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Associazione Nazionale Partigiani Cristiani

Presentazione libro “Il soffio dello Spirito” di Giorgio Vecchio a Milano

Presentato presso il Circolo Acli “Giovanni Bianchi” di Lambrate il libro intitolato “Il soffio dello Spirito”, primo tentativo di scrivere una storia comparata dei cattolici nelle Resistenze di alcuni Paesi europei.
Dopo l’introduzione di Luisa Ghidini Comotti il Professor Giorgio Vecchio ha precisato che il suo studio basato su un’ampia storiografia in più lingue e sulla rilettura della stampa clandestina, oltre che numerose testimonianze, ha ricostruito le vicende di Francia, Belgio, Paesi Bassi, Germania e Austria, Cecoslovacchia e Polonia, Paesi in cui la presenza cattolica all’epoca era significativa . Il tutto in 200 pagine. All’Italia ne ha dedicate 170 con particolare attenzione alle donne che “a differenza dei maschi chiamati dall’esercito non sono state costrette a fare una scelta”.
Tempi, modalità e intensità della Resistenza non sono stati dovuti solo alle forze partigiane ma, al contrario, al peso e alla crudeltà dell’occupazione nazista che rispondeva ai criteri razzisti a seconda dei popoli soggiogati.

Nella sua relazione l’Autore ha anzitutto precisato che non si possono applicare al passato criteri contemporanei come, ad esempio sta facendo la Chiesa con talune beatificazioni. Sull’Olivelli infatti non ha esitato a titolare “Un problema: Teresio Olivelli”. La questione è quella del possesso e uso delle armi: “Sparare senza odiare” era il motto dell’epoca che ha radici profonde nella ‘teoria della guerra giusta’ risalente a Sant’Agostino. Nelle recenti canonizzazioni però la Chiesa ha puntato sulla nonviolenza che è idea postconciliare molto cara a Papa Francesco. “La biografia di Teresio Olivelli come problema storico” è il paragrafo iniziale del capitolo italiano non solo per il suo “percorso di maturazione” dal fascismo ma anche perché approvava la Resistenza armata.
Altro problema è quello dell’accusa di essere stati imbelli e “attendisti” nonostante la Chiesa non avesse riconosciuto la Repubblica sociale. Purtroppo molti cattolici si sono fidati dell’ipotesi del “fascismo senza Mussolini” che – come ha ricordato il relatore anche nel dibattito – è andata avanti con slogan diversi anche nell’immediato dopoguerra.

L’educazione dell’epoca, allineata al catechismo dei “soldati di Cristo” come si diceva in occasione della Cresima fino a cinquant’anni fa, formava anche ai doveri militari. Il dilemma di fronte all’occupazione nazista era quello dell’autorità cui obbedire ma moltissimi cattolici scelsero l’antifascismo sin dall’8 settembre ’43 anche se la parola del Papa a favore della democrazia si sentì solo nel Natale ’44.
Dopo “Lombardia 1940-1945. Vescovi, preti e società alla prova della guerra” del 2005, anche con questo volume Vecchio contribuisce così a bilanciare la tendenza storiografica che, nel corso degli ultimi decenni, ha rivalutato la Resistenza degli Internati Militari che hanno rifiutato di servire Salò ma anche di molta gente, i cosiddetti ‘patrioti’, che furono più numerosi ed essenziali al fianco dei partigiani combattenti.

Giorgio Vecchio, già professore ordinario di Storia contemporanea all’Università di Parma, è presidente
del comitato scientifico dell’Istituto Alcide Cervi e di quello della Fondazione Don Primo Mazzolari.

Claudio Consonni

“Il soffio dello Spirito. Cattolici nelle Resistenze europee”. Collana dell’Istituto Alcide Cervi, 3. Parma, 2022
Edizione cartacea pp. 408, € 32,00. Edizione digitale € 18,99

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