Celebrazione della Giornata della memoria a Borgonovo Val Tidone (Piacenza)
27.01.2024 – Don Giuseppe Beotti è stato esempio di uomo e sacerdote che ebbe il coraggio di restare “semplicemente” al proprio posto. Per questo diventò tra gli unici baluardi in un periodo di totale sbandamento. A Borgonovo V.T. sabato 27 gennaio alle ore 16.00 la Giornata della Memoria ha messo al centro la figura del beato, protagonista di un convegno che nei locali dell’oratorio che ha visto la partecipazione di più di cento borgonovesi, e i sindaci di Borgonovo V.T., Monica Patelli (che è anche presidente della Provincia di Piacenza), di Gragnano Trebbiense, Patrizia Calza ed il rappresentante del Comune di Piacenza, Salvatore Scafuto.
Alcuni di loro ebbero la fortuna di essere battezzati dal sacerdote, originario di Campremoldo Sotto di Gragnano e che a Borgonovo prestò servizio tra il 1938 e il 1940, prima di essere inviato a Sidolo di Bardi a Parma dove venne fucilato nel luglio del 1944 durante un rastrellamento dei nazifascisti. Con lui vennero assassinati don Francesco Delnevo, parroco di Porcigatone di Borgotaro, e il seminarista Italo Subacchi.
L’invito è stato raccolto dall’amministrazione comunale che insieme alla parrocchia e alle scuole ha organizzato l’affollato evento ieri a Borgonovo. «Don Beotti – ha detto il presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani sezione di Piacenza, Mario Spezia – è l’esempio di santi che sono in mezzo a noi. Persone che hanno fatto fino in fondo il proprio dovere». «Dopo l’otto settembre del 1943 – ha proseguito Spezia – i sacerdoti, soprattutto quelli di montagna, restarono tra i pochi punti di riferimento. La particolarità di don Beotti fu quella di non scappare. A lui come ad altri venne chiesto di fornire informazioni che non volle mai dare; per questo venne ucciso».
Sempre a proposito di sacerdoti martiri della Resistenza, Spezia ha ricordato il sacrificio di don Giuseppe Borea, parroco di Obolo di Gropparello fucilato nei pressi del cimitero di Piacenza nel febbraio del 1945: per lui e il suo esempio l’associazione presieduta da Spezia ha presentato causa di beatificazione: «Queste sono figure grandissime che vogliamo onorare perché ci hanno permesso di vivere in pace fino ad oggi».
Al convegno organizzato a Borgonovo hanno dato il loro contributo anche gli studenti delle scuole, pronti a rievocare un pezzo atroce di storia di 80 anni fa, «ma che non riguarda solo il nostro passato – ha sottolineato la sindaca Monica Patelli – quanto anche il nostro futuro passato».



