8 settembre 1943-2023: 80 anni dall’armistizio
DOPO 80 ANNI RESTA LA FORZA DELLA SCELTA
8 settembre 1943, a 80 anni dall’armistizio che impose agli italiani da che parte stare: generazioni a confronto.
Il titolo della serata è stato scelto perché a 80 anni dall’armistizio ci si interroga sui motivi che spinsero i giovani del ’43 a fare una scelta di vita che, per quanti sono sopravvissuti agli orrori di quegli anni, hanno continuato a seguire. Una scelta che ha determinato le radici della nostra storia repubblicana, una scelta che ancora oggi si riflette nel nostro mondo. Consapevoli che la loro eredità deve trovare casa nel cuore delle generazioni che sono il nostro Paese di oggi e del futuro che da loro oggi nasce.


Ecco il motivo per cui sono stati coinvolti i Giovani delle Acli, che si sono resi promotori delle riflessioni e delle domande rivolte agli ospiti: Mariapia Garavaglia (Presidente Nazionale ANPC) e a Emiliano Manfredonia (Presidente Nazionale ACLI) – Daniele Garbelli in rappresentanza della Gioventù delle Acli – Il moderatore della serata Paolo Petracca (Presidente IREF – ACLI Nazionale) che ha fatto da ponte tra le generazioni.
In una sala gremita di cittadini provenienti anche dalla provincia di Milano, abbiamo dato inizio alla serata, dopo i saluti di rito, presentando il docufilm “Teresio Olivelli – Il difensore dei deboli” (a cura ANPC Nazionale) e a seguire il filmato sul maestro partigiano locale Cesare Bettini (a cura ANPC Cassano d’Adda).






La figura del partigiano Cesare Bettini è stato proposto lo scorso anno scolastico alle scuole secondarie cassanesi (le terze medie hanno aderito al progetto) per portare ai ragazzi la figura del maestro Bettini, delle sue scelte, della sua determinazione nell’aderire alla lotta partigiana, impegnando fino in fondo la sua vita per uno scopo che riteneva sostanziale. Abbiamo voluto proporre il suo esempio ai ragazzi ritenendo fondamentali i valori che l’hanno guidato e successivamente ipotizzato di renderlo disponibile alla cittadinanza.
Il progetto ACLI nazionale “Generi e Generazioni” ci ha trovato subito in sintonia, anche per la condivisione di valori comuni e ancor più avendo scelto la figura del martire beato Teresio Olivelli, il cui ricordo portiamo avanti negli anni. E non dimentichiamo che fin dal 2012 è stato sancito un accordo tra ACLI e ANPC per un lavoro comune nella trasmissione dei valori che ci uniscono e che intendiamo tramandare alle nuove generazioni.
La serata è stata allietata dalla presenza della figlia del partigiano Cesare Bettini, che è venuta appositamente da Firenze dove risiede e che i cassanesi hanno rivisto con piacere; ha apprezzato il lavoro svolto nel mantenere sempre viva la figura del papà ed ha spronato i giovani a studiare la storia.
I ragazzi hanno chiesto cosa aveva spinto i giovani del ’43 a scegliere di non aderire alla RSI e la nostra Presidente ha sottolineato come certe scelte sono state determinate sia dal contesto familiare e civile, ma soprattutto dal senso di libertà, di giustizia e di amore verso il prossimo, che erano insiti nel loro modo di vivere. La scelta che fecero (basta ricordare i 600.000 militari che si rifiutarono di aderire alla RSI e furono deportati) era di contrasto all’oppressione che fino a quel momento avevano dovuto subire e di liberare l’Italia dal nazifascismo.
Anche il presidente delle Acli, in sintonia con Mariapia Garavaglia, ha sottolineato come anche il volontariato è una scelta che quotidianamente siamo chiamati a fare per il bene di tutti: basta vedere le varie associazioni sociali (come ad esempio le ACLI), sportive, culturali, che sono sul territorio per trovare tanti cittadini che impegnano gratuitamente il loro tempo per tutta la popolazione. Questo è un aspetto che collega i partigiani con i giovani che oggi scelgono di fare volontariato perché anche loro scelsero per il bene di tutti.
Ad una domanda di “paura della politica” rivolta da una giovane aclista, Mariapia Garavaglia ha risposto che è un’affermazione che fa pensare perché vuol dire che la Politica è mal vista soprattutto dai giovani, ed allora ha evidenziato come ogni scelta che viene fatta per tutti è importante e la politica serve proprio a questo. A far sì che le scelte che vengono fatte siano rivolte verso il bene di tutti e non verso il proprio tornaconto. Ha portato il suo esempio di impegno in Politica e come abbia cercato (e in tanti casi è riuscita) di fare leggi che aiutassero la vita dei cittadini.
Un ponte tra le scelte che hanno fatto i giovani di quel tempo e quelle che devono fare oggi i nostri giovani può avvenire solo con il confronto aperto, sincero e costruttivo tra generazioni, come quello che abbiamo fatto durante la serata.
Mariapia Garavaglia in finale ha sottolineato come anche in questo periodo occorre fare Resistenza ora e sempre e questo racchiude tutta la difficoltà di questi tempi difficili che stiamo vivendo.
Luisa Ghidini Comotti
Cassano d’Adda (MI), 14 settembre 2023








