ANPC Nazionale

Associazione Nazionale Partigiani Cristiani

Giacomo Matteotti. Commemorazione a Piacenza il 14 giugno

ANPC Piacenza e ANPI Piacenza in collaborazione con l’associazione Cittàcomune, ricorderanno  l’insegnamento ed il lascito etico-politico del deputato socialista Giacomo Matteotti, assassinato dai fascisti il 10 giugno 1924, in occasione di un incontro, coordinato dal direttore del quotidiano Libertà, Pietro Visconti, che si terrà, come da programma/locandina allegata, venerdì 14 giugno p.v. alle ore 17,30 a Piacenza presso l’auditorium della Fondazione Piacenza e Vigevano in via S. Eufemia, 12. 

All’iniziativa, che si è voluta aprire all’adesione più ampia possibile per ricordare la figura di Matteotti in tutta la sua attività politica, quale consigliere in comuni del Polesine, consigliere provinciale di Rovigo e componente della Camera dei Deputati, dove aveva cercato di affermare la funzione imprescindibile delle assemblee elettive – in quanto e se libera espressione dei cittadini – per il progresso sociale nella libertà e per l’emancipazione nella libertà delle masse lavoratrici,  prenderanno parte esponenti delle associazioni, delle tre confederazioni sindacali dei lavoratori e gli eletti piacentini nelle più rappresentative istituzioni pubbliche del nostro sistema democratico: dalle componenti, di maggioranza e opposizione del Consiglio provinciale, e da sei  gruppi consiliari sui nove che compongono il Consiglio comunale di Piacenza.

Ricordiamo che  il 30 maggio 1924 Matteotti aveva tenuto alla Camera un vigoroso discorso di denuncia del modo in cui Mussolini e i fascisti, tramite lo stravolgimento della legge elettorale e con nuove violenze ed intimidazioni, nelle elezioni del 6 aprile di quell’anno si erano assicurata una maggioranza di oltre i due terzi dei parlamentari. Ma ai fascisti, che già con la violenza fino all’assassinio, e quindi con il terrore, avevano cacciato gli amministratori delle Province e dei Comuni liberamente eletti e abbattuto le libere organizzazioni del mondo del lavoro, non bastava essersi assicurato il dominio anche della Camera dei deputati. Non potevano nemmeno ammettere in quella alcuna voce critica. Così al mattino del 10 giugno Matteotti fu preso mentre usciva di casa per recarsi al Parlamento, caricato di forza su una auto e ucciso subito a pugnalate. L’assassinio produsse al momento in Italia una ondata d’indignazione, ma indicò anche quale sarebbe stato il destino degli oppositori al fascismo. Mussolini non ebbe così difficoltà a varare le leggi speciali liberticide che vietavano e reprimevano duramente ogni forma di opposizione alla dittatura fascista. Mario Spezia (presidente provinciale Associazione Nazionale Partigiani Cristiani di Piacenza)

Pubblichiamo la locandina/programma dell’iniziativa comune fra più soggetti culturali, sindacali e politici, sulla figura ed il lascito morale e politico di Giacomo Matteotti, assassinato dai fascisti il 10 giugno 1924, auspicando diffusione e partecipazione.

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