Commemorazione partigiano cattolico Ugo Paraboschi: Gragnano Trebbiense (PC) 17.11.2024
Domenica scorsa l’amministrazione comunale di Gragnano Trebbiense (Pc) ha voluto ricordare la figura del comandante partigiano Ugo Paraboschi, ucciso in combattimento dai nazifascisti il 17 novembre del 1944 alle porte del Paese. La commemorazione si è svolta, in un primo momento, davanti al cippo che ricorda il luogo della morte con la deposizione dei fiori e la benedizione.
Successivamente, ci si è recati nella sala consiliare in cui si sono tenute le orazioni ufficiali.
Presenti al tavolo: la sindaca di Gragnano Trebbiense, Patrizia Calza, l’assessore Alberto Frattola, Luca Dotti in rappresentanza della sindaca del consiglio comunale dei ragazzi Anna Timoni, il consigliere comunale di Piacenza, Salvatore Scafuto, i presidenti provinciali ANPI, Romano Repetti, e, ANPC, Mario Spezia, nonché Simone Cherchi Palmieri dell’ANPI Agazzano-Valluretta e le nipoti: Ughetta e Maria Teresa Percivalli.
Il nostro paese ha dato un contributo significativo alla lotta di liberazione – ha sottolineato nell’introduzione la sindaca Calza – oggi sarebbe importante avere rispetto per le persone e saper vivere in pace come questi giovani sognavano».
La storia di Paraboschi – a cui è dedicata anche una via in paese – è stata poi tratteggiata dall’assessore comunale di Gragnano Trebbiense, Alberto Frattola: “Nato a Gossolengo il primo gennaio 1910 da una famiglia profondamente cattolica, primo di sei figli e unico maschio, Ugo Paraboschi, milita nelle file dell’Azione cattolica e nel movimento scoutistico (anche quando viene ucciso indossa il cinturone degli scout). Studia ragioneria all’istituto “ Romagnosi” di Piacenza, è impiegato all’Arsenale Militare ,e con il grado di tenente, partecipa alla guerra d’Etiopia e a quella di Spagna. Viene richiamato nel gennaio 1943 nel reggimento di fanteria a Cuneo, ma dopo l’8 settembre riesce a tornare a casa: si sposa, il 3 aprile 1944 diventa padre e il 10 luglio sale in montagna con gli uomini della divisione Piacenza. Si ritrova alla guida di un gruppo della terza brigata e cade in combattimento nelle vicinanze del paese di Gragnano Trebbiense il 17 novembre 1944, riuscendo con il suo sacrificio a mettere al riparo i suoi uomini. Per questo gli viene assegnata, alla memoria nel dopoguerra, la medaglia d’argento”.

Il consigliere, Salvatore Scafuto ha voluto ricordare l’impegno del Comune di Piacenza, medaglia d’oro per la Resistenza, a supportare tutte le iniziative del territorio volte a rivivere i valori e gli ideali che hanno permesso l’ottenimento della libertà e la costruzione della democrazia nel nostro Paese.
Mario Spezia, presidente ANPC Piacenza, ha sottolineato quanto anche il martirio di Ugo Paraboschi, cattolico convinto ed impegnato, sia li a dimostrare quanto la Lotta di Liberazione sia stata partecipata da tutta la popolazione di ogni credenza politica e religiosa si trattasse.
Pubblichiamo:
– locandina dell’evento
– articolo apparso sul quotidiano locale, Libertà, il 18.11.2024




