Bobbio (Pc) 20.7.2024: iniziativa a ricordo dei sacerdoti martiri della Diocesi di Bobbio durante la Resistenza piacentina
Serafino Lavezzari, don Paolo Ghigini, don Giuseppe Borea. Chi sono e cosa hanno in comune? Sono seminaristi e sacerdoti martiri durante la Resistenza. La loro figura e il loro esempio è stato ricordato lo scorso sabato 20 luglio sera nel corso di una conferenza nel Comune di Bobbio (Pc) organizzata dal sindaco Roberto Pasquali con la collaborazione dei Partigiani Cristiani di Piacenza (ANPC) presenti con il vice presidente provinciale, Giuseppe Borea, nipote di don Borea, nonché dal settimanale cattolico La Trebbia. Presente il vice sindaco di Piacenza, Marco Perini, che ha portato i saluti della sindaca Katia Tarasconi. Sono intervenuti don Mario Poggi, parroco di San Colombano e cancelliere della curia vescovile, Celestina Viciguerra (autrice del libro “I cattolici e il clero nella lotta di liberazione nel Piacentino), il sindaco di Bobbio Roberto Pasquali.
Don Giuseppe Borea fu parroco di Obolo (Gropparello) e per un breve periodo cappellano militare della 38esima brigata della Divisione partigiana Valdarda. Il 28 gennaio 1945, a causa di una delazione, don Borea viene arrestato da una squadra della Guardia Nazionale Repubblicana di Piacenza nella canonica di Obolo, dove decise di restare nonostante lo avessero avvisato dell’imminente arrivo della Gnr. Il pomeriggio del 9 febbraio 1945 don Borea venne condotto al cimitero di Piacenza per l’esecuzione della pena tramite fucilazione.
Don Paolo Ghigini, nato a Caminata nel 1876, fu parroco di San Pietro Casasco, nell’allora diocesi di Bobbio. Il 26 agosto 1944 venne ucciso dai fascisti subito dopo essere andato a celebrare il trigesimo della morte di un partigiano caduto in combattimento.
Serafino Lavezzari, 18 anni, a causa della chiusura del seminario era ritornato in famiglia a San Pietro Casasco, nei pressi di Varzi (diocesi di Bobbio). La sera del 26 febbraio 1945 quattro uomini armati entrarono in casa Lavezzari, lanciarono bombe a mano poi spararono all’impazzata facendo una strage. Tra le vittime lo stesso Serafino.
Nel suo intervento, Giuseppe Borea, ha voluto ringraziare della presenza in particolare Elena Bocchi, Maria Elena Fermi, Stefano Borea, Salvatore Scafuto e Andrea Fossati (consiglieri comunali di Piacenza), Silvia Parmigiani (ANPI Groppareòllo-Carpaneto), Giovanni Moglia, Romano Repetti (presidente ANPI Piacenza), Andrea Losi (Presidente del Museo della Resistenza di Piacenza), Celeste e Pietro Boracchi. Un sincero grazie anche a Sabina e Annalisa del Comune di Bobbio per la cura e l’assistenza prestata per la buona riuscita dell’evento.
Al termine il vice sindaco di Piacenza, Marco Perini, in rappresentanza del Comune di Piacenza ha portato i saluti della sindaca Katia Tarasconi rivolgendo parole di elogio
Meritevoli di menzione anche gli interventi di don Mario Poggi, parroco di San Colombano e Cancelliere della Curia Vescovile, di Celestina Viciguerra e del Sindaco di Bobbio Roberto Pasquali.



Complimenti
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