ANPC Nazionale

Associazione Nazionale Partigiani Cristiani

Archivi per il mese di “gennaio, 2024”

La musica della speranza alla Casa della Memoria

Il 24 gennaio 2024 presso la casa della Memoria e della Storia in Roma si è svolto con grande partecipazione ed apprezzamento l’evento di apertura della Settimana della Memoria a cura di ANPC e FIAP e promosso da tutte le associazioni della Casa della Memoria. Sono intervenuti: Silvia Costa (vicepresidente nazionale ANPC), Bianca Cimiotta Lami (vicepresidente nazionale FIAP), Daniele Massimo Regard (assessore alla Memoria Comunità Ebraica di Roma), Lorenzo Ottolenghi (vicedirettore Rai Cultura/Rai Scuola), Alessandra Peralta (regista), Pietro De Gennaro (autore).

Pubblichiamo qui l’intervento della nostra Vicepresidente Nazionale, On. Silvia Costa: “Quest’anno ricorrono 79 anni da quel 27 gennaio del 1945, quando l’armata rossa entrò nel campo di Auschwitz, dove morirono quasi un milione e mezzo  di persone, in grandissima  maggioranza ebrei, sterminati dai nazisti nei campi di concentramento di tutta Europa .Un genocidio che coinvolse  sei milioni di  ebrei e che è stato non solo un abisso morale ma anche la radice di quel “mai più” che è alla base delle costituzioni democratiche e della stessa nascita della Unione Europea fondare sulla  dignità e i diritti inviolabili della persona umana. Ma questa Giornata della Memoria si svolge in uno scenario che ci ha riproposto violenza e orrore con l’aggressione barbara e ingiustificabile del 7 ottobre al popolo di Israele da parte di Hamas, un secondo pogrom dopo 80 anni, in nome della negazione stessa del diritto dello stato di Israele di esistere. Siamo tutti sgomenti di fronte alle atrocità compiute su ostaggi uccisi e torturati, alle donne violentate, e con tanti ancora nelle mani del movimento terroristico. La nostra condanna come Anpc è stata ed è ferma e forte come la nostra solidarietà alla comunità ebraica italiana e romana contro inaccettabili atti di antisemitismo e razzismo che si stanno purtroppo verificando In Italia e in Europa. Ma di fronte a una escalation che vede crescere in Palestina il numero delle vittime civili e vulnerabili, tra cui migliaia di bambini, dobbiamo ricordare, proprio in nome della sofferenza patita da un popolo martire, che il diritto umanitario ci distingue dalla barbarie e chiede di essere rispettato da tutte le parti coinvolte in un conflitto armato. Ci chiede di risparmiare le vite della popolazione civile inerme, i presidi sanitari e i corridoi umanitari   e che si ricerchino, con l’aiuto della comunità internazionale, come ha già proposto Israele, l’immediata restituzione degli ostaggi e il cessate il fuoco, ma – ci auguriamo – anche la costruzione di una prospettiva che vada verso la soluzione politica di due popoli e due stati. Per questo come Anpc insieme alla FIAP di Roma, a testimonianza della scelta e del sacrificio contro l’oppressore e per la libertà e la democrazia fatta dai nostri Partigiani – abbiamo scelto di dedicare questa giornata ad una memoria molto speciale che ci restituisse il senso della libertà e della dignità della persona umana, anche in condizioni di privazioni estreme, come unico antidoto alla oppressione e alla violenza. Per questo abbiamo scelto di raccontarvi – attraverso due bellissimi  documentari realizzati da rai cultura e rai scuola – una storia struggente e magnifica, quella della musica composta clandestinamente da tanti musicisti internati, in maggioranza ebrei (se ne contano almeno 1600 nei 48 campi) nei campi di concentramento di tutta Europa come atto creativo e insieme di sfida ai carcerieri, come dono agli altri prigionieri e alle generazioni future, come sopravvivenza che andasse oltre la loro morte. Protagonista del primo documentario è il musicista pugliese Antonio Lotoro, che da 30 anni nella sua Barletta ha raccolto migliaia di spartiti, di registrazioni, biografie e realizzato esecuzioni, spesso inedite, di musiche prodotte tra il ‘33 e il ‘53, nei  campi  di  concentramento nazisti e nei gulag staliniani, realizzando  un archivio unico al mondo, vero patrimonio dell’umanità, la Cittadella della musica concentrazionaria e una ONLUS, last Musik. Domani a Parigi l’Unesco ospiterà il suo “Concert of light”, in cui anche con il violino ritrovato  saranno eseguite composizioni scritte da artisti  uccisi nei campi .musicisti tra cui il praghese Gideon Klein, Krieg, Kropinski, primo violino ad AUSCWITZ, PADERESKI, Ullman che compose  il capolavoro Kaiser con Atlantis, morto a Birkenau come la musicista FANIA Fenelon, direttrice dell’orchestra femminile. La loro musica era anche una risposta all’uso perverso della musica che facevano nei campi i nazisti, con orchestre di prigionieri che suonavano marce alla partenza per il lavoro  e al  ritorno degli internati, o per coprire le grida e l’orrore ad Auschwitz dice Lotoro si faceva più musica dove si moriva di più e aggiunge “LA MUSICA HA IDEOLOGICAMENTE DISTRUTTO IL TERZO REICH”. La musica lega questa straordinaria esperienza alla testimonianza della grande scrittrice ebrea Edith Bruk, intervistata nel secondo documentario, che ci racconta le cinque “luci” (ohrot, in ebraico) che l’hanno illuminata nell’abisso di disumanità che ha attraversato nei diversi campi di concentramento dove è stata e che hanno ispirato Lotoro a trovare quelle composte proprio in quei campi e a metterle in scena, l’anno scorso a Barletta. Consentitemi come ANPC e come figlia di un papà che ha nascosto per un anno nella sua casa di Firenze un suo collega ebreo licenziato dall’EIAR e che ha avuto in famiglia atre testimonianze luminose, che tante sono state le luci rappresentate da tanti giusti, cattolici, laici e religiosi, specie suore, anche qui a Roma che hanno nascosto, ospitato e salvato sacrificandosi tante vite e intere famiglie. Solo le suore 4500 ebrei. Eseguire in un teatro una musica salvata dall’oblio è “come averla liberata finalmente dalla prigionia” ha detto ieri il maestro Lotoro, presentando il concerto che oggi farà al Petruzzelli di Bari. E LO PENSIAMO ANCHE NOI. Abbiamo deciso con la Fiap che manderemo una richiesta ufficiale al Ministro della Cultura e al presidente della regione Puglia Emiliano perché la “Cittadella della musica concentrazionaria “voluta e progettata dal Maestro Francesco Lotoro, che ospiterà questo archivio unico al mondo in questo ambito, sia sostenuto e finanziato adeguatamente e perché si faccia un passo ufficiale con l’Unesco – che oggi a Parigi ospita il suo “concert of lights”- per candidarlo a Patrimonio dell’Umanità”.

La Casa della Memoria e della Storia inaugura la Settimana della Memoria

“Inaugurate oggi, mercoledì 24 gennaio 2024 alle 16.30 nella Casa della Memoria e della Storia di Trastevere, le iniziative legate al Giorno della Memoria del 27 gennaio.  Il primo di una serie di appuntamenti, più di sessanta in programma, che si svolgeranno fino al 2 febbraio 2024.

Mostre, incontri, visite guidate, presentazioni di libri, eventi per le scuole, concerti, spettacoli, proiezioni, approfondimenti cinematografici che avranno luogo nelle diverse zone e differenti spazi della città: in collaborazione con istituzioni cittadine e con associazioni nazionali e romane. Iniziative promosse per ricordare la tragedia della Shoah: «Come antidoto alla promozione della violenza», così le definisce Silvia Costa, la Vice Presidente Nazionale dell’ANPC.

Nella giornata internazionale dell’istruzione, oltre che dell’apertura della settimana della memoria, apportano il loro contributo anche Rai cultura e Rai scuola, da sempre coinvolte nella lotta al razzismo. Ed è proprio a firma Rai, la produzione dei due documentari dedicati al maestro Francesco Lotoro mandati in onda oggi alla Casa della Memoria e della Storia, intitolati:  “La musica libera. Storie, note, prigionia, orrori e speranze”, e “Concerto di luci. Prove d’infinito”. Sono circa ottomila le partiture recuperate e raccolte da Lotoro, ma realizzate da musicisti in clandestinità internati nei campi di concentramento dal 1933 al 1953. Si tratta di 403 opere musicali orchestrate, 12 CD già pubblicati e 12 volumi su quella che definisce una “musica concentrazionaria”. «Si faceva musica dove si moriva di più», il commento del Maestro. Domani Francesco porterà la sua musica anche all’UNESCO”.

Maria Longobardi

(Pubblicato su: https://www.ilmessaggero.it/roma/centro_storico/trastevere_la_casa_memoria_storia_inaugura_la_settimana_memoria-7892233.html)

Eventi legati alla Giornata della Memoria a Piacenza

Quest’anno oltre alla consueta commemorazione pubblica, organizzata dal Comune di Piacenza e dalla Prefettura, che si terrà nella mattinata del 27 gennaio, la delegazione di A.N.P.C. Piacenza, prenderà anche parte, sempre sabato 27 gennaio p.v. al pomeriggio alle ore 16.00, ad un incontro organizzato dal Comune di Borgonovo V.T. presso i locali dell’oratorio, a ricordo dall’impegno profuso dal Beato don Giuseppe Beotti, agli inizi del suo sacerdozio curato proprio della locale parrocchia, a favore delle famiglie ebree. 

Comunicato Anpc Giorno della Memoria 2024

La giornata della memoria quest’anno chiede a tutti, proprio a tutte le persone animate dalla coscienza dei diritti umani e da sinceri sentimenti umanitari, di ricordare che non ci si può arrendere alla indifferenza o alla liturgia delle celebrazioni.  Il 7 ottobre scorso si è ripetuta la barbarie della “Notte dei cristalli” da parte di una organizzazione terroristica che non può essere giustificata con alcun paragone. La Shoah ritorna moralmente ogni volta che si tollera o si tace su movimenti e manifestazioni chiaramente antisionisti. Ricordiamo altresì che il diritto umanitario, anche in azioni militari, esige che si salvaguardino le persone vulnerabili. Pertanto l’impegno di ANPC si rivolge non solo a mantenere la memoria ma a divulgare e testimoniare alle nuove generazioni i valori che ci guidano nella denuncia degli orrori del passato affinché non si ripetano più. Resistere alla violenza barbarica per una società di giusti è per noi il messaggio di questa Giornata della Memoria. 

Mariapia Garavaglia

La musica della speranza: appuntamento il 24 gennaio alla Casa della Memoria

Il 24 gennaio si dà il via alla “Settimana della memoria ” in ricordo della Shoah, lo sterminio del popolo ebraico e di tutti i deportati nei campi nazisti, presso la Casa della Memoria a Roma, con l’evento: “La musica della speranza”, presentato da ANPC e da FIAP. Incontro di approfondimento del linguaggio audiovisivo in collaborazione con Rai Cultura/Rai Scuola.

Qui di seguito la locandina dell’evento con il programma ed il depliant da scaricare.

LA MUSICA DELLA SPERANZA

In occasione delle iniziative della Casa della Memoria e della Storia di Roma per la Giornata della Memoria 2024, presentazione di due documentari Rai Cultura / Rai Scuola su Francesco Lotoro, presidente della “Fondazione Istituto di Letteratura Musicale Concentrazionaria” e del documentario dedicato a Edith Bruck, a seguito del suo incontro con Papa Francesco

Mercoledì 24 gennaio 2024

Ore 16,30

Casa della Memoria e della Storia

Via San Francesco di Sales, 5 – Roma

In occasione delle iniziative per la Giornata della Memoria 2024,  ANPC – Associazione Nazionale Partigiani Cristiani, FIAP – Federazione Italiana Associazioni Partigiane,  Casa della Memoria e della Storia di Roma, in collaborazione con Rai Cultura/Rai Scuola, organizzano un incontro con la visione dei documentari realizzati da Rai  Cultura / Rai Scuola sulla  figura e l’opera del Maestro Francesco Lotoro, musicista, compositore, direttore d’orchestra che in 30 anni ha ritrovato oltre 8.000 partiture musicali composte clandestinamente da musicisti internati nei campi di concentramento e di sterminio  dall’ascesa del nazismo nel 1933  alla destalinizzazione dell’ex URSS nel 1953, e sulla scrittrice e testimone della Shoah Edith Bruck con una inedita intervista sull’incontro con Papa Francesco.

Partecipano: Silvia Costa (Vice Presidente Nazionale ANPC), Bianca Cimiotta Lami (Vice Presidente nazionale FIAP), Daniele Massimo Regard (Assessore alla Memoria Comunità Ebraica di Roma), Lorenzo Ottolenghi (Vicedirettore Rai Cultura/Rai Scuola), Alessandra Peralta (Regista), Pietro De Gennaro (Autore).

Il maestro Lotoro, pianista e compositore di Barletta che ha dedicato la sua vita in un progetto di recupero, archiviazione ed esecuzione delle musiche composte clandestinamente da musicisti internati nei campi di concentramento,  di sterminio e altri luoghi  di prigionia tra il 1933 e il 1953, dai lager nazisti all’ ”arcipelago gulag” sovietico. Questi materiali, preziose e sconosciute testimonianze della volontà di resistenza all’orrore, saranno riuniti nella Bibliomediateca della Fondazione Istituto di Letteratura Musicale Concentrazionaria, che avrà sede nella Cittadella della Musica concentrazionaria a Barletta. La musica concentrazionaria, la musica creata in cattività o in condizioni estreme di privazione dei diritti fondamentali dell’uomo. “La ricerca musicale concentrazionaria nutre l’ambizione di trasformare una immane catastrofe nella più grande possibilità che oggi l’uomo ha per migliorare l’arte, la musica, il pensiero creativo e le emozioni più profonde e insondabili dell’intelletto” dice il Maestro Lotoro. La musica raccolta dal 1983 dalla Fondazione ILMC (Istituto di letteratura musicale concentrazionaria) è incalcolabile in numeri e valori e le 8.000 partiture recuperate potrebbero un giorno rivelarsi una piccola parte di quanto creato durante gli anni che passano dall’ascesa del nazismo alla destalinizzazione dell’ex U.R.S.S. “Bisogna non soltanto recuperare ma altresì riparare questo patrimonio musicale – è il grido d’allarme di Lotoro – affinché sia restituito all’Umanità e possa riacquistare il posto che gli spetta nella Storia della Musica”. I tre documentari, realizzati da Rai Scuola e programmati in occasione della giornata della Memoria negli anni 2022, 2023 e 2024, sono i seguenti:

La musica Libera. Storie, note, prigionia, orrori e speranze”.

Un viaggio nei campi di concentramento e in altri luoghi di cattività militare e civile negli anni della Seconda Guerra Mondiale. Un viaggio che il Maestro Francesco Lotoro e la Fondazione ILMC (Istituto di Letteratura musicale concentrazionaria) portano avanti dal 1989, affinché la musica “fosse liberata” e restituita all’Umanità. Una incommensurabile eredità artistica e umana che sarà il cuore della Cittadella della Musica Concentrazionaria, il più grande hub al mondo dedicato alla musica prodotta nei Campi; un luogo dove il “sogno” di Lotoro diventa tesoro artistico, culturale e spirituale del mondo, storia di tutti. Rai Scuola è entrata con il maestro Lotoro nei campi Auschwitz-Birkenau, Dachau, Terezin, Buchenwald, Fossoli e nei luoghi di carcere e tortura come San Vittore a Milano e Via Tasso a Roma o anche di internamento come Alberobello. In questi luoghi sono state raccontate storie di grandi musicisti non solo di origine ebraica ma anche Rom o Sinti o deportati politici di tutte le nazionalità. Sono state raccolte alcune testimonianze di ex deportati ancora in vita che oggi vivono nei kibbuz in Israele o negli Stati Uniti o parenti che mantengono viva la storia dei propri cari. Ma è anche il racconto della storia di alcuni strumenti musicali incredibilmente ancora intatti ritrovati e restituiti ai parenti. Strumenti come un violino donato al Maestro Lotoro che suonava ad Aushwitz-Birkenau e che ora, dopo un attento restauro, è tornato suonare. Un violino, che come ha testimoniato il liutaio Bruno Di Pilato, nascondeva al suo interno messaggi che i deportati riuscivano a far circolare nei campi.

Concerto di luci. Prove d’infinito”.

Ogni notte a Buchenwald il musicista polacco Józef Kropiński, si rinchiudeva clandestinamente nella stanza di dissezione del dipartimento di patologia del Lager e a lume di candela scriveva musica. Oggi delle sue 400 opere soltanto 117 sono sopravvissute e grazie al lavoro di ricerca e messa in musica del Maestro Francesco Lotoro, si riaccende la candela di Józef. Il 26 gennaio 2023 per la Giornata della Memoria a Barletta sono risuonate in concerto le sue opere e quelle di tanti altri prigionieri musicisti.  Attraverso una accurata scenografia le luci di mille candele diventano musica. Nello Speciale si racconta come la musica del Maestro francese Maurice Soret, in particolare Reve de France, composta in un campo di internamento tedesco, sia ritornata ad essere ascoltata. Come è stato possibile tecnicamente che un disco in ceralacca in pessimo stato di conservazione, donato al Maestro Lotoro, sia ritornato a noi, con un accurato lavaggio dei supporti, e come sia stata possibile la digitalizzazione, recuperando così i file audio. 
Quel giorno a Barletta, racconta il documentario di Rai Cultura, si sono riaccese le candele di Józef  Kropiński; hanno risuonato le opere sue e di tanti altri prigionieri musicisti; in un meraviglioso processo di fotosintesi, le luci di mille candele diventano musica.

“Orot –  אורות. Musica e luci: l’umanità oltre l’orrore”.

Ohrot,  אורות in ebraico,  vuol dire luci e partendo dal libro di Edith Bruck sul suo incontro con Papa Francesco (che l’ha cercata per farsi raccontare da lei le “cinque luci” intercettate durante il suo internamento nei vari campi di concentramento), il  documentario indaga come per brevi istanti, durante il periodo più buio della storia, l’uomo sia riuscito a conservare la propria umanità, sia entrato in contatto con l’altro, abbia continuato a creare musica, arte, pensiero, nonostante la prostrazione e lo stato di annichilimento a cui la malvagità lo ha sottoposto. Accanto ad un’emozionante testimonianza della Bruck (che per la prima volte ne parla in un documentario), è stata raccolta da Francesco Lotoro la messa in scena delle musiche realizzate da altrettanti compositori esattamente nei luoghi di detenzione che la Bruck ha attraversato (musicate per la prima volta, e mai mandate in onda, nello spettacolo di Barletta documentato nel 2023). A spiegare, dai loro differenti punti di vista “teologici”, gli stessi concetti della Bruck e di Lotoro, sono stati intervistati il cardinale Matteo Maria Zuppi e Rav Joseph Levi, già rabbino capo di Firenze.

L’evento è gratuito e sarà anche trasmesso attraverso i canali telematici:

www.bibliotechediroma.itwww.facebook.com/biblioteche.roma

www.facebook.com/bibliotechecasadellamemoria  – www.instagram.com/bibliotechediroma

Il ricordo del Vescovo Nicolini, salvatore degli ebrei

A Trento viene ricordato Giuseppe Placido Nicolini, che ad Assisi durante la guerra organizzò la rete di assistenza agli ebrei. Il presidente dell’ANPI Mario Cossali presenterà la figura del vescovo trentino, seguito da un dialogo sul suo impegno e sul suo messaggio di pace tra il sindaco Franco Ianeselli e l’arcivescovo di Trento Lauro Tisi. Qui l’articolo uscito su l’Adige del 23 gennaio 2024:

Mostra sugli IMI – Milano 21 gennaio 2024

Domenica 21 gennaio 2024 si è tenuta la presentazione della mostra sugli IMI presso il Circolo Acli Giovanni Bianchi di Via Conte Rosso 5 a Milano. Folta partecipazione di cittadini, interessati all’argomento, tra cui alcuni parenti delle persone evidenziate nei pannelli della mostra. (Disponibile un libro che racconta più dettagliatamente la vita di questi IMIcri). È stato un pomeriggio ricco di spunti su questa pagina della nostra storia quasi dimenticata. Grazie allo storico Stefano Contini, a Silvio Mengotto e ad alcune persone presenti che  hanno portato la loro testimonianza, di aver avuto il padre internato. Commenti molto positivi ricevuti dal presidente del circolo Acli, Vincenzo Casati, soddisfatto per la mostra, che sarà visitabile secondo gli orari indicati nella locandina,  fino al 4 febbraio 2024.La mostra sarà poi spostata in altri comuni della Provincia di Milano.

Luisa Ghidini – Comotti 

Giorno della Memoria 2024 Sestri Levante

Tra le manifestazioni per il Giorno della Memoria a Sestri Levante segnaliamo un evento organizzato da Anpc Tigullio con il patrocinio comunale: una conferenza sul tema “I cattolici e la salvezza degli ebrei”, alle ore 16,00 presso Palazzo Fascie Rossi il 27 gennaio p.v.

Di seguito la locandina.

Sestri: partigiani cattolici, incontro su “I cattolici e la salvezza degli ebrei” – LevanteNews

L’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani – Sezione Tigullio e Sestri Levante è lieta di presentare l’incontro dal titolo ” I cattolici e la salvezza degli ebrei’” che si terrà sabato prossimo 27 gennaio a Sestri Levante alle ore 16:00 presso la Sala Bo di Palazzo Fascie Rossi. L’incontro si inserisce nell’ambito delle manifestazioni patrocinate dal Comune di Sestri Levante in occasione dell’annuale “giornata della memoria” dedicata alla tragedia delle vittime della shoah. Il Presidente Umberto Armanino, a nome dell’associazione promotrice dell’iniziativa, anticipa che “L’incontro affronta il ‘giorno della memoria’ da una prospettiva del tutto peculiare, forse non usuale ma comunque importante: il contributo dei cattolici per la salvezza di tanti ebrei. A tenere l’intervento principale sarà il giornalista Marco Delpino che, insieme al vicedirettore di Teleradiopace Chiavari Cristina Oneto, ricorderà le azioni di uomini di Chiesa, come l’Arcivescovo di Genova Cardinal Giuseppe Siri, impegnati fattivamente per sottrarre gli ebrei alla persecuzione nazista in Italia durante la seconda guerra mondiale”. “Un ringraziamento particolare – continua il presidente ANPC – va all’amico Riccardo Pagliettini che, con passione, ha ideato e curato tutta l’organizzazione dell’evento”. Da ultimo, Armanino tiene a evidenziare che “E’ stato confermato l’apprezzamento per le iniziative di ANPC: anche questo incontro, come le altre manifestazioni previste, godrà del patrocinio del Comune di Sestri Levante che, tramite l’Assessore alla Cultura Maura Caleffi, ha supportato l’organizzazione e porterà i propri saluti. La cittadinanza è invitata a partecipare”.

(articolo pubblicato su: https://www.levantenews.it/2024/01/23/sestri-partigiani-cattolici-incontro-su-i-cattolici-e-la-salvezza-degli-ebrei/#share-anchor)

“Viaggi” nei luoghi della Memoria

Anpc di Codogno vi aspetta il 27 e 28 gennaio 2024 e il 3 e 4 Febbraio 2024 per la Mostra fotografica in Via Carducci, 44. Di seguito la locandina.

Serata MAC: la Scelta dei Militari nella Resistenza

Martedì 16 gennaio 2024, all’interno delle serate MAC (Martedì Culturale del Concordia) al Circolo Concordia a Cinisello Balsamo, la sezione locale di ANPC ha promosso un incontro sui Militari nella Resistenza, partendo dai fatti di 80 anni fa, l’armistizio dell’8 settembre, l’eccidio di Cefalonia, la difesa di Roma a Porta San Paolo, sono stati toccati alcuni esempi di partecipazione dei militari alla resistenza alle forze nazifasciste. Abbiamo sottolineato la SCELTA fatta dai militari in un periodo di sbando, senza ordini. La figura di Salvo D’Acquisto, col suo sacrifico per salvare 22 civili dalla fucilazione, ha visto  la  testimonianza del LGT-CS Bernardo Aiello, già comandante della locale stazione dei Carabinieri ed ora Vice Presidente del Consiglio Comunale:  Aiello ha conosciuto nella sua carriera nell’Arma uno dei “salvati” dal Vice Brigadiere D’Acquisto e ne ha portato il commovente racconto di quei terribili momenti. Un atto di eroismo, ma anche di amore, come ha ricordato Papa Francesco  di cui abbiamo letto il discorso del 16 settembre 2023 alle forze dell’Arma. La Scelta di aderire alla Resistenza si è fatta più attiva dopo il Bando Graziani, che obbligava la Leva alle classi 1923-1925. Sono stati ricordati anche gli Internati Militari Italiani, che pur di non combattere l’ingiusta guerra nazifascista, hanno preferito la prigionia nei campi di concentramento. Nel  buio di quei mesi del 1943-44, le deportazioni degli ebrei dal Ghetto di Roma e dal Binario 21 di Milano, l’eccidio delle Fosse Ardeatine dove 335 uomini persero la vita per rappresaglia nazista all’attentato di Via Rasella, tra questi molti militari e carabinieri. Anche qui il Comandate Aiello ha portato la sua testimonianza di giovane sottufficiale destinato alla prigione militare di Gaeta, dove il Colonnello Kappler scontava la pena all’ergastolo, non certo pentito di quei morti sulla coscienza. Non poteva mancare il ricordo, nel giorno della sua memoria liturgica, del Beato Teresio Olivelli, a noi molto caro, così come care sono le figure di Don Battista Testa e del il Brigadiere Nino Porcu, che  gestivano la radio clandestina collegata  con le forze alleate a Cinisello. Abbiamo terminato questo excursus storico degli eventi di 80 anni fa con il ricordo del Codice di Camaldoli scaturito dal seminario delle migliori menti cattoliche dal 19 al 24 luglio del 1943, da cui uscì il documento fondamentale per la ripresa democratica del dopoguerra, partendo dalle parole di PIO XII “Non lamento su ciò che è o fu, ma ricostruzione di ciò che sarà”. Folta presenza di cittadini, rappresentanti di ANPI,  Consiglieri comunali e Assessori. Presente anche l’attuale comandante de CC LGT Giuseppe Rasola e l’ Associazione Nazionale Carabinieri. Prossimo appuntamento il 23 aprile con la Mostra sugli  IMI al Pertini di Cinisello Balsamo.

G. Falzoni

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