Padre Gianfranco Chiti da Gignese riconosciuto Venerabile
Ieri ad Orvieto il Vescovo ha annunciato nella piccola chiesa del convento dei Cappuccini che è stato riconosciuto Venerabile, da Papa Francesco e da una commissione di teologi all’unanimità, Padre Gianfranco Chiti da Gignese, piccolo paese sul versante occidentale del lago Maggiore. Ventitrenne, pur essendo inquadrato nella parte di esercito italiano che, allo sbando dopo l’8 settembre 43, proseguì la guerra dal lato degli aggressori (i nazisti), avendo trovato durante i rastrellamenti nelle Langhe sia partigiani che cittadini italiani di religione ebraica, non li consegno’ alla polizia bensì li nascose e in alcuni casi aiutò a sopravvivere. Le testimonianze sono custodite presso la Sinagoga di Torino. Tra i salvati anche membri della famiglia Segre torinese. Già nell’anno precedente, durante la drammatica ritirata di Russia, dove perdemmo 125.000 soldati nella neve, aveva aiutato decine di suoi giovani sottoposti a sopravvivere. Nel ’44 o ’45, giunti durante un rastrellamento nella casa di campagna di Luigi Einaudi, rettore di Torino, ricercato, esule a Ginevra con decine di altri piemontesi e lombardi, ordinò di non toccare in alcun modo la casa con la preziosa biblioteca su cui si formo’ il nostro futuro Presidente della Repubblica, uno dei migliori economisti d’Europa. Per il resto della sua vita aiutò il prossimo e, diventato generale, scelse la via dei frati minori francescani, come per espiare fino all’ultimo le atrocità viste sul fronte albanese, greco, russo e del nord Italia. Non l’ho mai sentito esprimere un giudizio negativo su nessuno, ma solo visto dare esempi concreti positivi. La dimostrazione vivente che chiunque, pur trovandosi per colpa di altri, di pochi disonesti, coinvolto in una guerra micidiale come fu la seconda guerra mondiale con circa 45 milioni di morti, può, deve, seguire la propria coscienza. Nei giorni della Memoria crediamo che questo riconoscimento della Santa Sede sia stato provvidenziale, contro l’assurdità di tutte le guerre che arricchiscono solo una manciata di persone e danneggiano per decenni chi la subisce.





