25 aprile 2025: ottantesimo Liberazione
Nonostante il dolore e la commozione per la scomparsa del nostro amato Papa Francesco, e nel rispetto del doveroso lutto nazionale non possiamo evitare di celebrare la Festa della Liberazione. E’ e deve essere Festa. Proprio nell’anno del Giubileo della Speranza, voluto da Francesco, pensiamo a chi più di 80 anni fa coltivò la speranza di poter vivere in una patria libera, democratica, senza paura di violenze, ritorsioni, tradimenti. Con molte sofferenze e morti, prima in una guerra scellerata per l’alleanza di Mussolini con Hitler e poi, purtroppo, in un conflitto fra italiani. Molti Italiani, tra i quali anche molti militari che non vollero tradire il loro giuramento arruolandosi per la repubblica sociale italiana RSI, fascista, valorosi e generosi, diedero la vita per noi, che oggi possiamo godere della libertà e della democrazia. In questo ottantesimo vogliamo ricordare esempi di azioni eroiche per salvare dalla bestiale violenza nazista la vita ai compagni: i Beati Teresio Olivelli, Odoardo Focherini, morto nel campo Hersbruck, padre Kolbe ad Auschwitz, e il carabiniere Salvo D’Acquisto recentemente dichiarato venerabile, insieme alla fase conclusiva diocesana per la beatificazione di Alcide De Gasperi, un padre della patria, il costruttore dell’Italia democratica e repubblicana e padre fondatore dell’Europa. Dobbiamo a un suo decreto la istituzione del 25 aprile Festa Nazionale.
Festa di tutti! E’ tempo che sia una festa che unisce. Abbiamo la responsabilità di non tradire le vittime e di coltivare la memoria che deve essere finalizzata a non cedere alle lusinghe del nazionalismo, del sovranismo. La democrazia esige vigilanza e protezione. Solo uniti si possono affrontare le difficoltà della democrazia. De Gasperi esortava il suo partito, che pure aveva la maggioranza, “siamo un partito d’ordine e di legge, facciamo opera di disciplina in tutto il Paese, e alla necessaria solidarietà dei partiti antifascisti sacrifichiamo molte particolari esigenze”. Viva la Resistenza, viva l’ Italia, viva l’Europa!
Mariapia Garavaglia – Presidente Nazionale ANPC


