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Mostra Itinerante Enrico Mattei presso Circolo ACLI FALCO – CASINE di OSTRA: Sintesi degli interventi e foto

La presentazione della mostra su Enrico Mattei, avvenuta presso il circolo ACLI Falco a Casine di Ostra nella giornata di sabato scorso 13.04.2024 rimarrà aperta fino al 27 Aprile 2024.

ENRICO MATTEI – LA MEMORIA DEL RICORDO

Mostra Itinerante presso il Circolo ACLI FALCO di Casine di OSTRA con le foto più significative di Enrico Mattei

Il 13 aprile scorso, dopo la mostra effettuata presso l’ACLI U. Ravetta di Senigallia il 23.03.2024, presso il Circolo ACLI Falco di Casine di OSTRA/Ancona, si è aperta una ulteriore tappa della Mostra itinerante su Enrico Mattei, con l’organizzazione congiunta di FAP ACLI Ancona e della Sezione ANPC di Senigallia, sempre sotto l’egida di ANPC Nazionale. Questa volta a Casine di Ostra., dopo un iniziale saluto da parte del Presidente ACLI Falco, Lorenzo Mughetti, e della Segretaria Provinciale FAP ACLI Ancona, Carla Cocchi, si è proceduto alla proiezione delle parti principali del film di RAI 3 – Enrico Mattei: Ribelle per Amore. 

A seguire si sono tenuti due interventi specifici sulla figura di Mattei: il primo, relazionato da Roberto Mancini un veterano di ANPC Sezione di Senigallia, è stato incentrato sulle doti di imprenditore e dirigente pubblico di Enrico Mattei, improntate ad un elevato “pragmatismo” ed una notevole capacità di cogliere le “opportunità” che il suo tempo gli ha presentato. Principi e doti che non sempre oggi si riscontrano nel palcoscenico politico-imprenditoriale attuale. Un tentativo si sta prospettando con il “Piano Mattei”, individuato dal Governo Italiano per la collaborazione con vari paesi dell’Africa ai fini di un loro sviluppo socio-economico e culturale; piano che dovrà essere però sviluppato e realizzato in modo compiuto, secondo lo spirito che aveva avuto a suo tempo Mattei.

Il secondo intervento è stato tenuto da Federico Uncini, ex-dipendente ENI ed esperto storico, sia sulla figura di Mattei, che sul suo coinvolgimento nella Resistenza partigiana in Italia e, soprattutto, nelle Marche. Dopo averlo presentato come partigiano-organizzatore nelle attività di resistenza partigiana nel territorio vicino a Matelica, Uncini ha illustrato la funzione che Enrico Mattei ha avuto nella Resistenza partigiana in alta Italia, in seno al CLN (Comitato di Liberazione Nazionale). Infine, dall’esperienza partigiana alla attività politica che lo ha portato poi ad essere un manager di Stato con il rilancio dell’AGIP, prima, e, alla fondazione dell’ENI, poi. Uncini ha infine elencato le strutture che Mattei ha contribuito, direttamente o indirettamente, a lasciare sul territorio marchigiano, tra cui: la Snamprogetti e la Tecneco a Fano, la Nuovo Pignone a Porto Recanati, l’Aquater a San Loreno in Campo, la Sogesta ad Urbino, la Ecoimpianti a Senigallia, ecc.

Nella fase conclusiva, Eraldo Raffaeli, Ex-dipendente di Saipem/Snamprogetti, nonché componente di ANPC e FAP ACLI  Marche, oltre a menzionare come si è concretizzata la realizzazione della mostra itinerante su Enrico Mattei sia a Casine di Ostra che a Senigallia, si è soffermato sulle doti che ha avuto Mattei nell’analizzare il suo tempo e di prendere le iniziative vedendo molto più lontano, prevedendo già 50 anni fa gli sviluppi che l’Europa, l’Africa e  il mondo intero, avrebbero avuto nei decenni successivi. Questo, unitamente alle doti umane e carismatiche che Enrico Mattei ha dimostrato di avere, sempre basate su principi di una misericordia cristiana, che lo portava a motivare al massimo i suoi collaboratori, inculcandone uno spirito combattivo e, soprattutto, la cultura del fare (doti peculiari e determinanti del Marchigiano). Raffaeli ha confermato che proprio in questo modo Mattei ha contribuito a creare dei gruppi fortemente uniti e solidali, sia in AGIP che in ENI, dove al centro c’era però l’individuo ed il suo benessere, non solo lo sviluppo economico della società.

Infine, Carlo Tortarolo di ANPC Senigallia, portando i saluti e i ringraziamenti di ANPC nazionale, sottolinea che la nascita dell’ENI può essere vista come un evento che, dal punto di vista economico, può essere paragonabile al Rinascimento dal punto di vista artistico. Grazie a Mattei l’ENI è diventata una vera rivincita italiana in quanto si è fatta conoscere in Italia, in Europa e nel mondo come protagonista e non come comparsa; anche per questo Mattei è da considerarsi il più grande italiano di tutto il ‘900 e non a caso è stato definito come l’Italiano più conosciuto al mondo dopo Cesare Augusto. Infatti, non ha avuto timore di mettersi in contrapposizione con i “padroni del vapore” angloamericani e francesi che avevano altri interessi rispetto a quelli di Mattei. Tortarolo conclude invitando tutti ad essere “partigiani”, e non tifosi, prendendo esempio da quegli italiani che come Mattei hanno permesso all’Italia di rialzarsi in piedi e camminare a testa alta con dignità. Questo perché serve una nuova generazione di partigiani italiani in grado di ricostruire un’Italia in cui la testa non debba più essere abbassata.

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