario dell’assassinio di Aldo Moro e degli agenti della scorta. Si tratta di un efferato attacco alla convivenza civile conquistata 80 anni fa col medesimo sacrificio da parte di cittadini civili e militari,per i quali immolarsi per la libertà e la dignità della patria valeva qualsiasi sacrificio. Il presidente della Democrazia Cristiana e’ stato protagonista alla costituente che ci ha donato una democrazia personalista e quindi antifascista. Il rispetto, la tutela della Costituzione e la custodia dei valori che hanno ispirato la Resistenza ci impegnano a dare continua testimonianza. Il dovere che ci viene richiesto è la partecipazione: senza la democrazia muore. I sinceri democratici devono risvegliare le coscienze perché si partecipi ad ogni tornata elettorale. I partigiani hanno dato la vita perché potessimo godere di questo diritto che non ci costa nessun sacrificio! Le forze politiche trovino gli strumenti per suscitare partecipazione. Solo questo è il metodo perché la politica torni al suo nobile compito di suscitare speranza.

L’Anpc era rappresentata dal Consigliere Aladino Lombardi alla Commemorazione, per il 47° anniversario del ritrovamento del corpo di Aldo Moro in via Michelangelo Caetani, insieme al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. In quello che è anche il giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo, il 9 maggio, è stata deposta una corona in ricordo dello statista.








